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Il single player del nuovo Gears of War

L'articolo che stavate aspettando dall'E3 2012: il single player di Judgement e la prova del multiplayer

PROVATO di Antonio Jodice   —   07/06/2012

A Cliff Bleszinsky ed Epic, il lavoro dei People can Fly con BulletStorm e l'unreal engine dev'essere piaciuto davvero molto, se hanno deciso di affidargli niente meno che il primo spin off ufficiale di Gears of War, il gioco che li ha resi una delle software house più famose del pianeta, dopo che il brand Unreal aveva perso gran parte del suo fascino. Gears of War: Judgement ha avuto una presenza un po' strana a questo E3 2012, annunciato alla conferenza Microsoft, dopo che già se n'era parlato per una copertina di una nota rivista americana, qui in fiera s'è mostrato alla stampa soltanto per la componente multiplayer e per una nuova modalità Overrun, esclusiva di questo spin off. Del single player e di quali saranno le novità, abbiamo parlato in un incontro a porte chiuse con Cliffy B e con il lead designer dei People Can Fly, ma senza che del gioco venisse mostrato alcunché di concreto.

Il tradimento di Baird

Protagonisti del gioco sono Baird, scelto per il grado di popolarità tra i fan della serie, e il team Kilo, di cui fa parte anche un giovanissimo Cole. L'ambientazione, infatti, è quella del pianeta Sera, ma all'inizio dell'invasione delle locuste, 14 anni prima del primo capitolo e, per motivi che ancora ignoriamo, Baird verrà accusato di tradimento e deferito alla corte marziale. Alla base della storia, ci sarà un nuovo modo di narrare le vicende per la serie, ma qui ancora non era il momento giusto per parlarne, avendo preferito i People Can Fly rimandare questa parte di presentazione ad altro momento.

Il single player del nuovo Gears of War

Qui il focus era quello di far capire che il team vuole tornare alle origini e far provare le emozioni dei tempi del primo Gears of War, quando le locuste facevano davvero paura. Le intenzioni sono chiare, ovvero quello di far sì che Gears of War: Judgement sia un gioco impegnativo, ma non semplicemente difficile. Laddove negli altri Gears salire di livello di difficoltà significava sostanzialmente più energia per le locuste e meno per il giocatore, qui il discorso si fa molto diverso, grazie a uno studio enorme su ondate d'attacco dei nemici e intelligenza artificiale, ma anche soprattutto grazie a un'intensità del gameplay molto superiore con un numero spropositato di mostri su schermo, il numero più alto mai visto, nonostante la qualità della grafica si mantenga sui livelli di quella di Gears of War 3, dice Cliffy piuttosto soddisfatto. Locuste che si adattano alla performance del giocatore, che se, ad esempio, si chiude in un angolo, vedrà i nemici adattare la loro strategia per riuscire a stanarlo. Ma non solo. Immaginando di attraversare una sezione di gioco e di morire poco prima di un checkpoint, costretti quindi a ripartire da quello precedente, si scoprirà con stupore che le ondate e la disposizione dei mostri non saranno gli stessi, rendendo il tutto assolutamente imprevedibile. Il concetto è che oramai troppi giochi sono facili, studiati per prenderti per mano e farti arrivare alla fine, i People Can Fly pensano che, pur non arrivando agli eccessi di Demon Souls, un bel gioco debba anche farti sudare sette camicie. Un'altra delle idee alla base di Gears of War: Judgement, tutto basato su flashback, è quella della Declassification, ovvero quel procedimento che, dopo la fine di una serie di operazioni segrete militari, porta a rendere noti aspetti e accadimenti che erano stati classificati come segreti e di cui non si era potuto dire nulla. Ogni livello al suo interno avrà intere sezioni che, dopo averlo finito, potranno essere rigiocate come declassificate, scoprendo nuove situazioni e ponendo al giocatore sfide sempre diverse, obbligandolo, ad esempio, a finire parti di stage entro un certo tempo o senza munizioni. Insomma, anche questo studiato nei minimi dettagli per non far mai abbassare la guardia e fornendo una grande rigiocabilità.

Overrun

Allo stand Microsoft era anche possibile provare un piccolo assaggio del multiplayer di Gears of War: Judgement con una nuova modalità, che rimarrà esclusiva di questo episodio, chiamata Overrun. In essa due squadre di cinque elementi, divisi tra locuste e COG, si devono affrontare su un campo di battaglia sul quale si dovranno realizzare tre obiettivi progressivi, l'ultimo dei quali (e il solo presente in questa piccola demo) consiste nella necessità dei COG di difendere un generatore di energia. Per la prima volta, vengono introdotte le classi, che sono quattro: il Soldato, che può lanciare casse di munizioni ai compagni e ha, ovviamente, una potenza di fuoco superiore rispetto agli altri; l'Ingegnere, che può lanciare sul campo torrette difensive temporanee e riparare le trincee di filo spinato poste a difesa del generatore; il Medico, che può lanciare delle granate che curano i compagni e rianimano quelli stesi al suolo, prima che vengano giustiziati; lo Scout, che può salire su tetti e piattaforme più alte arrampicandosi e che può far individuare la presenza dei nemici anche dietro alle mura, infliggendo anche più danni alle locuste identificate in questa maniera.

Il single player del nuovo Gears of War

Le locuste, dal canto loro, con ogni round guadagnano punti che servono per sbloccarne di sempre più potenti, partendo dai Ticker, gli esserini striscianti in grado di correre e di farsi esplodere, arrivando fino ai Mauler armati di scudo, rotante per riflettere i proiettili al mittente e per segare in due i COG a portata di mano. Le due squadre devono, almeno in questa demo, affrontare due turni, alternando i panni di locuste e COG, attaccando e poi difendendo il generatore. Un breve assaggio di una modalità divertente che, se pur non fa gridare al miracolo, fa capire come i People Can Fly si siano presi la briga di affrontare un progetto del genere con personalità, mettendo in pista idee interessanti e, perché no, innovative, arrivando addirittura a rimappare il sistema di controlli di Gears. Visto che il gioco sarà molto più frenetico e intenso dell'originale, anche solo il sistema per alternare le armi è stato cambiato con la Y deputata al passaggio da un'arma all'altra, senza dover ricorrere alla croce digitale. Per il resto, la giocabilità e le sensazioni sono chiaramente quelle della saga principale, anche dal punto di vista tecnico, che rimane quello di GOW 3, in attesa, però, di vedere e sapere di più della modalità single playr che permette davvero di essere una piccola sorpresa per tutti gli amanti Braid, Cole e del Kilo Team!

CERTEZZE

  • Molte idee per il single player
  • Non un semplice spin off di GOW
  • Il multiplayer non ricalcato su quello classico

DUBBI

  • Una storia all'altezza delle novità
  • La coesistenza tra l'online di GOW 3 e Judgement