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OpenAI sembra prossima a lanciare il motore di ricerca di ChatGPT; Google trema

L'azienda, già pioniera nel campo dei chatbot alimentati a IA, sembra pronta a fare un passo importante che la porrebbe in violenta contrapposizione con Google.

OpenAI sembra prossima a lanciare il motore di ricerca di ChatGPT; Google trema
NOTIZIA di Luigi Cianciulli   —   06/05/2024

Secondo le ultime informazioni date dalle fonti, OpenAI avrebbe sviluppato la sua alternativa a Google, un servizio che sta iniziando a essere conosciuto semplicemente come il motore di ricerca ChatGPT.

A far innalzare i sopraccigli, il fatto che l'azienda abbia registrato un nuovo dominio, "search.chatgpt.com", insieme a un certificato di sicurezza emerso; il tutto a suggerire un imminente lancio del motore in questione, sebbene, momentaneamente, l'URL non risulti accessibile.

Pete Huang, un influencer nel campo dell'intelligenza artificiale, suggerisce che il lancio del search engine targato ChatGPT potrebbe avvenire il 9 maggio, con diversi rapporti che confermano questa possibilità.
Se in passato la velocità è stata il marchio di fabbrica di Google, oggi potrebbe essere utile mostrare un approccio più paziente per ricevere risultati di qualità superiore.

Frontiere della ricerca

OpenAI si prepara a entrare direttamente in competizione con il gigante della ricerca online
OpenAI si prepara a entrare direttamente in competizione con il gigante della ricerca online

Attualmente, molti utenti si affidano già a ChatGPT per le loro ricerche, specialmente quando si tratta di informazioni non urgenti e per cui possono prendersi il loro tempo.

Un'edizione avanzata, dedicata a questo tipo di compiti, potrebbe rappresentare una seria minaccia per il dominio di Google nel settore, forse la più significativa mai vista finora.

Il presunto software di ChatGPT si presenterebbe come un ibrido che unisce le funzionalità di un motore di ricerca web con le capacità generative dell'intelligenza artificiale, simili a quelle di un chatbot.
Quando un utente formula una domanda o inserisce una query, questi probabilmente presenterà un risultato che combina contenuti generati dall'IA con pagine web rilevanti, in modo simile a Perplexity AI.
Sarebbe spuntato a riguardo anche un presunto video del motore in azione.

Ciò significherebbe che gli utenti non solo riceveranno un riassunto generato dall'IA di tutte le informazioni pertinenti reperibili sul web, ma avranno anche accesso a fonti dirette per chi desidera approfondire oltre il "riassunto".

Motori e scintille

La scoperta di un nuovo dominio, search.chatgpt.com, all'interno dei certificati SSL di ChatGPT, suggerisce che OpenAI abbia deciso di utilizzare il marchio ChatGPT per sfidare il dominio di Google nella ricerca online
La scoperta di un nuovo dominio, search.chatgpt.com, all'interno dei certificati SSL di ChatGPT, suggerisce che OpenAI abbia deciso di utilizzare il marchio ChatGPT per sfidare il dominio di Google nella ricerca online

Il crescente interesse attorno a questa iniziativa potrebbe anticipare uno scontro virtuale tra Sam Altman e Sundar Pichai, i CEO rispettivamente di OpenAI e Google .

Da anni, le operazioni di ricerca e profilazione rappresentano il fulcro che alimenta lo sviluppo di tutti i servizi offerti da Google.

Attualmente, Big G domina saldamente il settore dei motori di ricerca con quasi il 90% di quota di mercato, seguito da Microsoft Bing.

Google ha anche investito da tempo in funzionalità di intelligenza artificiale ed è probabile che stia già preparando una contromossa con un proprio motore di ricerca basato sull'intelligenza artificiale, magari basato su Gemini e forse chiamato proprio così.

A differenza di un chatbot basato sull'IA, un motore di ricerca di OpenAI potrebbe incorporare annunci pubblicitari, creando una nuova fonte di entrate per l'azienda.

Se il software di ricerca di ChatGPT venisse lanciato durante l'evento Google I/O, sarebbe un segnale chiaro di una vera e propria guerra per il dominio nel settore della ricerca online, un segmento che rimane estremamente redditizio ed è comprensibile che OpenAI voglia entrare in questo campo.