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Aspettando Diablo III

Da domani l'hack and slash Blizzard sarà finalmente disponibile: in attesa di poterlo giocare dall'inizio alla fine, cerchiamo di far il punto della situazione...

SPECIALE di Umberto Moioli   —   14/05/2012

Il 15 maggio 2012 verrà ricordato come il giorno di Diablo III: anni di speculazioni, una montagna di informazioni e tante modifiche in corso d'opera lo hanno progressivamente reso non solo uno dei giochi più attesi, ma anche uno di quelli più discussi. In realtà di punti interrogativi ne sono rimasti davvero pochi e dall'annuncio ad oggi è stato possibile raccontare quasi ogni aspetto dell'esperienza, compresi quelli che nel tempo si sono evoluti, sono stati aggiunti oppure rimossi.

Aspettando Diablo III

C'è stata di mezzo una lunga beta e una larga fetta di utenti sono riusciti a mettere le mani su parte del primo atto dell'action RPG più bramato di sempre. La domanda che resta da sciogliere è: sarà anche il migliore? Il potenziale espresso da Blizzard è certamente elevato e, appunto, segreti non ce ne sono. Certo che sapere cosa rappresentano tutti i singoli tasselli di un puzzle, non vuol dire poter giudicare l'immagine nel suo complesso. Per questo, iniziando noi come voi a giocarlo solo in occasione dell'uscita, non potremo esprimere il nostro giudizio definitivo prima di un buon monte ore spese online e, presumibilmente, una decina di giorni di gioco. Per ingannare l'attesa abbiamo pensato di comporre questa piccola guida che da una parte raccoglie alcune informazioni pratiche e dall'altra vuole mettere in evidenza i punti critici che andranno meglio analizzati per valutare l'esperienza. Insomma quelli che in ultima analisi ci diranno se sia davvero valsa la pena di parlare di Diablo III così a lungo e così tante volte, di aspettarlo avidamente e infine comprarlo il giorno dell'uscita. Eviteremo invece di ripetere didascalicamente tutti i concetti e le informazioni relative al gioco perché già discusse in svariate occasioni e ben descritte anche sul sito ufficiale.

Informazioni pratiche

Sulla pagina statunitense ufficiale di Diablo III è apparso da qualche giorno un contributo che riassume le informazioni pratiche più importanti da sapere in preparazione all'uscita. In realtà il post, che a quanto pare in italiano non è presente, è tanto utile quanto riassumibile in fretta. Da domani il gioco sarà acquistabile, per PC e Mac nella stessa confezione, direttamente in negozio oppure tramite le pagine di Battle.net, dopo essersi opportunamente iscritti. Una volta loggati è anche necessario inserire la propria BattleTag, il nickname con cui si verrà identificati in game, ed è già possibile cominciare a scaricare il client. Operazione consigliata anche perché si annunciano parecchie richieste simultanee ai server. I requisiti di sistema ufficiali sono consultabili per entrambe le piattaforme a questo indirizzo e gli utenti Mac in possesso di un portatile con scheda integrata Intel HD 3000, montata ad esempio sui MacBook Air attualmente in vendita, sappiano che il gioco riesce a scorrere fluidamente per quanto con le impostazioni grafiche settate su Basso. I due principali dubbi relativi alla fruizione di Diablo III non direttamente collegati al gioco in sé, sono quelli relativi alla Casa d'Aste e alla funzionalità di Gioco Globale.

La prima, che qui risponde in italiano a tutti i quesiti tramite un corposo numero di domande e risposte, permette come noto non solo di vendere e comprare gli oggetti raccolti durante l'avventura per denaro virtuale, ma di farlo anche attraverso quello reale. Meglio buttare un occhio a quella pagina, quindi, dove vengono anche indicate le condizioni e le commissioni di Blizzard. Il Gioco Globale invece apre i server in modo che ogni utente possa passare dalla propria regione di appartenenza - la nostra comprende Europa, Russia e nord Africa - alle altre. Dovendo però creare nuovi personaggi e lasciandosi alle spalle quelli vecchi e il loot raccolto, che saranno pronti ad aspettarlo in ogni momento sui server d'origine. Inoltre la casa d'aste a soldi reali non funziona in regioni diverse da quella di provenienza. Infine, serve una connessione per giocare? Sì, non solo per l'attivazione e non solo per giocare in cooperativa ma ogni volta si desidera entrare in una partita, anche in solitaria, occorre farlo essendo collegati alla Rete e loggati al proprio profilo. Per il momento la scelta dello sviluppatore di Irvine è andata in questa direzione.

Tanti cambiamenti e novità

Sono passati vent'anni dalla conclusione degli eventi raccontati in Lord of Destruction e i protagonisti di quell'avventura, le cui gesta sono oramai leggenda nel mondo di Sanctuary, sembrano scomparsi nel nulla. Il giocatore inizia il primo dei quattro atti di Diablo III a New Tristram, sulla scia di una cometa schiantatasi sulla locale cattedrale, la stessa da cui anni prima si risvegliò Lord of Terror e che sembra aver aperto uno squarcio sugli inferi. Come accennato non torneremo sui contenuti della beta e sulle nostre impressioni generali, ma solo sugli elementi che al momento riteniamo cruciali per la valutazione finale e che quindi andranno meglio indagati. Né descriveremo ogni singolo elemento: le cinque classi, la lista delle abilità e tutte le possibili modifiche apportate dalle rune sono dettagliate in maniera completa nelle apposite pagine della guida online, che elenca anche gli oggetti. Inoltre per chi volesse sperimentare un po', sono presenti diverse web app che consento di creare "sulla carta" il proprio eroe ideale. Molto probabilmente questa è la migliore al momento.

Fatta eccezione per l'adozione di un motore completamente 3D, per quanto sia stata mantenuta la prospettiva isometrica e la telecamera sia bloccata nella sua posizione, le modifiche più importanti sono quelle relative alla crescita e alla customizzazione del personaggio. Che inevitabilmente veicoleranno anche il maggior numero di discussioni. Al passaggio di ogni nuovo livello non andranno più spesi i punti nelle statistiche e la progressione sarà pressoché automatica. Inoltre la maggior parte delle limitazioni di classe legate all'equipaggiamento sono state rimosse. Insomma sembrerebbe esserci meno margine decisionale, anche se in fin dei conti guardando a Diablo II così come a moltissimi altri esponenti del genere, quello che spesso accade è che ci si trova più che altro a dover compiere specifiche scelte obbligate se si desidera ottenere il miglior risultato. Un simile ragionamento deve aver mosso l'abolizione degli alberi delle abilità. Acquisendo nuovi livelli si ottengono automaticamente in sequenza skill per la propria classe, che vanno poi inserite nei sei slot che compongono la classica barra delle abilità oppure in quelli per le tre passive equipaggiabili contemporaneamente. L'enfasi viene spostata dalle possibili scelte fatte nell'ambito della crescita del proprio PG a quelle legate alla build, con tanto di respec istantaneo - al posto di nessun respec - e rune in grado di modificare ogni potere.

Aspettando Diablo III

E' presto per parlare di bilanciamento, però se da una parte si toglie qualcosa agli amanti delle scelte rischiose e definitive, dall'altra si aumenta il senso di scoperta e si invoglia a sperimentare. Dando un'occhiata alla progressione di un singolo personaggio, il Monaco ad esempio, balza inoltre all'occhio come tra attive, passive e rune c'è qualcosa di nuovo da provare dal primo al sessantesimo livello. Il senso di crescita di cui ci si sentisse "privati" viene compensato da altri aspetti in evoluzione, come gli Artigiani, il Fabbro e il Gioielliere, che mantengono il livello raggiunto anche tra diversi personaggi legati allo stesso account.
Così come lo sviluppo del personaggio è stato pesantemente rivisto - anni di World of Warcraft hanno aiutato non poco - anche l'azione in sé non esce intaccata dalla voglia di rendere allo stesso tempo più accessibile e coinvolgente il prossimo capitolo della serie. La bontà delle quest, ora inserite in un contesto narrativo più articolato, è uno degli aspetti che attendiamo con ansia di provare approfonditamente. Lo stesso vale per la generazione casuale degli eventi e la gestione di alcuni incontri speciali, che dovrebbero dare pepe alla solita creazione procedurale dei dungeon. Aspetti questi che sono stati solo parzialmente espressi dalla beta. La rimozione delle pozioni, argomento discusso all'infinito, è coerente alla filosofia che vuole mettere al centro l'azione riducendo al minimo le meccaniche di contorno. La strada intrapresa con le sfere in grado di rigenerare l'energia vitale lasciate sul terreno dai nemici, ad esempio, aggiunge un certo grado di strategia ai movimenti durante le battaglie senza interrompere la carneficina.

Aspettando Diablo III

Dei livelli di difficoltà che culminano con l'impegnativo Inferno - pare il doppio di quanto approvato internamente dai tester, stando alle parole non certo disinteressate di Jay Wilson - si è detto tanto ma più che la sfida in sé, comunque importantissima, guarderemo con una certa attenzione la varietà di situazioni proposte e la qualità degli ambienti. Quattro atti finiscono in fretta e, puntando tutto sulla rigiocabilità, vorremmo un costante crescendo che, pur non sconvolgendo la naturale ripetitività intrinseca nel genere, aumenti la portata delle situazioni e del coinvolgimento. La cooperativa stessa per quattro giocatori, che sulla carta è solida e forte di tante piccole aggiunte relative all'accesso alle quest e alle ricompense, non sarà valutabile a fondo fino a che milioni di persone ne metteranno alla prova la bontà e la resistenza a ogni tipo di exploit e abuso. Mentre per quanto riguarda il PvP, meglio riferibile all'ecosistema creato da Diablo III, dovremo attendere ancora un po' perché arriverà solo tramite una patch successiva all'uscita. C'è in definitiva una quantità enorme di carne al fuoco e, quello che all'apparenza può sembrare un seguito conservativo, nasconde invece tante novità quanti aspetti da verificare a fondo, idee brillanti e allo stesso tempo insidiose. Troppo poco abbiamo visto e giocato per dire la nostra, ci aspettano lunghe ore online... torneremo a parlarne quando saremo pronti. Questa sera invece una SuperDiretta speciale seguirà l'apertura dei server e mostrerà dai nostri studi alcune ore di gioco, quindi sintonizzatevi sul sito dalle 23.45 in avanti. Fino alle 2 si giocherà Diablo III!