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Evoluzione

Ospiti a Milano di Electronic Arts, abbiamo assistito alla prima presentazione dedicata al nuovo FIFA

ANTEPRIMA di Andrea Porta   —   17/04/2013

Nonostante FIFA 13 abbia rappresentato uno dei successi più grandi di sempre nell'ambito dei videogiochi sportivi, sia come vendite sia quanto a partecipazione al comparto online, Electronic Arts è ben conscia che la perfezione è ancora molto lontana, e a fronte di continui miglioramenti e novità nel gameplay, vi sono moltissime richieste che la vasta community continua ad indirizzare agli sviluppatori, come testimoniano anche le molte risposte al nostro recente articolo "Cosa vorremmo nel prossimo FIFA".

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Pochi giorni fa abbiamo preso parte a Milano al primo evento dedicato alla nuova uscita annuale, ossia FIFA 14, naturalmente ospitato da Electronic Arts Italia e presentato da Nick Channon e Sebastian Enrique, producer del gioco. Data la natura ancora arretrata dei lavori, non ci è stato possibile vedere il gioco vero e proprio in azione, né tantomeno mettere le mani sul pad ma, con l'aiuto di video dimostrativi appositamente creati, i ragazzi di EA Canada hanno avuto modo di condurci lungo un dettagliato tour delle nuove caratteristiche della produzione, al momento limitate al solo gameplay in partita. Successivamente, abbiamo avuto modo di sederci in compagnia di mr. Channon e rivolgergli qualche domanda, esperienza che riproporremo direttamente in video.

L’importanza del centrocampo

Se c'è una critica che viene spesso mossa alle simulazioni di calcio, è che l'azione si limita nella maggior parte dei casi alle aree, con un centrocampo spesso delegato al ruolo di "zona di passaggio", da attraversare il più velocemente possibile per dare il via a una nuova azione. Nell'ottica di valorizzare quello che è invece un aspetto cruciale dello sport del calcio nella sua forma giocata dal vivo, gli sviluppatori mettono sul piatto una ricchissima lista di accorgimenti, tutti volti a fornire al giocatore maggiore controllo sulla palla e, conseguentemente, facendo di ogni contrasto un'esperienza a sé, tanto impegnativa quanto imprevedibile nei risultati. A questo si affianca anche la necessità di proporre una costruzione dell'azione interessante e ricca di chance, che dovrà necessariamente culminare in una conclusione tanto spettacolare e soddisfacente quanto è l'impegno messo per arrivarvi. Il primo degli accorgimenti in questo senso arriva sotto forma della sprint dribble turn, ossia la rinnovata possibilità di girarsi velocemente anche quando si sta portando palla ed effettuando nel contempo uno scatto.

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Sebbene questa possibilità fosse già presente, in FIFA 13 e nei predecessori il cambio di direzione portava a un netto ampliamento del raggio della curva, mentre l'edizione di quest'anno, anche grazie a un set di animazioni in gran parte rinnovato, concederà movimenti molto più liberi, adatti a bruschi cambi di gioco. Altra soluzione volta a fornire maggiore controllo sulla palla è il variable dribble touch, a detta degli sviluppatori una sorta di touch control utile per gestire l'"allungamento" della palla da parte del portatore durante uno scatto. In altre parole, a seconda della pressione prolungata o meno del tasto dedicato, il giocatore potrà allungarsi la palla a piacimento, e non più in maniera predeterminata, come avveniva invece nei precedenti capitoli. Se questi accorgimenti riguardano principalmente il calciatore controllato, gli sviluppatori hanno diverse novità anche per quanto riguarda l'intelligenza artificiale del resto della squadra, soprattutto dal punto di vista del contributo dei compagni nella costruzione dell'azione. Al momento piuttosto generica, la team mate intelligence è un'insieme di istruzioni dell'IA create ad hoc per far sì che ogni singolo giocatore sia in grado di prendere decisioni sul campo in maniera costruttiva, ma soprattutto basandosi più su ciò che sta avvenendo sul campo piuttosto che su regole prefissate.

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Un pratico esempio è rappresentato dal pressing dinamico. In FIFA 13 e nei predecessori capitava spesso che il giocatore si impegnasse a fondo per recuperare una palla da un giocatore avversario, per poi scoprire a lavoro finito di non avere il supporto dei compagni, trovandosi accerchiato e costretto a cedere nuovamente il possesso di palla. La nuova intelligenza artificiale è stata invece programmata per reagire istantaneamente ai tentativi del giocatore di rubare palla agli avversari, aumentando subito il pressing sugli altri elementi della squadra avversaria, così da prepararsi velocemente alla costruzione di un'azione nel caso il giocatore abbia successo nel contrasto. Questo dovrebbe contribuire non solo a rendere più credibile l'azione in campo, ma anche nell'ottica della costruzione di azioni molto più fluide e soddisfacenti, a partire dal centrocampo, che finalmente dovrebbe diventare teatro di scontri tanto testi quanto quelli in area. Un altro scopo perseguito attentamente dagli sviluppatori è quello di fornire più personalità ai singoli giocatori in campo. Grazie al maggior numero di azioni, e conseguenti animazioni, a disposizione di ognuno, l'intenzione è quella di far sì che il carattere dei campioni più esuberanti emerga sin dal primo colpo d'occhio, distinguendoli subito dalla massa per il comportamento sul campo.

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Niente lasciato al caso

I fattori casuali, in un gioco estremamente controllato come quello del calcio, non vengono naturalmente visti di buon occhio in una simulazione. Ecco dunque il rinnovato impegno di EA Canada al fine di eliminarli il più possibile, e lasciare la quasi totalità del controllo nelle mani del giocatore, con lo scopo ultimo di permettere a uno sfidante capace di controllare il ritmo della partita, finalizzando la propria abilità non solo sotto la porta avversaria, ma durante tutti i momenti di gioco. In questo senso, se da una parte si è lavorato per migliorare i contrasti portati dal giocatore, dall'altra si è cercato anche di offrirgli qualche strumento in più per difendersi da quelli avversari.

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Quando un elemento dell'altra squadra tenterà di rubare palla, la pressione del grilletto sinistro metterà il giocatore in una posizione difensiva, con la quale proteggerà la sfera con il corpo cercando al contempo di allontanare l'avversario, ad esempio stendendo le braccia all'indietro. Se questo riguarda strettamente il giocatore controllato, anche il resto della squadra, gestita dall'Intelligenza Artificiale, mostrerà routine rinnovate, come una maggiore attenzione degli attaccanti quando si tratterà di scattare per ricevere un passaggio lungo verso l'area. Invece di rischiare continuamente il fuorigioco, questi si riveleranno più cauti nell'aspettare che il passaggio sia stato completato e altrettanto rapidi nel cercare di ricevere correttamente e andare in porta. Quanto alla fase conclusiva dell'azione, ossia la finalizzazione verso la porta avversaria, gli sviluppatori stanno lavorando sul concetto di pure shot, ossia tiro in porta puro, senza compromessi. Non capiterà più, ad esempio, di assistere a fastidiosi "teletrasporti" o al collegamento mancato tra la corsa verso la rete e il momento del tiro, piuttosto diffusi nei precedenti capitoli.

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In FIFA 14, grazie all'aggiunta di un gran numero di animazioni di collegamento, si potrà vedere l'attaccante controllato aggiustare dinamicamente la propria angolazione in base all'orientamento rispetto alla porta avversaria subito prima del tiro, con un effetto positivo sulla credibilità del tiro (o del cross, dato che le animazioni sono state applicate a diverse situazioni di gioco, non limitandosi solo al tiro). Così come i tiri puliti e premeditati, gli sviluppatori hanno lavorato anche su quelli più "sporchi" e d'istinto, aggiungendo animazioni apposite anche per finalizzazioni con l'attaccante sbilanciato, effettuate di fretta per anticipare un difensore oppure con la palla tra i piedi. Anche la fisica della palla ha ricevuto diverse attenzioni, tra cui la possibilità per i giocatori di imprimere maggiore forza al tiro e un conseguente aumento delle traiettorie che la sfera potrà seguire, così che il suo comportamento risulti il più naturale e realistico possibile. Sebbene la presentazione si sia concentrata principalmente su aspetti di carattere tecnico, abbiamo avuto modo di scoprire che FIFA 14 presenterà nuove Prove di Abilità.

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Introdotte con il predecessore, queste piccole sfide da completare per allenarsi al gioco vero e proprio o per sfidare gli amici sembrano aver ricevuto un grande consenso, al punto da convincere gli sviluppatori ad ampliare il comparto ad esse dedicato. Per quanto sia ancora troppo presto per parlare di numeri, gli interventi sono volti a rinfrescare alcune delle prove già presenti e ad introdurne di nuove, come la curiosa variante di "torello" vista in un video. Quanto alle novità dedicate espressamente alla modalità Carriera, la promessa degli sviluppatori è quella di fornire un hub di gioco molto più chiaro e accessibile, che permetta al giocatore di gestire agilmente la grande mole di operazioni possibili. La schermata fissa che ci è stata mostrata non è certo sufficiente a formulare un giudizio, ma di certo il proposito è interessante. I lavori sono attualmente in corso anche per quanto riguarda il calciomercato, forte di una nuova filosofia denominata Global Scouting Network. Questa farà sì che il giocatore possa scovare i talenti non solo sulla base dei numeri e delle statistiche, bensì comunicando agli scout le caratteristiche desiderate nel calciatore ideale.

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Per quanto non sia possibile ancora conoscere quante e quali saranno queste particolarità da indicare, se ben implementata la meccanica renderà non solo più comodo individuare i giocatori da inserire nell'organico, ma anche molto più realistico il procedimento, andando a ricalcare quanto succede nella versione reale del calcio giocato. Di certo, questa soluzione presenterà diversi livelli di approfondimento, permettendo anche ai giocatori più esigenti di effettuare ricerche estremamente mirate per questo o quel ruolo in campo. La presentazione non si è soffermata su eventuali novità per quanto riguarda l'intelligenza artificiale dei portieri, ma la nostra intervista con Nick Channon ci ha permesso di sapere che diversi aggiornamenti arriveranno anche su quel fronte, sebbene per il momento non sia possibile scendere nel dettaglio. Per quanto si sia trattato di una presentazione rigorosamente hands off, il nostro primo incontro con FIFA 14 ci fa credere che EA Canada sia sulla buona strada per portare sugli scaffali un seguito degno del successo dell'immediato predecessore. Un maggiore controllo nelle mani del giocatore e un'intelligenza artificiale più reattiva sono senza dubbio ottime basi su cui lavorare per rendere il calcio simulato più realistico possibile. Naturalmente, vi saranno molte altre occasioni per parlare nuovamente di FIFA 14, con ogni probabilità ancor prima che l'E3 di Los Angeles porti con sé la prima prova diretta.

CERTEZZE

  • Maggiore controllo in campo
  • Il centrocampo dovrebbe animarsi molto

DUBBI

  • Gli aggiustamenti di posizione del giocatore dovranno essere ben implementati per evitare forzature