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Ritorno alle origini

Il primo, indimenticabile capitolo di Kingdom Hearts torna in una versione rimasterizzata ricca di novità

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   03/06/2013

"Quando esce Kingdom Hearts 3?" è diventato praticamente un meme, e la domanda che appare più frequentemente sulle testate di informazione videoludica, sui forum, sui blog, sui bagni degli autogrill. "Quando esce Kingdom Hearts 3? Se lo sapete, chiamate al numero..." recita il muro sopra il lavandino del bagno di un autogrill sull'autostrada tra Palermo e Catania.

Ritorno alle origini

Lì, "in your face", dove non può sfuggirti. A parte gli scherzi, è il segnale di quanto il pubblico si sia affezionato al franchise di Square Enix, nato come una vera e propria scommessa nell'ormai lontano 2002 e diventato uno dei brand più prolifici delle ultime due generazioni di videogiochi, apparso praticamente su ogni console. Con questa compilation, Square Enix offre anche a chi non c'era, o era troppo piccolo undici anni fa, la possibilità di scoprire com'è iniziata tutta la storia, in modo che possa impugnare anche lui un pennarello e correre a immortalare sul muretto della chiesa di quartiere una nuova domanda esistenziale accanto a "Dio esiste?"...

Final Mix

Siccome a Square Enix non piace mai fare le cose troppo semplici, oltre a essersi inventata il solito titolo astruso ha anche complicato ulteriormente la questione dei contenuti di questa edizione. Urge quindi fare un po' di chiarezza, a beneficio dei neofiti e dei fan che si sono persi tra varie riedizioni, porting e spin-off. Il protagonista della compilation è senza alcun dubbio il primissimo Kingdom Hearts, l'originale, unico e inimitabile o quasi. La versione proposta è la Final Mix uscita a fine 2002 in Giappone e mai rilasciata in occidente: questa edizione riveduta e corretta includeva sopratutto nuovi oggetti, livelli di difficoltà extra, boss segreti aggiuntivi e tutta una serie di cutscene progettate appositamente per chiarire i punti più oscuri della trama (quando era ancora possibile spiegarli, cioè). Questa edizione 2013 di Final Mix, però, propone a sua volta una serie di tweak e modifiche pensati appositamente per svecchiare il gameplay originale e proporre un'esperienza più fresca e piacevole rispetto al passato. Tanto per cominciare, la parte grafica è stata rimasterizzata in alta risoluzione, per non sfigurare sui pannelli moderni e allinearsi ai recenti porting e remake usciti su PlayStation 3 (per esempio, God of War Collection).

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Poi, Square Enix ha provveduto a modificare in maniera determinante il gameplay vero e proprio, in piccolo e in grande. Se l'aggiunta del comando per le evocazioni nel menù di combattimento principale può apparire una soluzione gradita, visto che in passato era subordinato al menù secondario delle magie, senza influenzare in maniera particolare il gioco vero e proprio, sono invece le meccaniche mutuate da Kingdom Hearts II a dare nuova profondità al gameplay. Questa nuova versione di Kingdom Hearts propone infatti i QTE del sequel, integrati in alcuni combattimenti in cui ovviamente una volta non c'erano: basta premere il pulsante Triangolo al momento giusto per innescare l'attacco o la sequenza cinematica di turno. Square Enix ha anche modificato il controllo della telecamera, adattandolo a quello più apprezzato del secondo episodio: invece di usare i tasti dorsali, il giocatore adesso può muoverla a piacimento con la levetta analogica destra, premendola poi per riportare l'inquadratura immediatamente al centro. Le modifiche apportate dovrebbe quindi offrire un'esperienza di gioco più coesa e naturale, basata sulle evoluzioni più recenti della serie. Per chi si fosse perso il punto d'inizio della saga, Kingdom Hearts è la bizzarre storia di Sora, un ragazzino che vive su un'isoletta insieme ai suoi migliori amici, Riku e Kairi. Un giorno l'isola viene attaccata e distrutta dagli Heartless e Sora, separato dai suoi amici, si ritrova a brandire la misteriosa Keyblade e a dover viaggiare da un mondo all'altro insieme a due improbabili compagni: Paperino e Pippo. Come a dire, tutto comincia da qui...

Chain of Memories e il resto

Chain of Memories era stato proposto come spin-off per Game Boy Advance nel 2004-2005 e la trama, che allora ci apparve come una specie di intermezzo stand-alone, col passare del tempo ha assunto un'importanza sempre più fondamentale all'interno del complesso affresco narrativo concepito da Tetsuya Nomura tra una sbornia e l'altra, tanto da avere ripercussioni in praticamente ogni prequel e sequel, da Birth By Sleep a Dream Drop Distance:

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la storia ci racconta infatti quello che è successo tra Kingdom Hearts e Kingdom Hearts II, approfondendo il ruolo dell'Organizzazione XIII e introducendo personaggi di grande importanza come la dolce Naminé. Il gioco fu ben accolto da pubblico e critica grazie anche al sistema di combattimento molto originale basato su quelli che potremmo chiamare dei veri e propri mazzi di carte, dove a ogni carta corrispondeva un attacco o una magia: la gestione e lo sviluppo dei "mazzi" dava uno spessore strategico da non sottovalutare all'intera esperienza. Square Enix propose nel 2007 una versione per PlayStation 2 reintitolata Re: Chain of Memories, inclusa nella confezione giapponese di Kingdom Hearts II Final Mix+ e rilasciata per conto proprio sul territorio americano alla fine del 2008. Finalmente anche noi europei potremo mettere le mani su un'edizione che ci è stata finora preclusa proprio grazie a questa compilation. Dato che la versione PlayStation 2 proponeva un motore completamente poligonale al posto degli sprite e delle schermate isometriche della versione Game Boy Advance, anche questa nuova edizione propone l'alta risoluzione e i Quick Time Event di Kingdom Hearts II aggiunti anche nel porting di Kingdom Hearts di cui abbiamo parlato poco più su. Oltre a questo, Square Enix ha realizzato anche una serie di cutscene e dialoghi completamente doppiati nuovi di zecca che daranno un po' più di profondità ad alcune sequenze della storia.

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Oltre a Re: Chain of Memories, Kingdom Hearts 1.5 HD ReMix contiene un'altra chicca, ovvero una sorta di filmato non interattivo della durata di tre ore circa composto dalle cutscene di Kingdom Hearts 358/2 Days, il discreto spin-off uscito per Nintendo DS alcuni anni fa che approfondisce la storia di Axel, Roxas e i membri dell'Organizzazione XIII. Si tratta comunque di un lungo filmato, riproposto anch'esso in alta risoluzione e in grado di sbloccare a sua volta una serie di Trofei, esattamente come gli altri giochi della compilation. A conti fatti, questa compilation potrebbe rivelarsi un acquisto imprescindibile per i fan della saga, e un'ottima occasione per riscoprire quella magia e quella spensieratezza che caratterizzavano la prima avventura di Sora e che si sono un po' perse nelle ultime iterazioni di Kingdom Hearts.

CERTEZZE

  • L'indimenticabile Kingdom Hearts, riveduto e corretto
  • È un'occasione d'oro per i nuovi fan della serie
  • Alta risoluzione e supporto Trofei

DUBBI

  • Alcune idee e meccaniche potrebbero apparire un po' vetuste
  • Dovremo valutare la bontà delle nuove scene d'intermezzo
  • Quando esce Kingdom Hearts 3?