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Polvere planetaria

Provato durante la Gamescom lo sparatutto free to play legato a EVE online

PROVATO di Andrea Porta   —   20/08/2012

In un contesto difficile come quello degli MMO, tanto ostico che anche i grandi publisher non sempre riescono ad interpretarne correttamente le particolarità, EVE online rappresenta un esempio più unico che raro. Nonostante le modeste potenzialità della casa di sviluppo islandese CCP, e i diversi problemi affrontati l'anno scorso, da nove anni a questa parte il prodotto continua a riscuotere un notevole successo in tutto il mondo. L'annuncio di Dust 514, uno sparatutto online strettamente collegato all'universo di EVE, risale al 2009, ma solo la Gamescom di quest'anno ci ha permesso di provare un prodotto finalmente completo di tutti i contenuti, con ogni probabilità ormai vicino al rilascio.

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L'aspetto più interessante di Dust 514 è la sua stretta connessione con l'universo di EVE, che si sviluppa su diversi fronti. Come illustratoci dagli sviluppatori durante una breve presentazione, i giocatori di EVE potranno reclutare la fanteria in carne ed ossa di Dust 514 nelle rispettive corporazioni. Un certo numero di vittorie su un determinato pianeta permetteranno una facile conquista, ma non solo.

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Anche i giocatori di Dust potranno relazionarsi con le astronavi alleate, chiedendo di tanto in tanto un devastante attacco orbitale dall'alto. A questo si aggiungono naturalmente una serie di integrazioni a livello sociale e di economia di gioco, a partire dal market, molto simile a quello di EVE, e presto in grado di condividere alcuni articoli, ma non prima che l'economia di Dust si sia stabilizzata. Anche il design dei menu è stato mantenuto quasi intatto, seppure semplificato, così da rispettare il più possibile la continuità dei due titoli. La crescita passiva delle abilità fa naturalmente il suo ritorno, anche se i ragazzi di CCP hanno comunque pensato che fosse opportuno affiancarvi un certo numero di incentivi anche durante il combattimento, così da non tradire le aspettative del giocatore di sparatutto online medio, abituato a guadagnare ricompense ad ogni fine partita.

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La gestione del proprio combattente pre-partita rappresenta un aspetto molto importante di Dust 514. In maniera molto simile a quanto accade con gli scafi delle astronavi in EVE, la tuta del proprio alter ego, nota come dropsuit, può essere equipaggiata con un gran numero di gadget e modificatori nei rispettivi slot. Per quanto ai fini del successivo hands on ci sia stato possibile scegliere da una lista di classi preset, la libertà nella creazione del proprio combattente è assoluta, scegliendo armature leggere o pesanti, armi ravvicinate, medie o da cecchino e un gran numero di gadget aggiuntivi.

Il duro lavoro del fante

Pad alla mano, abituarsi ai controlli di Dust 514 non richiede molto. Si tratta tutto sommato di uno sparatutto online tradizionale, soprattutto nella modalità da noi provata, il classico team deathmatch (gli sviluppatori ne hanno promesse altre, purtroppo impossibili da provare sul momento). Anche le armi non riservano grandi sorprese, tutte rivisitazioni in chiave futuristica di fucili e ferri pesanti più che familiari per qualunque videogiocatore.

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A spezzare dunque la monotonia ci pensano diversi fattori, tra cui la possibilità di rivedere il proprio loadout ad ogni nuova entrata in gioco, cambiando così frequentemente ruolo, e l'entrata in gioco dei veicoli. Anche questi presenti in diverse tipologie e in grado di ospitare più giocatori da impegnare sulle varie torrette a disposizione, i mezzi riescono a conferire agli scontri un carattere più caotico e divertente. Nonostante qualche guizzo, in generale l'esperienza sparatutto offerta non può dirsi esattamente eccitante. Sa molto di già visto e già fatto, e l'aspetto tecnico ancora bisognoso di attenzioni non aiuta. Sotto il cofano c'è l'Unreal Engine in una versione apparentemente molto datata, la speranza è che gli sviluppatori sappiano spremerlo al meglio quanto a ottimizzazione. La mezz'ora circa trascorsa insieme a Dust 514 ci ha convinto solo in parte. Sulla carta, l'interconnessione con EVE, lo scambio di contenuti e gli occasionali attacchi orbitali aprono ad un mondo di possibilità, sia per l'evoluzione dell'universo ludico di CCP, sia per molte altre produzioni.

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D'altra parte, con l'eccezione di queste caratteristiche, il titolo al momento non sembra in grado di offrire contenuti sufficientemente interessanti e consolidati da poter gareggiare con la concorrenza. Tribes Ascend, ad esempio, è ora come ora in grado di proporre caratteristiche superiori sotto molti aspetti. Tutto questo, naturalmente, senza aver approfondito più di tanto i benefici offerti dal sistema di skill e dalla personalizzazione della dropsuit. È possibile che dietro a queste caratteristiche si nasconda il vero cuore di Dust 514, sebbene, a nostro parere, uno sparatutto online mantenga in primo luogo il dovere di funzionare bene fucile alla mano, cosa in cui, perlomeno adesso, il lavoro dei ragazzi di CCP difetta ancora. Se gli sviluppatori sapranno sfruttare questi mesi di beta adeguatamente, con un tuning approfondito delle meccaniche shooting e un arricchimento delle mappe, potrebbe rappresentare un investimento interessante per tutti gli appassionati della controparte rappresentata da EVE, o un buon primo passo per affacciarvisi. La formula free to play garantirà senza dubbio alla produzione un buono slancio iniziale, ma per mantenere la presa sul pubblico sarà necessario un supporto intenso e continuativo, cosa nella quale, peraltro, CCP è maestra, visto il trattamento di tutto rispetto riservato in questi anni a EVE.

CERTEZZE

  • Connessione con EVE
  • Skill e modificatori in quantità

DUBBI

  • Meccaniche shooting piatte
  • Tecnicamente sottotono