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I'm super duper happy

Secondo incontro con il discusso debutto tridimensionale di Mario su Wii U

PROVATO di Andrea Palmisano e Andrea Porta   —   10/07/2013

Grazie ad una nuova prova diretta effettuata durante un evento Nintendo a Milano, torniamo brevemente a parlare di Super Mario 3D World, nuova incarnazione tridimensionale delle avventure dell'idraulico, con particolare enfasi sulla cooperativa locale a quattro giocatori. Proprio quest'ultima, pad alla mano, risulta la caratteristica principale sulla quale Nintendo ha voluto basare, sostanzialmente, l'intera esperienza di gioco, evidentemente intenzionata a costruire sul grande successo ottenuto da New Super Mario Bros., tentando l'incrocio con un gameplay pensato per le tre dimensioni. E proprio in cooperativa, con un solo altro giocatore, si è svolta la nostra prova, basata su alcuni livelli non consecutivi, e appartenenti a svariati "mondi", estratti dalla campagna. Sebbene il divertimento in due non manchi, una mezz'ora di prova è stata più che sufficiente per accendere alcuni interessanti spunti di riflessione, soprattutto relativamente al design dei livelli. Questi ultimi, pur molto lineari, presentano infatti un discreto numero di piccole alternative per arrivare alla tanto sospirata bandierina, e la soluzione di alcuni enigmi, per quanto sempre possibile anche in solitaria, trova nella collaborazione tra più giocatori le sue espressioni migliori e più divertenti.

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Al contrario, come già riscontrato nella precedente prova diretta, confermiamo come a più riprese si avverta una minore coesione negli elementi consecutivi che vanno a formare il percorso naturale da seguire, rispetto a quella, solitamente millimetrica nel suo bilanciamento, trovata nei capitoli della saga dedicati al solo gioco in solitaria. Ancora una volta, rimandiamo un giudizio complessivo in tal senso alla prova conclusiva, ma l'impressione è che questo fattore abbia avuto ripercussioni quasi inevitabili sulla pulizia del level design. Per quanto non si possa parlare, in tal senso, di soluzioni troppo banali o problematiche da affrontare, i frequenti lampi di genio che da sempre hanno caratterizzato le migliori tra le avventure dell'idraulico non ci sono apparsi qui così frequenti, e questo dipende in larga parte dalla necessità di adattare ogni ambientazione a due esperienze, ossia quella in solitaria e la cooperativa.

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Occhi di gatto

Quanto invece alle novità introdotte concretamente a livello di gameplay, ossia i tubi trasparenti e la tuta gatto, anche in questo caso la seconda prova diretta ci ha concesso qualche riflessione più approfondita. Riguardo alle brevi traversate dei tubi, i quali si rivelano sempre popolati di monetine da raccogliere, interruttori da attivare e soprattutto pericolosi nemici dotati di spine, queste rappresentano spesso uno degli scogli di difficoltà più alti da superare, soprattutto durante i primi livelli. I riflessi richiesti per cambiare direzione alle intersezioni sono infatti notevoli, e, al complicarsi dei percorsi, a volte capita di perdere letteralmente traccia di quanto si sta facendo, soprattutto con più giocatori a schermo.

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Se questo, già di per sé, a volte può rappresentare un problema, più fastidioso è il fatto che in caso di dipartita di un compagno di giochi, la sua bolla non gli permetta di tornare all'interno del tubo, spesso compromettendo irrimediabilmente la riuscita dell'intera sessione. La speranza è che questo problema venga risolto nella versione finale del gioco, facendo sì che il giocatore rinasca direttamente all'interno del percorso. Dal canto suo la tuta gatto permette invece al giocatore che ne è in possesso di scalare le pareti, scoprendo nuovi percorsi, e ampie scorciatoie, all'interno dei livelli. Naturalmente, questo espediente può essere usato sia dai completisti, interessati a visitare ogni anfratto delle ambientazioni, sia dai giocatori più pigri, i quali potranno giungere molto più in fretta alla bandierina di fine livello. Anche in questo caso, durante le nostre prove è sorto un problema in caso di dipartita del compagno di giochi, il quale è rinato senza tuta in un tratto di livello dove questa era ormai assolutamente necessaria per procedere, causando un piccolo blocco, risolto solo procedendo oltre.

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Se, durante il normale gameplay, la cooperativa può a volte causare questo tipo di piccoli impedimenti, più divertenti ci sono invece sembrate le sessioni espressamente dedicate al lavoro di squadra, come quella sul dorso di Yoshi, dove i giocatori devono collaborare per virare allo stesso tempo nella giusta direzione. Anche in questo caso, rimane da vedere quante di queste trovate verranno riservate alla versione finale del gioco. Sebbene Nintendo abbia fatto con Super Mario 3D World una mossa più coraggiosa del previsto, dato che sotto alla patina di tradizione il gioco nasconde più novità, soprattutto a livello concettuale, di quanto potrebbe apparire, alcune perplessità rimangono vive anche in seguito a questa seconda prova, soprattutto relativamente alla qualità dell'esperienza se affrontata in solitaria, e all'effettiva validità del bilanciamento operato in alcuni elementi della cooperativa. Sulla qualità complessiva del risultato finale non abbiamo troppi dubbi, ma se questo saprà rivelarsi effettivamente irrinunciabile come le ultime incarnazioni delle avventure dell'idraulico, solo la versione finale saprà dircelo. Da qui alla stagione invernale, nuove prove ci daranno probabilmente la possibilità di scendere più a fondo nel merito di diversi aspetti.

Provato all'E3 2013

Se in queste righe stessimo descrivendo Mario Galaxy 3, probabilmente l'E3 di Nintendo sarebbe stato visto come un trionfo da buona parte dei fan. Invece, l'episodio tridimensionale di Mario per Wii U di cui tanto si è parlato e su cui si è speculato nei mesi scorsi è Super Mario 3D World, un prodotto decisamente diverso che va a calcare una strada inattesa per l'idraulico più famoso del mondo dei videogiochi.

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Chi ha familiarità coi titoli della baffuta mascotte Nintendo non faticherà troppo a trovare una assonanza infatti con quel super Mario 3D Land per 3DS, prodotto che fu di importanza fondamentale per il dare il la al successo del portatile che fino a quel periodo stava un po' arrancando. Se si possono trovare analogie anche con il difficile inizio di Wii U, queste diventano ancor più evidenti dando anche soltanto una veloce occhiata a questo Super Mario 3D World. Lo stile grafico e l'atmosfera ricalcano e riprendono fortemente infatti i toni del debutto sull'handheld, offrendo una soluzione estetica che non si può non definire piacevole seppure decisamente non straordinariamente spettacolare o esaltante. Se infatti la risoluzione HD e la maggiore capacità tecnica della console in maniera piuttosto naturale consentono al gioco di sparare cartucce migliori rispetto all'esordio della serie, è difficile vedere in Super Mario 3D World un punto di riferimento a livello tecnico per la console.

Super Mario 3D World riporta l'idraulico Nintendo su Wii U con una formula in buona parte inedita

Giù per il tubo

Benché la componente grafica suggerisca quindi una diretta e stretta correlazione tra questo capitolo e quello per 3DS, in realtà le soluzioni ludiche trovano forti elementi di distacco che vanno piuttosto a suggerire un collegamento diretto con New Super Mario Bros., qui però con gameplay tridimensionale. Questo perché, nonostante sia un gioco perfettamente affrontabile in single player, Super Mario 3D World porta con sé una componente multigiocatore fino a 4 utenti estremamente marcata che sembra volerne contraddistinguere e definire i contorni senza grosse remore. Controllando Mario, Luigi, Peach e Toad si possono infatti affrontare i livelli portando avanti tanto uno spirito cooperativo, quando al contrario una spinta competitiva che viene sottolineata dalla classifica a punteggio finale.

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Se tutto ciò vi ricorda qualcosa, è proprio perché le anime dei franchise di Mario precedentemente citati sono state fuse all'interno di questo prodotto per Wii U. Per dare un tocco di novità in più, i programmatori hanno poi inserito una nuova trasformazione, che tramuta il giocatore in un gatto grazie alla apposita ridicola tuta; oltre a attacchi e movimenti specifici, in questa condizione è possibile arrampicarsi su pareti verticali, andando così a conoscere un nuovo tipo di esplorazione dei livelli che ovviamente i game designer hanno saputo sfruttare a dovere. I più attenti avranno però iniziato a porsi domande su quale tipo di controller possa permettere a 4 giocatori in contemporanea di affrontare un mondo tridimensionale sulla console Nintendo, oltre ovviamente al GamePad per uno di essi; la soluzione scelta dai programmatori è quella del solo WiiMote tenuto in orizzontale proprio come in New Super Mario Bros., e quindi tramite croce direzionale digitale. Inutile dire che ci sia sembrata, alla prova dei fatti, una situazione non certamente ottimale, che pone irritanti limiti e contemporaneamente garantisce un certo vantaggio proprio all'unico che può sfruttare il più preciso analogico. La spinta verso un certo tipo di approccio multigiocatore ha poi fatalmente anche influenzato il level design, che ci è sembrato meno organico e sorprendente rispetto ai capitoli 3D single player; si tratta di equilibri molto difficili da gestire, e solo una prova approfondita potranno chiarirci le idee in merito alla bontà delle soluzione adottate dal team.

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Tra quelle presenti nella demo per esempio ci ha poco convinto l'introduzione dei tubi trasparenti, popolati al loro intero da nemici o destinati a custodire monete ed oggetti; la navigazione al loro interno è una pratica non molto divertente - o almeno così ci è parso -, se non in alcune situazioni addirittura frustrante. Più interessante invece l'utilizzo dello schermo del GamePad, che consente di bloccare nemici o elementi mobili dell'ambiente, così come di rivelare la presenza di piattaforme e oggetti invisibili. Mancano ancora diversi mesi all'uscita del gioco, prevista per il prossimo inverno, e il pedigree del team EAD Tokyo dovrebbe far dormire sonni tranquilli; ciò nonostante non possiamo nascondere una certa delusione dal test condotto con Super Mario 3D World, che potremo eventualmente allontanare solo con una futura prova più completa e approfondita.

CERTEZZE

  • Buono stile grafico
  • Approccio multigiocatore interessante
  • Mescola 3D Land e New Super Mario Bros

DUBBI

  • Galaxy 3, dove sei?
  • Validità del single player da valutare
  • Controllo via Wiimote inadeguato