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Per grazia ricevuta

Il GDR concepito originariamente per Wii e successivamente convertito per PlayStation 3 con parecchie novità inedite

ANTEPRIMA di Antonio Jodice e Massimo Reina   —   18/04/2012

Uno dei giochi forse di minor richiamo rispetto ovviamente ad altri titoli di maggior peso al Global Gamers Day tenutosi al Cosmopolitan di Las Vegas, era Tales of Graces F. Già disponibile in Giappone e negli Stati Uniti per PlayStation 3, questo interessante gioco di ruolo concepito e rilasciato inizialmente per Nintendo Wii nel 2009 vedrà a breve la luce anche sul territorio europeo, ed era presente, come detto, all'evento targato Namco Bandai con una manciata di informazioni, una serie di nuovi screenshot, un paio di video promozionali ma soprattutto un totem che permetteva di provare alcune sequenze di battaglia.

Per grazia ricevuta

Il titolo è stato sviluppato da Namco Tales Studio e si presenta sulla console Sony in una versione riveduta e corretta non solo dal punto di vista estetico grazie a una grafica in alta definizione, ma anche a livello di trama e contenuti vari: nel dettaglio oltre a un finale extra realizzato appositamente per questa edizione per svelare tutti i misteri della storia, ambientato sei mesi dopo la conclusione dell'originale, ci saranno nuovi segreti da scoprire nel corso dell'avventura, nuove scene e nuovi elementi da collezionare come ad esempio dei costumi inediti per i vari personaggi, due dei quali, Asbel e Sophie, avranno perfino delle abilità esclusive per questa versione.

Per grazia ricevuta

Il tutto andrà inevitabilmente a influire sulla longevità generale del prodotto che andrebbe così, a detta degli sviluppatori, a incrementarsi di almeno altre dieci ore. Gettando uno sguardo alla grafica, da quel poco che abbiamo visto in prima persona, il gioco appare bello a vedersi, col suo stile anime ben riprodotto, i colori vivi esaltati dall'alta definizione e una modellazione dei personaggi diremmo sobria grazie all'ottimo lavoro compiuto dall'artista Mutsumi Inomata, già creatore dei protagonisti di Tales of Destiny e Tales of Eternia. Di primo acchito invece, le varie location, per quanto complesse e ampie, sembrano denotare una certa povertà di dettagli, mentre per il comparto musicale ci sentiamo più "tranquilli" visto che sappiamo già che è stato curato dal maestro Motoi Sakuraba, autore delle colonne sonore di titoli come Shining Force, Star Ocean e Valkyrie Profile. Come al solito tuttavia, prima di esprimere giudizi definitivi ci riserviamo di poter analizzare con maggiore dettaglio la versione giocabile del prodotto per trarne poi le giuste conclusioni.

Storie di cavalieri

Per quanto concerne invece tutto il resto, dalla storia alla base dell'avventura fino al gameplay, ecco quanto siamo riusciti a provare. Innanzitutto partiamo dal titolo e dal suffisso "F" in esso presente, che non è casuale: questa lettera, infatti, indica la parola Futuro ed è correlata proprio alla presenza di quell'epilogo e di quella serie di eventi inediti di cui abbiamo già parlato poco sopra.

Per grazia ricevuta

Dal punto di vista della trama generale invece, Tales of Graces F eredita dagli altri giochi della saga tutte le caratteristiche principali che ne hanno decretato il successo sopratutto in Giappone: un variegato cast di personaggi, una trama delineata alla maniera dei cartoni animati giapponesi, umorismo, romanticismo, combattimenti spettacolari. Il protagonista di questo episodio, ormai è risaputo, almeno fra i fan, si chiama Asbel Lhant, ed è un novello cavaliere dedito alla difesa della sua patria e al miglioramento costante delle sue capacità. Come accade in questo genere di storie, pertanto non c'è da aspettarsi chissà quali novità in tal senso, sarà poi l'incontro con una donna a innescare una catena di eventi che porterà Asbel a viaggiare in lungo e in largo per fermare una guerra incombente. La giovane, ribattezzata dal protagonista come Sophie, non ricorda niente del suo passato, ma è chiaramente una guerriera formidabile.

Battaglie dinamiche

Passando invece alla giocabilità, anche Tales of Graces F dà molto "peso" alle battaglie e offre un sistema di combattimento basato sui collaudatissimi scontri in tempo reale contro i vari nemici che sbarrano la strada al party di eroi composto da quattro elementi, uno solo dei quali può essere controllato dal giocatore, mentre gli altri vengono gestiti dalla console.

Per grazia ricevuta

A differenziare semmai questo titolo dai predecessori, sempre parlando di battle-system, saranno piuttosto altri aspetti, come la possibilità di utilizzare due differenti stili di combattimento per ogni personaggio. Il protagonista, giusto per fare un esempio, poteva combattere sia a mani nude che utilizzando la spada, mentre Sophie tirava dei calci poderosi ma anche varie magie offensive e curative. Tutti gli attacchi vengono gestiti e monitorati tramite un indicatore simile al Capacity Chain del remake di Tales of Destiny per PlayStation 2. Ne consegue che non ci saranno più TP da consumare per usare magie o Artes, e che ogni attacco normale o speciale consumerà invece un indicatore che si ricaricherà soltanto nei momenti di stasi.
I giocatori sono quindi costretti ad agire con una certa cautela, facendo più attenzione alle proprie mosse senza però al contempo far perdere agli scontri quella frenesia e spettacolarità che da sempre sono un marchio della serie Tales of. Questo è quanto per ora: Tales of Graces F dovrebbe arrivare dalle nostre parti, sempre in esclusiva PlayStation 3, per l'estate del 2012. O almeno così si spera.

CERTEZZE

  • Versione PAL in tempi ormai brevi
  • Gameplay ben elaborato
  • Trama più completa e interessante grazie alle nuove feature
  • Personaggi poco caratterizzati
  • Nuove feature male integrate
  • Ambientazioni visivamente poco dettagliate

DUBBI