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Massacro rosso

All'E3 2012 abbiamo osservato finalmente in prima persona l'attesissimo Company of Heroes 2

ANTEPRIMA di Umberto Moioli   —   06/06/2012

Quando qualche settimana or sono abbiamo avuto la conferma dell'esistenza di Company of Heroes 2, quasi non ci credevamo: in un periodo difficilissimo per THQ, con parte del publisher in via di dismissione e un futuro quantomai incerto, Relic è riuscita a mettere assieme abbastanza materiale da mostrare per la prima volta al mondo il ritorno del suo lavoro più amato. Uno strategico in tempo reale che il producer impegnato a introdurci al seguito nel corso dell'E3 2012, si affretta a precisare è quello con la più alta media della critica su Metacritic.

Massacro rosso

La modernità di molte delle idee implementate all'interno di un gameplay immediato ma al tempo stesso di grande profondità, ha permesso una diffusione e un apprezzamento che sei anni dopo l'uscita originale non sembrano appannarsi. Al punto che lo sviluppatore ha deciso di non rivoluzionare alcun aspetto dell'esperienza, preferendo piuttosto favorire significativi miglioramenti che coinvolgono ogni sfumatura della giocabilità. Ne avevamo già parlato di recente all'interno di una lunga anteprima, lo torniamo a fare adesso analizzando una demo incentrata sugli stessi contenuti ma foriera di interessanti spunti inediti.

L'altro fronte

Ultimamente il fronte russo della Seconda Guerra Mondiale sembra godere di una certa popolarità: dopo un episodio dedicato all'interno della saga di Men of War, Company of Heroes 2 celebra i milioni di soldati sovietici mandati a morire prima per difendersi e poi per respingere il nemico tedesco. Una campagna con battaglie come Rzhev, teatro della missione utilizzata per presentarci il gioco, durante la quale centinaia di migliaia di uomini sono rimasti su un terreno innevato che qui viene riprodotto attraverso l'ultima iterazione dell'Essence Engine di Relic, capace di gestire dinamicamente l'accumulo sul terreno del nevischio, al cui interno le unità si muovono con crescente fatica e lentezza. L'interazione è sempre stato uno dei punti forti della serie e in CoH 2 il miglioramento tecnico non si limita alle mutevoli condizioni meteo: case, staccionate, alberi e il terreno stesso esplodono o bruciano con maggior accuratezza, lasciando cicatrici indelebili dell'infuriare dello scontro.

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I soldati al nostro comando, animati meravigliosamente e dettagliati all'inverosimili per gli standard degli RTS, si muovono di copertura in copertura, anche con opzioni prima non disponibili. Tra l'altro la versione mostrata girava utilizzando le DirectX 9, più che sufficienti per un impatto notevolissimo, ma con l'implementazione delle undicesime librerie grafiche Microsoft arriveranno effetti avanzati, come la tessellatura delle impronte lasciate dai cingoli sulla neve. A proposito dei mezzi: avranno maggior importanza che in passato - il carro T-44 con cui si è conclusa la demo ha fatto una strage - ma il loro utilizzo sarà più rischiosi e qualora i nemici riuscissero a uccidere l'equipaggio senza danneggiarlo troppo, potrebbero prenderne il controllo. E viceversa. Non abbiamo elementi a sufficienza per esprimerci su aspetti importanti come l'interfaccia, che era disattivata, e la varietà di obiettivi creati per animare le missioni, ma ci è stato spiegato che anziché ricorrere a un pesante scripting come nei capitoli originali, è stata sviluppata la così detta Skirmish IA, che dovrebbe variare il comportamento dei nemici a seconda del nostro e rendere unica ogni partita. Migliorando anche la rigiocabilità. La più grande introduzione in termini di gameplay resta però la così detta True Sight, che gestirà dinamicamente la nebbia di guerra a seconda di come il campo visivo delle unità sarà impegnato in ogni istante, non quindi solo tenendo conto di un certo raggio d'osservazione. Le implicazioni sono interessanti perché potrebbe capitare di non avere idea di cosa si trovi oltre un muro di fumo mosso dal forte vento che batte la regione est europea, per poi accorgersi delle impronte rimaste sul terreno dai nemici passati poco prima giusto in tempo per sfuggire a un'imboscata.

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Come detto ci sono tante modifiche che nel complesso riescono a mantenere il feeling di Company of Heroes inalterato, rendendo al contempo anche più moderno. Purtroppo mancano dettagli precisi su modalità single e multiplayer, oltre che su molte delle unità implementate, sulla portata della campagna (o delle campagne) e sulle sorprese che ci aspettiamo di trovarci tra le mani dopo un'attesa a dir poco estenuante. Ci auguriamo che a seguito l'annuncio e di questo primo, fugace sguardo Relic decida di tenerci costantemente aggiornati sui progressi fatti. Magari tornando a mostrarci qualcosa di più corposo nel corso della prossima GamesCom di agosto. Per ora c'è davvero poco di cui non essere soddisfatti: già adesso uno delle più promettenti esclusive PC del 2013.

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CERTEZZE

  • Ottima progressione tecnica
  • Setting pieno di fascino e spunti interessanti

DUBBI

  • Finora si è vista una tech demo e poco più