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Agitare e colpire

Abbiamo provato a Milano Il Libro degli Incantesimi, il primo titolo Wonderbook basato sulla saga di Harry Potter

PROVATO di Andrea Porta   —   14/09/2012

Tutto è cominciato con Pottermore, un nebuloso progetto lanciato dalla stessa "Jo" Rowling a fine 2011 e aperto solo nell'aprile 2012. Perché, si sa, i fan di Harry Potter la fine non l'hanno gradita. Non tanto per i contenuti in sé, quanto piuttosto perché una fine c'è stata, e Jo pare sinceramente lapidaria quando afferma di aver chiuso con quell'immaginario. Ora che anche i film hanno completato il loro ciclo (si scommette già in altrettanti remake entro massimo 5 anni), a portare avanti la tradizione del maghetto possono essere solo i videogame, e non è un caso che alle fiere estive di quest'anno ci fossero ben due produzioni a sfondo potteriano. Delle due, Wonderbook: Il Libro degli Incantesimi è la più interessante. Oltre a presentare uno stile di gioco interattivo del tutto inedito, si tratta di una "piattaforma", che potrà ospitare in futuro un gran numero di produzioni.

"Si dice Levioooosa, non Leviosà"

Per giocare con Wonderbook servono tre cose (dando per scontate TV e Playstation 3). Una webcam Playstation Eye, un Move e lo speciale libro di 12 pagine che verrà venduto in bundle nelle confezioni. Di generose dimensioni, quest'ultimo presenta su ogni pagina dei codici QR, che servono al sistema per compiere la propria "magia".

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Quando infatti ci si siederà di fronte al televisore, osservando la propria immagine riflessa, tra le proprie mani si potrà vedere non il Move, ma una bacchetta da mago, mentre il libro prenderà letteralmente vita, presentando un minigioco per ogni pagina. Nel caso de Il Libro degli Incantesimi, sullo schermo della TV vedremo comparire il noto manuale (citato più volte nei film e nei libri di Harry Potter) della maga Miranda Goshawk, contenente tutti i più famosi incantesimi usati dai maghi e streghe di Hogwarts. Ogni volta che gireremo una pagina, otterremo una piccola lezione su come eseguire l'incantesimo in questione. Nel caso di Engorgio, ad esempio, sulle pagine del libro è comparsa una zucca, che abbiamo ingrandito a dismisura, fino a farla esplodere.La pagina dedicata a Wingardium Leviosa ci ha invece chiesto di

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sollevare un fragile vaso di vetro e appoggiarlo nuovamente a terra senza romperlo. La realtà aumentata funziona a dovere, con un effetto illusorio che non mancherà di rapire l'immaginazione dei più piccoli, sorprendendo anche qualche adulto. Per quanto un po' sgranata nei contorni (l'ottica del Playstation Eye è purtroppo mediocre), la rappresentazione a schermo è assolutamente convincente. Prendere in mano il libro permettere di continuare a vedere tutti gli oggetti comparsi su di esso grazie alla magia perfettamente rappresentati in 3D. Non mancano alcuni dettagli molto curati: chiudendo il libro, l'immagine riflessa nella TV presentava la copertina del manuale d'incantesimi perfettamente riprodotta. Abbiamo anche visto in azione una sequenza puramente narrativa, dove seguendo la voce intenta a raccontare la storia della maga il cui nome spicca in copertina, si potevano girare le pagine del libro, per l'occasione animate da divertenti diorami.

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Stupeficium!

Un ulteriore minigioco ha rivelato un approccio leggermente più dinamico. Per spiegarci correttamente il funzionamento degli Schiantesimi, il libro magico ci ha proposto una sfida ben diversa da quelle precedenti. Invece di presentare il nostro riflesso a tutto schermo, la schermata si è trasformata in una rappresentazione di una tipica aula di Hogwarts, con tre maghi riparati dietro ad altrettanti banchi, intenti a lanciare schiantesimi contro un piccolo buco nella pagina del libro, dal quale potevamo affacciarci e rispondere al fuoco. In questo caso, per orientare la direzione degli incantesimi occorre qualche secondo di abitudine.

Agitare e colpire

Se le sfide precedenti richiedevano movimenti ampi e ben marcati, in questo caso si ottengono più risultati con scatti veloci del polso. Riconsiderando i tre minigiochi provati, cui si aggiunge quello visto nei video del Gamescom 2012 (in cui i giocatori erano chiamati a spegnere le pagine del libo in fiamme coprendole con le mani, per la serie "bambini, non fatelo a casa"), Il Libro degli Incantesimi conferma la grande cura riposta nella concettualizzazione del manuale e nei piccoli dettagli grafici, non essenziali all'esperienza in sé ma comunque molto gradevoli. Si tratta di finezze, come trovarsi a sfiorare le scritte a schermo con la punta della "bacchetta" virtuale e vedere che si muovono in una maniera che ricorda molto i ricordi "liquidi" che Silente conservava nel suo Pensatoio. Tutto è orchestrato per creare un'illusione, secondo una filosofia che tenta di dare vita a un vero e proprio "gioco immaginario" da bambini, dove semplici oggetti quotidiani prendono vita quando riflessi nello specchio dell'immaginazione. E' innocente, credibile e funziona. Quanto al target, questo è tuttavia molto limitato.

Agitare e colpire

Se l'offerta finale ricalcherà le orme di quanto visto finora, senza approfondire ulteriormente chance di vero e proprio gameplay, l'interesse verso la produzione non potrà neanche lontanamente avvicinarsi all'adolescenza. Per chi in casa propria avesse già una Playstation 3 dotata di Playstation Eye e Move, l'esborso sarà contenuto, nella fascia dei 40 euro circa. Chi invece dovesse essere sprovvisto di periferica e webcam, potrà acquistare il bundle completo, per circa il doppio della cifra. Risulta chiaro che, per famiglie già in possesso di Playstation 3, l'esborso sarà accettabile, ma qualora si dovesse aggiungere l'acquisto di una console, per decidere sarà prima bene aspettare e vedere cosa Wonderbook saprà offrire in futuro, dato che un solo titolo non sarà certo sufficiente a giustificare la spesa. Tornando a Il Libro degli Incantesimi, la nostra prova ci ha convinto per la grande cura riposta nella realizzazione, con la realtà aumentata che riesce davvero a convincere, mentre qualche dubbio rimane sull'effettiva varietà dei minigiochi. Ancora non è chiaro quanti saranno quelli offerti dalla versione finale del gioco, e la loro natura molto semplice, basata più "sull'effetto meraviglia" che sull'impegno necessario a completarli, conferma come il target della produzione rimanga limitato al settore kids. Buone notizie per quanto riguarda la localizzazione, dato che tutti i testi e l'audio di gioco verranno interamente tradotti e doppiati in italiano. Sony sta scommettendo molto su Wonderbook, e questo sarà il primo indicatore della validità di questo investimento. Le basi per un prodotto di successo ci sono tutte, e non si può dire che gli sviluppatori non abbiano posto grande cura nel riprodurre il contesto tipico delle avventure di Harry Potter. Se l'offerta in termini di minigiochi si saprà rivelare corposa, con la forza della licenza il gioco non dovrebbe avere problemi a fare breccia nell'affollatissimo panorama natalizio.

CERTEZZE

  • Realizzazione molto curata
  • Alcuni minigiochi divertenti

DUBBI

  • Per coloro sprovvisti delle periferiche l'esborso sarà consistente
  • La profondità dei minigiochi è limitata, con un target ridotto in termini di età