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Compagni predoni

È ufficiale: Tomb Raider disporrà di una modalità multiplayer. Ma in cosa consisterà? Vediamolo insieme

ANTEPRIMA di Tommaso Pugliese   —   04/01/2013

Dovevamo aspettarcelo: la reinterpretazione di Lara Croft come personaggio avrebbe portato con sé una serie di novità in termini di gameplay, di tematiche, di approccio e di struttura per Tomb Raider. Che però l'operazione venisse utilizzata dagli sviluppatori anche per sfatare un tabù come quello del multiplayer, be', era fuori da qualsiasi previsione. Dispersa su di un'isola apparentemente deserta e piena di insidie, la protagonista del gioco si troverà ben presto ad affrontare situazioni del tutto nuove, rischiando la vita di continuo, procurandosi dolorose ferite ma al contempo temprandosi, imparando a sopravvivere e diventando, pian piano, la guerriera che tutti conosciamo e che abbiamo imparato ad apprezzare fin dagli esordi della serie.

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Crystal Dynamics l'ha presa larga, diciamo, e con questo reboot punta a rendere Lara più umana, più plausibile, una ragazza senza dubbio fragile ma dotata di uno spirito indomabile. Quel tipo di risorse che le consentiranno di salvarsi la vita quando si troverà a strisciare all'interno di angusti cunicoli per trovare un'uscita, o a fuggire da improvvise minacce. Come accennato poc'anzi, l'isola che fa da sfondo alle vicissitudini del personaggio è solo all'apparenza deserta, e allo stesso modo Lara non è l'unica superstite del terribile naufragio da cui parte la storia, raccontato nei primi trailer rilasciati dagli sviluppatori. Sullo stesso terreno si muovono dunque due fazioni distinte: da una parte il gruppo dei sopravvissuti, dall'altra gli "scavenger", persone che sull'isola ci vivono già da un po' e sono tutt'altro che ospitali con chi invade la loro terra. È proprio da questo inevitabile scontro che nascono i presupposti per le modalità multiplayer di Tomb Raider.

Fino alla morte

I ragazzi di Crystal Dynamics hanno fornito alcuni dettagli sul comparto online del gioco, descrivendone le caratteristiche. Potevano mancare i team deathmatch? Ovviamente no, e saranno caratterizzati da regole di tipo classico: due squadre si affrontano all'interno di una mappa e vince quella che segna il maggior numero di uccisioni. Non è dato sapere se e quanti respawn verranno messi a disposizione, né se la vittoria sarà legata a un tempo limite, tuttavia ci saranno tre round in tutto e ci si alternerà ciclicamente fra una fazione e l'altra. Gli scenari svolgeranno un ruolo molto importante nelle dinamiche del multiplayer, visto che spesso e volentieri nasconderanno delle insidie (ad esempio una buca nascosta), potranno contenere trappole di vario tipo (come le pareti da cui vengono lanciati degli aculei mentre vi passiamo davanti)

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ed elementi soggetti a interazioni, come i ponti. La componente platform verrà mantenuta anche in questo frangente, con superfici scalabili e dunque piani differenti per uno sviluppo anche verticale della mappa. Non aspettatevi però location sconfinate: gli sviluppatori desiderano evitare fastidiosi stazionamenti, dunque hanno optato per una soluzione intermedia, ovvero livelli discretamente grandi ma tutt'altro che enormi e, soprattutto, non eccessivamente "aperti". Sarebbe infatti improponibile mettere due squadre l'una contro l'altra all'interno di uno scenario privo di zone chiuse o parti dietro cui sia possibile ripararsi, attendendo l'arrivo di un avversario per sferrare un colpo micidiale, magari imbracciando le armi che la "nuova" Lara porta spesso con sé, ovvero arco e frecce.

Caccia al tesoro

Una seconda modalità multiplayer descritta dai produttori di Tomb Raider si chiama "Rescue" ed è una sorta di variante del classico "trova e distruggi". Da una parte ci sono i sopravvissuti, il cui obiettivo durante la partita è quello di raccogliere un determinato numero di oggetti (med-pack, in questo caso specifico) e portarli in luoghi sicuri; dall'altra ci sono gli "scavenger", che devono individuare ed eliminare i loro avversari, impedendogli dunque di completare le consegne e cercando di raggiungere una certa quota di uccisioni per vincere il round. Una terza modalità a cui si fa riferimento, seppure senza conferme, dovrebbe intitolarsi "Cry for Help" e proporre un'azione meno "competitiva" rispetto alle altre, basata sull'esplorazione e sul ritrovamento di oggetti piuttosto che sul puro e semplice combattimento. Non è chiaro se l'offerta multiplayer del gioco vanterà anche altre modalità, ma di certo ne sapremo di più durante le prossime settimane.

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Per il momento soffermiamoci su elementi confermati, come ad esempio l'ampio roster di personaggi (di cui però Lara Croft non farà parte), ognuno caratterizzato da abilità differenti; oppure la configurazione dell'arsenale, che prevede l'uso di due armi (principale e secondaria), di una granata (o qualcosa di equivalente) e infine di un'ascia che può essere usata sia per arrampicarsi che per sferrare colpi mortali nel corpo a corpo. Al di là dell'ovvio stupore per una scelta che difficilmente i fan di Tomb Raider si sarebbero aspettati, e che chiaramente speriamo non vada a discapito della promettente campagna in single player, inserire una modalità multiplayer potrebbe senza dubbio aggiungere valore alla produzione targata Crystal Dynamics, con un'incidenza paragonabile a quella del comparto online di Uncharted. Il fulcro del gioco rimarrà ovviamente lo story mode, insomma, ma la possibilità di divertirsi all'interno di una serie di modalità competitive, specie se portatrici di qualche novità e di un approccio originale, potrebbe rappresentare un gradito "di più", forse addirittura la ciliegina sulla torta per un'offerta sulla cui qualità nessuno, finora, nutriva dei dubbi.

CERTEZZE

  • Interessante il ruolo degli scenari
  • Modalità potenzialmente originali
  • Personaggi differenti, sulla carta

DUBBI

  • Ancora da chiarire i numeri dell'offerta
  • Toglierà risorse al comparto single player?