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Vita in multiplayer

La guerra fra ISA e Helghast sbarca su Vita

ANTEPRIMA di Massimo Reina   —   20/06/2013

La serie di Killzone e Sony costituiscono da sempre un binomio vincente e indissolubile nel mondo dei videogiochi. La saga di sparatutto in prima persona targata Guerrilla Games è infatti ormai diventata una sorta di icona per tutte le console della compagnia giapponese, a eccezione della prima PlayStation. Killzone: Mercenary in tal senso continuerà il sodalizio fra le due compagini, questa volta su PlayStation Vita e col supporto di Cambridge Studio, che dopo la ristrutturazione interna che Sony ha operato un anno fa è stato ribattezzato Guerrilla Cambridge. Il gioco sarà uno spin-off della serie originale, ambientato subito dopo il primo episodio, durante la guerra fra l'esercito ISA e gli Helghast, e ripercorrerà anche alcuni eventi importanti dell'intera trilogia. Il titolo consentirà ai videogiocatori di vestire i panni di Arran Danner, un abile mercenario a cui verranno affidate alcune missioni da portare a termine nel bel mezzo del conflitto, facendosi largo sia tra le forze terrestri che tra quelle aliene per guadagnare del danaro. Per l'uomo, infatti, non esistono bandiere e valori se non quelli legati ai soldi, e un conflitto viene visto da lui solo come un business. Questo almeno il concetto di vita che lo ispira, fino all'incontro con un ragazzino di nome Justus, il figlio dell'ambasciatore di Vektan, che lo porterà a rivedere parzialmente le sue idee sulla guerra.

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Uccidere per mestiere

La recente presenza all'E3 di Los Angeles del titolo, è stata un'occasione importante per poterlo rivedere in azione, soprattutto nelle sue modalità legate all'online, di cui parleremo in maniera approfondita più avanti. Per adesso riteniamo opportuno gettare uno sguardo sul prodotto in generale, a cominciare dalla campagna in single player. In Killzone: Mercenary essa sarà composta da una decina di livelli, ognuno dei quali dalla durata media di un'ora circa, stando a quanto rivelato dagli sviluppatori, e strutturati in maniera tale da invogliare i videogiocatori a rigiocarli più volte per tentare di sbloccare tutti gli obiettivi secondari di cui gli scenari sono colmi. La campagna sarà suddivisa in una serie di missioni correlate in buona parte fra di loro da una trama, e ognuna includerà pure tre obiettivi primari - stealth, demolizione e precisione - sbloccabili una volta completato quello principale. In più ci sarà una specifica somma di denaro che si percepirà in caso di successo e in relazione al modo in cui sono stati eliminati i nemici: omicidi silenziosi, colpi perfetti alla testa o sequenze di assassinii attribuiranno, pare, diverse quantità di compenso.

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I soldi saranno utili per comprare nuove armi e potenziamenti, e avranno valenza anche per le sessioni di gioco in rete. Ma vediamo come funziona il tutto. Una volta scelto il livello di difficoltà e l'equipaggiamento con il quale affrontare l'operazione, si potrà iniziare. Killzone: Mercenary concederà all'utente una certa libertà di approccio alle missioni che potranno infatti essere affrontate anche agendo nell'ombra, come in un titolo stealth, uccidendo quindi i nemici prendendoli alle spalle o cecchinandoli con l'ausilio di armi da fuoco dotati di silenziatore, oltre che nella maniera più classica possibile per il genere, cioè a dire a colpi di fucile, bombe e quant'altro. Nel primo caso ottimi appaiono i comandi implementati dal team di sviluppo attraverso il touch screen di PlayStation Vita. Basterà toccare lo schermo al momento opportuno per poter aggredire una vittima e successivamente ucciderla, magari spezzandole il collo o accoltellandola alla gola o alle parti intime con un semplice movimento delle dita sulla linea tracciata da un'apposita freccia. Allo stesso modo si potranno colpire i nemici contrassegnati da un cerchio arancione, toccando coi polpastrelli proprio quest'ultimo. Tali meccaniche verranno applicate anche nelle situazioni di scontri corpo a corpo, inoltre le funzioni tattili della console verranno sfruttate anche per hackerare sistemi e per l'interazione rapida con gli oggetti e le armi, anche se in quest'ultimo caso si potrà, volendo, optare per l'utilizzo dei comandi classici con levette e pulsanti (come di base avviene per le altre funzioni, vale a dire muoversi o sparare). Nelle fasi d'azione vera e propria, Danner potrà contare su un arsenale di tutto rispetto e in larga parte personalizzabile: la dotazione di default prevedrà il tradizionale fucile d'assalto più coltello, pistola e tutto il classico repertorio di oggetti utili per un mercenario, ma col progredire della storia potrà utilizzare lanciagranate, lanciafiamme e armi dotate di sistemi di mira automatici. E non mancheranno nemmeno strumenti di morte originali come per esempio i VAN-GUARD, una serie di aggeggi che comprenderanno fra gli altri dei droni volanti da pilotare per disturbare i radar avversari, tracciare la posizione delle guardie o per colpire i nemici, e sistemi utili a richiamare degli attacchi eseguiti tramite un supporto aereo o satellitare.

Il multigiocatore mostrato all’E3

Dulcis in fundo, parliamo del multiplayer. Come accennato all'inizio, il comparto multigiocatore sarà composto da tre differenti modalità per un massimo di otto partecipanti. Queste saranno Mercenary Warfare, in cui nel caos generale gli utenti saranno impegnati a recuperare il maggior quantitativo possibile di dollari Vektan entro un certo limite di tempo, e senza nessun alleato. Poi ci saranno Guerrilla Warfare, col classico deathmatch a squadre fra le fazioni ISA ed Helghast, e Warzone, dove due gruppi di contendenti si affronteranno in una serie di cinque missioni differenti, i cui risultati verranno poi sommati per stabilire il vincitore.

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All'E3 di Los Angeles di quest'anno è stato mostrato proprio uno degli scenari della modalità multigiocatore, vale a dire quello denominato Inlet (le altre saranno Shoreline, Marketplace, Zenith, Refinery e Skyline). La mappa in questione era costituita da un insieme di edifici industriali abbandonati, e presentava un terreno disseminato di detriti e strutture crollate. Ambiente perfetto per compiere delle imboscate e per disseminare trappole. Una volta iniziata la sfida, i giocatori sono stati proiettati immediatamente nella mischia, dove potevano decidere di appostarsi sopra a delle passerelle in metallo per cercare di sorprendere i nemici dall'alto, oppure avanzare a proprio rischio e pericolo sul terreno nascondendosi dietro a enormi tubi o a grossi blocchi di cemento per tentare un attacco frontale.

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La risposta ai comandi è sembrata buona, così come il movimento dei personaggi è apparso piuttosto fluido, e la qualità generale della grafica ha confermato quanto di positivo fino a ora si era detto su di essa, con un level design eccelso, texture dettagliate e molto altro. Fra un appostamento, un colpo da cecchino e qualche esplosione, l'azione veniva tra l'altro sottolineata nei momenti topici da un'ottima colonna sonora, a conferma che le parole degli sviluppatori riguardo al metodo dinamico studiato per la musica di sottofondo che si adatterebbe a ciò che succede sullo schermo è veritiero. La sessione di prova mostrata all'E3 consentiva tra l'altro di avere un assaggio del sistema legato alle cosiddette Valor cards: per ogni nemico ucciso era possibile ottenere una carta che nel prodotto finale servirà a sbloccare nuove missioni, trofei e a scalare la classifica dei mercenari più forti di Killzone. Inoltre porteranno anche esse a ottenere delle ricompense in monete, da spendere al mercato nero per recuperare armi, potenziamenti e armature. Questo è quanto per ora. Killzone: Mercenary sembra davvero promettere molto bene, e siamo certi che continuando di questo passo potrebbe davvero rivelarsi una autentica killer application per PlayStation Vita, console che ha davvero bisogno di titoli del genere per aumentare la propria base di utenza e per rilanciarsi a grandi livelli. Se poi l'online si confermerà all'altezza di quanto auspicato e visto fino a oggi, siamo certi che ancora una volta il binomio Guerrilla Games-Sony si confermerà vincente.

CERTEZZE

  • Rigiocabilità garantita da decine di missioni primarie con obiettivi multipli
  • Comandi rapidi e precisi
  • Grafica degna della serie originale per console domestiche

DUBBI

  • Missioni forse troppo lunghe e impegnative per una console portatile
  • Modalità online tutte da verificare

Un mondo corroso dalla guerra, un mercenario per il quale uccidere è solo un business