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Ritorna il Circus

Codemasters lancia l'etichetta Racing e torna con uno dei franchise più amati dai fan delle quattro ruote

ANTEPRIMA di Antonio Jodice   —   19/04/2012

Continua il sodalizio tra Codemasters e Namco Bandai anche per quest'anno e, al Global Gamers Day di Las Vegas, è stato il momento per fare una serie di importanti annunci che riguardano la software house e i suoi progetti più ambiziosi. D'ora in avanti, sulle confezioni dei giochi ci sarà stampigliato un nuovo brand, Codemasters Racing, che diventa una vera e propria etichetta che abbraccerà i giochi arcade, le simulazioni e, ovviamente, il nuovo F1 2012. Il franchise si espanderà quest'anno con un gioco online Free to Play, un manageriale che permetterà ai giocatori di costruire il proprio team delle meraviglie e portarlo alla vittoria che, se dovesse avere successo, verrà integrato con l'esperienza del gioco principale su console e PC. A fine anno, ma un annuncio apposito avrà luogo probabilmente all'E3 di Los Angeles, F1 darà vita anche a un titolo più orientato alle famiglie e a chi, pur amando il circo delle monoposto, non abbia voglia di perdersi con statistiche carriere e tutte quelle complessità tipiche di un vero e proprio gioco di guida. Ovviamente, però, il focus della presentazione s'è spostato tutto, piuttosto velocemente, su F1 2012 con una serie di considerazioni derivanti dall'esperienza maturata con già due titoli alle spalle .

Vita da campioni

Steve Hood, direttore creativo di F1, parla di un'esperienza iniziata pubblicando il primo gioco su licenza ufficiale di F1 su console dopo 10 anni, il primo su Xbox in assoluto. Un successo planetario, che ha fatto capire a un sacco di publisher che con questa licenza è possibile fare un sacco di soldi (testuali parole). Codemasters, però, è qui per restare e per continuare a sviluppare un rapporto che ha portato a vendere 2.500.000 di unità con F1 2011, che, però, si era, forse troppo, incentrato sull'espansione delle possibilità offerte dal multiplayer. Alla fine, la possibilità di giocare tutto un campionato con un amico, anche in cooperativa, si è rivelata sì una cosa affascinante e innovativa ma, visto quanto può essere difficile riuscire a trovare il tempo per giocare così tanto insieme ad altri, in pochi hanno sfruttato tutta una serie di feature che, però, hanno richiesto moltissimi mesi di sviluppo. Tutte queste, ovviamente, restano per F1 2012, ma il vero focus di questo nuovo gioco sarà la campagna in single player, per riportare la freschezza dell'episodio del 2010 e perché, in fondo, questo è quello che cercano gli appassionati. Ecco così che riparte lo studio assiduo delle nuove vetture, con tutta la tecnologia che i fan vogliono assolutamente ritrovare nel gioco finale, così come profonde ricerche sui feedback degli utenti per capire cosa si aspettassero da questo nuovo episodio, quali fossero le novità più attese. Come il mettere in rilievo altri obiettivi, così che diventi appetibile non solo arrivare primi in una gara, ma anche vincere il campionato costruttori, ad esempio.

Steve Hood
Steve Hood

In questo nuovo clima, uno degli scopi da perseguire è quello di aumentare esponenzialmente l'accessibilità dell'esperienza, rendendola modulabile al tipo di gioco che ognuno si aspetta di trovare. Il che non vuol dire, Hood precisa, che F1 2012 diventerà un'esperienza "casual", ma che avrà un'interfaccia utente al passo coi tempi, in linea con le migliori produzioni anche in termini di chiarezza e di stile, così da convincere anche chi segue la F1, ma che non deve essere intimorito da un aspetto troppo complesso, in modo che l'esperienza si adatti alle necessità di chi decide di giocare. Ecco così che è nata la novità più importante, ovvero il Driver Test, un evento che si tiene nel circuito di Abu Dabhi ogni anno e che vede le diverse case produttrici concedere ai piloti, che si siano distinti in altre categorie, di provare le loro monoposto e, perché no, venire scelti per vestire i panni di guida scelta per una delle macchine ufficiali, di test driver o di seconda scelta, in caso di infortuni. L'intervista coi media, quindi, che serviva negli altri episodi per determinare il tipo di difficoltà e lo stile di gioco, qui viene sostituita con una prova su strada immediata, veloce e arricchita da tutto quel contorno di emozioni che investe il giovane pilota che si affaccia per la prima volta su un mondo che ha sognato per tutta la vita. Il vero focus del team, rispetto alla carriera e partendo proprio da queste prime fasi, è proprio quello di portare nel gioco tutto il glamour che si accompagna al rutilante mondo della Formula 1 per dare quel fascino e quella sensazione d'attesa che gli altri capitoli non erano riusciti a trasmettere. Raccolti i dati necessari e, visto che il 90% degli utenti gioca con un joypad, piuttosto che con un volante, grande attenzione è stata riservata all'ottimizzazione della guida con il pad (posto che gli altri anni erano partiti dal volante e che, quindi, questa parte era già ottimizzata al meglio), anche nell'ottica della rinnovata fisica delle vetture che si pone a metà tra la facilità di controllo del 2010 e la complessità del 2011. Codemasters promette che F1 2012 sarà il titolo più importante e "grosso" mai prodotto sia per quantità di contenuti, bontà dell'Intelligenza artificiale e, ovviamente, un miglioramento ulteriore del motore grafico del gioco, anche se è sempre stato uno dei fiori all'occhiello di tutta la produzione. Le danze si sono aperte a Las Vegas e vedremo, già a partire dal prossimo E3, di tenervi aggiornati con i primi giri di pista con F1 2012.

CERTEZZE

  • Tutto il mondo della F1 in un gioco
  • Promettente attenzione per i dettagli
  • Più giocati legati tra loro

DUBBI

  • Speriamo che la serializzazione annuale non nuoca alla freschezza del gioco