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Guerre galattiche

Alla conquista della galassia col successore spirituale di Total Annihilation

PROVATO di Valerio De Vittorio   —   29/07/2013

Vi avevamo già parlato di Planetary Annihilation in occasione del lancio della campagna Kickstarter. Lo strategico sviluppato da un vecchio compagno di merende di Chris Taylor, tale Jonathan Mavor, ha ottenuto un successo davvero notevole, arrivando a più del doppio dei fondi richiesti inizialmente. Nel frattempo la Uber Entertainment, software house responsabile dello sviluppo, ha ultimato una prima fase dei lavori, riuscendo così a mettere insieme la versione Alpha del titolo per metterla a disposizione dei "backer" più generosi. Guadagnato il nostro accesso abbiamo testato con mano il prodotto, per aggiornarvi sullo stato dei lavori.

Galactic Wars!

Planetary Annihilation è al momento in pieno corso di sviluppo, tant'è che vengono rilasciate patch correttive anche importanti con una certa frequenza. Diviene così non troppo semplice illustrarvi la nostra esperienza, fortemente incostante tra un login e l'altro. Ciò che rimane chiaro è l'ambizioso obiettivo di Jonathan Mavor, che con il suo titolo vuole riportare ai fasti di un tempo la qualità degli strategici in tempo reale. La base di ispirazione è Total Annihilation, proprio quel titolo che consacrò anni fa Gas Powered Games anche grazie al suo apporto. Cambia però la scala dell'esperienza, dilatata fino ad occupare pianeti interi. Potremo infatti giocare partite contro avversari umani o controllati dalla CPU partendo da semplici scontri sulla superficie di una luna piuttosto che puntare più in alto e dedicarci a conflitti galattici e spingerci alla conquista di un intero sistema.

Guerre galattiche

Il gameplay è di stampo decisamente classico, con la partita che inizia al comando di un'unica unità comandante in grado di costruire i primi edifici, lenta ma comunque in grado di difendersi in caso di necessità. Da questa singola entità possiamo dare vita alla nostra base, creando l'insediamento alla ricerca di equilibrio fra i tre fattori strategici principali, ovvero la raccolta delle risorse, la difesa e l'attacco. Ovunque abbiate deciso di avviare la partita dal menu di inizio missione, che mostra per intero il pianeta su cui giocare, state pur certi che presto o tardi il vostro avversario vi verrà a cercare, che sia per via mare, aerea o terrestre. Come in ogni buon RTS che si rispetti, l'abilità dell'utente si misura nella rapidità con cui riesce ad imbastire un quartier generale efficiente. Le risorse presenti da accumulare nei depositi sono di due tipi, minerarie ed energetiche. Le prime si raccolgono costruendo stazioni di estrazione nelle zone dedicate mentre l'energia si crea con le apposite centrali. Il gameplay sfrutta regole ben collaudate, permettendo così un'evoluzione graduale delle proprie unità. L'utente avrà a disposizione all'inizio soldati meccanici di scarsa potenza, ma grazie ai bot costruttori potrà puntare a migliorarsi realizzando strutture in grado di dare vita ad unità di livello superiore, a loro volta in grado di installare edifici più avanzati e così via. Al momento non esistono upgrade nel senso stretto del termine, ma semplicemente un sistema evolutivo che da piccole torrette antiaeree permette al giocatore di arrivare ad installare basi missilistiche nucleari. E poi ci sono i motori da piazzare sulle lune per sfruttarle come mezzo di trasporto! Planetary Annihilation, come detto, vuole allargare il focus, per battaglie alla conquista della galassia, per questo sarà utile poter muovere il proprio esercito in massa nello spazio.

The Solar System is your Playground

Gettatici nel codice Alpha, il titolo non presenta ancora alcun tutorial, rendendo le prime fasi non proprio semplicissime da padroneggiare. Gli stilemi sono comunque quelli del classico strategico, quindi dopo il primo spaesamento, non ci abbiamo messo molto a spiegare al nostro bot comandante di mettere in piedi una prima base sul pianeta generato casualmente dal motore di gioco e da lì imbastire un'efficiente quartier generale. Con pochi click si creano le prime strutture di raccolta ed accumulo delle risorse, le quali sono virtualmente infinite, ma soggette a tempi di ricarica variabili in base all'efficienza del nostro impianto dedicato. Banalmente, una centrale energetica avanzata garantisce una maggiore rapidità nel rifornirsi, così come depositi più capienti significano un accumulo di risorse più ampio. La gestione delle risorse diventa così più una questione di tempismo che non di ricerca di fonti ed utilizzo oculato del materiale a disposizione.

Guerre galattiche

Il menu dedicato alla costruzione non propone molti elementi, ma c'è già tutto lo stretto necessario. Le torrette difensive ad esempio se ben posizionate possono rappresentare un'ottima linea di difesa, facendo attenzione al raggio d'azione ben illustrato dall'interfaccia quando posizioniamo le unità. Queste si dividono tra costruttori e soldati, con questi ultimi a loro volta ben classificati in base alle capacità d'attacco, ovvero se terra-terra, terra-aria, acqua-terra e così via. Non vi sono ambienti preclusi nel gioco, quindi potrete costruire mezzi acquatici, aerei d'assalto o mezzi di trasporto terrestri. I pianeti al momento implementati non propongono al grande varietà di situazioni, ma comunque ultimati i lavori di preparazione, ci siamo presto ritrovati ad espanderci esplorando i territori adiacenti il nostro campo base. Come da tradizione, le zone inesplorate non saranno visibili, per questo sarà utile impiegare delle unità di ricognizione. Incappare nel nemico, significherà comunque morte certa per loro, vista la loro scarsissima resistenza. Non ci vorrà molto prima che l'avversario provi a farci visita, costringendoci al contrattacco. La facilità con cui si possono accumulare unità, rende gli scontri decisamente spettacolari, con decine di elementi in movimento a schermo intenti a bombardarsi. Interessante come la carcassa di ogni nemico o alleato abbattuto rimanga sul terreno, a disposizione dei bot costruttori che possono così recuperare del materiale per rimpinguare le scorte e velocizzare una possibile controffensiva, ad esempio.

Fase Alpha

Per quanto Planetary Annihilation sia ancora nel vivo dello sviluppo, con diversi elementi soggetti a cambiamento, provarlo con mano permette di osservare diverse caratteristiche interessanti. Prima di tutto il motore di gioco appare decisamente solido. Non parliamo dell'aspetto estetico, sui cui torniamo più avanti, ma della gestione delle regole alla base del gameplay, studiate con intelligenza per essere semplici da padroneggiare (sono bastati pochi minuti per iniziare a giocare senza alcuna istruzione a video) ma equilibrate e profonde. La calibrazione appare già buona, anche se in tal senso vi è sicuramente ancora del lavoro da fare. Tenere basso il numero di unità così come l'assenza di fazioni potrebbe non piacere ad alcuni, ma sono chiare scelte votate all'immediatezza, in favore di un ritmo di gioco molto sostenuto.

Guerre galattiche

Aiuta in tal senso anche l'interfaccia, minimale e priva di fronzoli, suddivisa tra una barra orizzontale a fondo schermo ed una laterale, con pochissime icone. La versione definitiva del titolo promette schermate multiple, utili a gestire gli insediamenti che il giocatore potrà spargere per l'intero sistema solare, anche se a nostro giudizio la selezione delle unità diventa già complicata dopo pochi minuti di gioco a causa dell'affollamento che si viene a creare molto rapidamente a schermo. In generale il titolo ci è parso un po' disordinato, con unità che si dispongono senza troppa logica sul campo e costruzioni che non sempre vengono posizionate in maniera geometrica. Se alla formula aggiungete i cadaveri metallici di tutti i caduti che rimarranno ben visibili sul terreno capite come può diventare complicato avere ben chiaro cosa stia accadendo a schermo. Inoltre il pathfinding necessita ancora di molto lavoro, così come il banale processo di selezione delle unità nelle situazioni più affollate può divenire complicato. Stiamo parlando di un progetto in fase alpha, per questo tutto quanto descritto ci preoccupa solo fino ad un certo punto e siamo sicuri che Uber Entertainment, grazie al rapporto diretto con l'utenza che si sta divertendo col titolo, permetterà di perfezionare al meglio il titolo.

Il successore spirituale di Total Annihilation ci ha esaltato con battaglie su scala galattica

Pianeti casuali

Alla base del progetto Planetary Annihilation vi è un motore grafico decisamente interessante. Non stupisce con il foto realismo, puntando più ad uno stile minimalista molto accattivante. Lo zoom permette di osservare il singolo pianeta nella sua interezza, con il nostro occhio virtuale posizionato nello spazio siderale, lasciando libero il giocatore di avvicinarsi al suolo fino a toccarlo.

Guerre galattiche

Il terreno pecca un po' in varietà al momento, ma grazie ai fondi accumulati sono state promesse ambientazioni di tipologie differenti, come mondi di lava, pianeti gassosi, acquei o metallici. L'effettistica è davvero ottima, restituendo un ottimo connubio tra spettacolarità e minimalismo con ad esempio le esplosioni atomiche in grado di dare perfettamente l'idea di devastazione. Il tutto appare già ben ottimizzato, con richieste hardware per nulla esose. Di contro il net-code richiede ancora un po' di lavoro, viste le difficoltà che abbiamo incontrato nel connetterci ai server. Nulla di allarmante, comunque; una volta avviata una partita, il tutto ci è perso decisamente stabile. L'engine è capace di generare casualmente ogni pianeta, con superfici create proceduralmente. Incluso nel gioco vi è poi un editor di mappe, che permette di salvare e condividere ogni nostra creazione. Grazie al successo della campagna Kicktarter, il progetto di Jon Mavor e Steve Thompson può puntare più in alto di quanto inizialmente pensato, offrendo battaglie su scala galattica. Planetary Annihilation rimane comunque un titolo pensato per partite online, mettendo da parte di fatto la possibilità di una campagna single player. Questo elemento potrebbe scoraggiare una certa fetta d'utenza, ma allo stesso tempo la solidità delle meccaniche di gioco, capaci di unire con armonia uno stile classico di gameplay con un engine moderno ed efficiente, è tale da rendere questo RTS davvero interessante. Elementi peculiari come i molteplici pianeti da conquistare e le lune da trasformare in mezzi di trasporto propri, insieme allo stile grafico peculiare, donano infine una personalità non indifferente al titolo Uber Entertainment. Il processo di sviluppo è ancora lontano dall'ultimazione, tant'è che manca ancora una previsione sulla data d'uscita. Nel frattempo restate con noi per tutti i prossimi aggiornamenti.

CERTEZZE

  • Gameplay ben congegnato
  • Battaglie su larga scala accattivanti
  • Ottimo motore di gioco

DUBBI

  • Fortemente votato al multiplayer
  • Un po' caotico
  • Diversi aspetti necessitano di rifinitura