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Il bello del calcio

Libertà e imprevedibilità! Ecco cos'è il bello del calcio di FIFA 13!

PROVATO di Matteo Santicchia   —   07/08/2012

In attesa del codice finale previsto per gli ultimi giorni di settembre e prima di tornare a giocarlo in quel di Colonia la settimana prossima, abbiamo avuto la possibilità di testare di nuovo FIFA 13. Benchè tutte le modalità di gioco che prevedono una connessione ai server EA fossero ovviamente chiuse, ci siamo comunque divertiti con un bel numero di partite amichevoli, in modo da verificare i tanto strombazzati cambiamenti promessi da Rutter e soci, nonchè abbiamo messo alla prova i nostri fondamentali (e i nostri nervi) con gli inediti Skill Games. Gli Skill Games sembrano assumere in questo nuovo capitolo una importanza fondamentale, non sono infatti un semplice dippiù per rimpolpare le modalità di gioco.

Il bello del calcio

Complice l'estrema verosimiglianza dell'approccio con la palla, si rendono praticamente necessari per apprendere i fondamentali, e soprattutto vengono in soccorso per tutti quelli che hanno sempre ravvisato in FIFA una carenza di informazioni per prendere confidenza con il solito fiume di comandi a disposizione. Il tutto poi gratificato da un sistema di esperienza, medaglie (ma anche classifiche on line e scenari avanzati) a stimolare ulteriormente il nostro ego competitivo.

Gioco e imparo

Questo vero e proprio tutorial ci mette di fronte a otto categorie di esercizi, in modo da "esaminarci" in tutti i fondamentali. Si passa da allenamenti realistici, come passaggi, rigori, punizioni con effetto ad altri che ci fanno venire in mente i minigiochi di Virtua Tennis, come il difficile lancio al barile, dove diverse file sono disposte lungo la parte centrale del campo in verticale. Starà a noi cercare di fare centro, soprattutto nelle sezioni più lontane che premiano il giocatore con un punteggio più alto. Più facile a raccontare che ad eseguire comunque, visto che mettere d'accordo potenza, posizione del piede e direzione non è un gioco da ragazzi e può mettere in crisi anche i giocatori più navigati alla luce anche dell'azzeccata fisica, visto che la palla può rimbalzare realisticamente sul bordo dei barili e finire mestamente fuori bersaglio.

Il bello del calcio

Ma senza dubbio il test più importante di questo codice è stato verificare i diversi cambiamenti apportati rispetto all'anno passato. Il più importante, vuoi perchè si tratta di qualcosa di completamente inedito, è il cosiddetto First Touch Control, ovvero il complesso sistema che finalmente "scolla" la palla dallo scarpino del giocatore dopo un passaggio o un lancio. Non si tratta semplicemente di un continuo stop a inseguire, ma in base alla bravura del giocatore, al suo posizionamento e alle caratteristiche del passaggio-lancio vedremo la palla distanziarsi nella misura più giusta e conveniente rispetto al piede, dando quindi il la ad un ventaglio di possibilità maggiori. In tal senso la differenza tra campioni e "onesti pedatori" è sembrata piuttosto marcata, ma se il passaggio è del tutto sbagliato abbiamo visto prodursi in errori macroscopici anche gente come Messi e Pirlo. Alla stessa maniera il sistema coinvolge anche i difensori. Tentare un anticipo o uno stop rischioso può essere molto pericoloso nelle zone calde del campo, di conseguenza una bella spazzata (come è giusto che sia) è spesso qualcosa di molto utile anche se non proprio bella esteticamente. Sempre in tema di skill individuali, è sembrato ben implementato il dribbling di precisione che si rifà a quello visto in FIFA Street. Premendo comtemporaneamente L2 e R2, insieme allo stick sinistro, è possibile puntare l'avversario e nel caso si riesca, andare in superiorità liberandosi per il tiro o per un passaggio illuminante. Una bella soluzione questa, di facile implementazione, fermo restando che la tecnica individuale gioca un ruolo fondamentale sia per chi attacca, sia per chi difende.

Imprevedibile è bello

Abbiamo poi tentato di scorgere le nuove dinamiche dettate dall'Attacking Intelligence che dovrebbero rendere più incisiva l'intelligenza artificiale avversaria. Senza dubbio abbiamo ravvisato squadre più disposte a contrattacchi fulminei e imbucate, con compagni che aggrediscono gli spazi con maggior efficacia. Ovviamente solo una prova più estensiva potrà realmente dirci quanto sarà importante a tutti i livelli l'impatto di questo nuovo meccanismo nelle dinamiche di gioco, ma per quello che abbiamo potuto provare l'impressione è che gli errori si pagheranno a caro prezzo.

Il bello del calcio

Ma quello che ha più impressionato è che tra skill individuali e First Touch Control l'imprevedibilità in ogni settore del campo rende le partite davvero uniche, molto più di quanto visto nelle precedenti iterazioni. Il tasso di errori è quindi inversamente proporzionale alle capacità dei giocatori e tutto ciò rende davvero necessario non strafare mai ed essere consci delle proprie possibilità. Un connubio questo tra libertà e imprevedibilità che sembra davvero funzionare. Anche il comparto grafico ci ha colpito. Anche se ben lungi dall'essere definitivo, con kit da completare, emblemi da inserire e piccoli glitch a colorare la scena, ci ha letteralmente ammaliato per fluidità e per il pressocchè gigantesco campionario di animazioni, soprattutto quello relativo a situazioni casuali, in simbiosi col perfezionato Impact Engine e col First Touch Control. In tal senso abbiamo visto azioni veloci interrompersi per tocchi sgraziati, giocatori caracollare dopo tackle decisi, ma anche ripararsi il volto dai tiri ravvicinati. Insomma ulteriori miglioramenti sperando che il revamping estetico tocchi un pò tutti i settori del gioco, a partire dall'aspetto introduttivo delle partite.

CERTEZZE

  • Animazioni e fluidità eccezionali
  • L'imprevedibilità delle azioni
  • Il nuovo First Touch Control

DUBBI

  • Codice non definitivo: piccole cose da limare
  • Dobbiamo scoprire tutta l'offerta di gioco online