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Giù la maschera

Nei mesi il progetto SimCity continua sempre più a svelare la sua natura multiplayer-centrica

ANTEPRIMA di Umberto Moioli   —   25/10/2012

Ad anni di silenzio è letteralmente seguito un terremoto di informazioni: SimCity è stato negli ultimi sei mesi al centro di quasi ogni evento organizzato da Electronic Arts, che dopo la prima infornata di notizie si è presa tutto il tempo necessario per centellinare ogni dettaglio e far sedimentare ciascun particolare nella testa degli appassionati. Una fotografia completa di questo attesissimo ritorno prende quindi corpo poco alla volta e se per avere un'opinione d'insieme sul lavoro svolto occorrerà attendere quantomeno la beta, per individuare alcune importanti linee guida ci sono oramai indizi a sufficienza.

Giù la maschera

In particolare la natura multigiocatore dell'esperienza è stata all'inizio timidamente nascosta tra le molte pieghe inedite che il GlassBox Engine porta con sé, per poi uscire allo scoperto in tutta la sua centralità: l'idea delle regioni non è una novità assoluta ma in SimCity sarà pressoché obbligatorio concentrarsi su un alto numero di città e possibilmente farlo condividendo risorse, informazioni e risultati con i vicini di gioco virtuali, influenzando l'andamento della partita in ambito "locale" ma anche su scala globale. Nonostante non ci siamo tirati indietro, chiedendo ancora una volta quanti giocatori e quante città al massimo potranno occupare una stessa regione, non ci è stato ancora possibile farci un'idea della portata della componente collaborativa del gioco, di cui però abbiamo avuto un'ulteriore dimostrazione giocata dal vivo davanti ai nostri occhi.

Trasporti su gomma e non solo

Lo scenario giocato durante il recente EA Showcase prevedeva l'interazione tra tre città di medie dimensioni: Monte Vegas, dedita all'offerta turistica per gli amanti del gioco d'azzardo, Tasportvania, una sorta di esperimento urbanistico folle con decine di strade arroccate sulla scoscesa parete di una montagna, e poi un centro residenziale costruito sulle due sponde opposte di un fiume. Se negli incontri passati ci eravamo concentrati su collaborazioni volte ad esempio a costruire opere comuni, tipo un aeroporto internazionale, ora è stata posta enfasi su come le specializzazioni e le strutture avanzate di ciascuna città possano tornare utili alle altre.

L'enorme numero di sim provenienti dai vicini centri abitati che convergono a Monte Vegas, per dirne una, hanno aumentato in maniera considerevole l'incidenza del crimine e hanno quindi imposto al sindaco di costruire accanto agli hotel e ai casinò anche un'avanzatissima centrale di polizia dotata di eliporto.

Giù la maschera

La portata dell'edificio è tale da permettere di intervenire, qualora vi fosse la necessità, anche all'infuori dei limiti cittadini diventando un valore aggiunto per l'intera regione. Altre infrastrutture oggetto di possibili interessi comuni sono quelle legate ai trasporti con reti ferroviarie, navali e stradali collegabili attraverso stazioni, porti, fermate dell'autobus e così via. Uno degli aspetti migliori dell'intero progetto, ancora una volta, sembra essere l'interfaccia che funziona alla perfezione indicando, ad esempio, i diversi tipi di carreggiata disponibili e dando la possibilità di tratteggiare o riasfaltare una strada con pochissimi click. Essendo la simulazione rappresentata fedelmente nel Glassbox Engine, l'importanza data ai grafici informativi è centrale nella gestione delle risorse e nella scelta delle prossime mosse da eseguire: non solo infatti è possibile sapere il livello d'inquinamento o la diffusione della rete idrica, ma anche aspetti più specifici come le attività dove i sim spendono più soldi e i tratti di strada dove si accumula il traffico con maggior frequenza. Con pochi colpi di mouse si intuisce se i poveri abitanti di un quartiere sono infelici e le case della zona perdono di valore, ponendo rimedio con qualche parco dei divertimenti per bambini e angoli di verde per tutti. Tenere in considerazione tutte le implicazioni dell'amministrazione cittadina e regionale sarà fondamentale per decidere quali specializzazioni intraprendere per quelle successive, così da colmare eventuali vuoti nell'offerta e nei servizi.

Giù la maschera

Al momento gli ambiti ai quali votare il proprio centro urbano sono limitati - gioco d'azzardo, educazione, estrazione metalli, estrazione greggio, commercio ed elettronica - ma ci è stato garantito che si tratta unicamente di una parte di quanto contenuto nella versione finale del gioco. Per evitare di ripetere all'infinito gli stessi concetti vi rimandiamo alla nostro primo incontro con il gioco, che fruttò questa lunga panoramica, e poi all'unico hands on finora concessoci durante l'E3 della passata estate. I lavori sembrano procedere rapidamente su SimCity, anche sotto il profilo tecnico, quindi non abbiamo dubbi che Maxis riesca a portare a termine la sua visione per questa vera e propria reinvenzione del marchio. Resta da giudicare se la strada intrapresa sia quella giusta, ovvio, ma per quello non possiamo che attendere una quantomai necessaria prova estensiva del titolo.

CERTEZZE

  • Il city-building game più tecnologicamente avanzato di sempre
  • La componente multigiocatore sembra ricca di possibilità e profonda
  • Immediato e dotato di un'interfaccia ben fatta

DUBBI

  • È probabile che giocando da soli si perda buona parte del divertimento
  • L'importanza della singola città è ridimensionata