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Facciamo a fette la GDC!

Un altro promettente titolo per Xbox Live Arcade, direttamente dalla fiera di San Francisco

PROVATO di Antonio Jodice   —   07/03/2012

Anche Climax, dopo i fasti di titoli del calibro dei MotoGP, si dà alle delizie dei giochi in digitale, con questo Bloodforge, hack 'n slash che dovrebbe uscire la prossima estate su Xbox 360 nel programma Summer Arcade.

Facciamo a fette la GDC!

Qui alla GDC 2012 l'abbiamo provato a lungo, sino a giungere all'epilogo di quello che ha tutta l'aria di essere il primo capitolo, anche se non pare che il gioco sia diviso in stage veri e propri. Crom è il vichingo protagonista del gioco e deve aver fatto qualcosa di tremendo a una delle divinità che governano il suo mondo, tanto che questa decide di mettere a ferro e fuoco il suo villaggio natale, facendogli persino uccidere la moglie, trasformata con un incantesimo in un orco gigante. Da qui parte un'epopea, che pare consistente, ma di cui ancora non sappiamo i dettagli, che porterà Crom a vendicarsi, aiutato dalle altre divinità che vogliono venga versato tutto il sangue possibile

Nero come la pece

Il mondo di Bloodforge è cupo, tetro, con tinte così fosche da risultare inquietante. In esso si muovono divinità nerborute e creature troglodite e bestiali, affrontate dal nostro eroe che mena come un fabbro. Un attacco veloce, uno più forte e mille combo da inanellare con semplicità e con almeno tre armi diverse che possono essere portate con sé (nella demo giocata, dopo la spada, abbiamo usato un possente martello che dava a Crom un nuovo set d'animazioni completamente diverso dal precedente), una mossa evasiva per schivare i colpi e un arco semi automatico per colpire i nemici più lontani. C'è anche un salto che, però, almeno in queste prime fasi, non ha una sua funzionalità ben precisa, non essendoci sezioni platform.

Facciamo a fette la GDC!

Le animazioni sono ottime e ogni combo si chiude con la telecamera che stringe sul protagonista esaltando smembramenti e lacerazioni che si fanno ancora più spettacolari quando l'avversario di turno, prima di venire ucciso, resta atterrato e incosciente. Una serie infinita di fatality a la Mortal Kombat, per intenderci. Le mappe si dipanano lungo una serie di canyon, intervallati da scontri con boss sempre più impegnativi, fino a un colosso finale che riempie lo schermo con raggi energetici e mazzate poderose, richiedendo per essere eliminato uno scontro attraverso almeno tre fasi più complesse di un canonico boss fight da picchiaduro a scorrimento. Proprio questo epilogo lascia ben sperare per il gioco che sino a quel momento propone una lunga sequela di combattimenti che si affrontano senza troppi patemi, una volta imparato ad usare a dovere la schivata e l'uso degli oggetti per ricaricare l'energia vitale che si trovano nei livelli. Tra l'altro, a Crom, dopo un brusco risveglio, viene donato un guanto magico che gli consente di assorbire il sangue delle sue vittime, necessario per attivare una modalità Berserk grazie alla quale durante i combattimenti può inanellare una serie di combo più potenti, mentre la telecamera rallenta lo scorrere degli eventi e la grafica si desatura sino a diventare quasi monocromatica. Non finisce qui però, visto che ci sono anche i poteri runici, divisi tra quelli appartenenti a ciascuna di tre divinità e che possono essere sbloccati spendendo i punti che si accumulano eliminando i nemici e che si possono usare consumando la relativa energia magica.

Facciamo a fette la GDC!

Bloodforge, così come Deadlight, fa ben capire come tra le fila dei giochi arcade possano nascondersi perle da tenere sott'occhio, soprattutto se in uscita in periodi dell'anno non troppo affollati da giochi pacchettizzati ben più costosi. A parte alcuni problemi di pulizia tecnica e tecnologica (qualche rallentamento e una telecamera un po' complicata da gestire nelle scene più animate visto che manca un sistema di lock) e i dubbi sulla ripetitività di cui può soffrire questo genere di giochi, soprattutto sapendo che negli XBLA è difficile offrire giochi che per molte ore propongano ambientazioni sempre diverse, le nostre impressioni sono decisamente positive e non ci resta che consigliarvi di tenere d'occhio il nuovo gioco di Climax.

CERTEZZE

  • Cura costante per tutto il gioco
  • Varietà d'ambientazioni
  • Un sistema di combattimento complesso e appagante

DUBBI

  • Ripetitività dell'azione
  • Nei prossimi mesi il codice va un po' ripulito