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Una Londra che non ti aspetti

Il nostro primo contatto ravvicinato con The Order: 1886, ne vedremo delle belle!

ANTEPRIMA di Antonio Fucito   —   22/08/2013

Tra i titoli più interessanti per PlayStation 4 annunciati allo scorso E3 di Los Angeles c'è stato sicuramente The Order: 1886. Per una serie di motivi: in primis l'ambientazione diversa dal solito, poi perché rappresenta il primo brand completamente inedito partorito dai Ready at Dawn, talentuoso team di sviluppo californiano che ha dato vita ai due God of War per PSP e che per la prima volta si cimenta in un titolo di tale caratura, sotto la benedizione del suo co-fondatore Andrea Pessino. Del gioco, però, si era saputo poco o nulla, ma durante la Gamescom 2013 di Colonia abbiamo avuto la possibilità di assistere ad una presentazione a porte chiuse che ci ha permesso perlomeno di cominciare a farci un'idea più precisa.

Una Londra che non ti aspetti

Niente demo giocabile, però: "solo" una demo tecnica ed una breve panoramica di un livello che sarà presente nella versione finale, elementi che sono bastati per aumentare ulteriormente l'interesse attorno al titolo. The Order 1886 narra le vicende di una Londra alternativa, steampunk e vittoriana, all'interno della quale il protagonista principale si trova nel bel mezzo di una guerra contro nemici non meglio precisati, umani e non solo. Per riprodurre alla perfezione la propria visione della capitale del Regno Unito, gli sviluppatori si sono recati fisicamente sul posto per scattare oltre trentottomila foto allo scopo di immortalare i più piccoli dettagli, anche insignificanti, in maniera tale da avere da un lato una riproduzione fedele dei costumi e dell'architettura degli edifici, dall'altro un'alternativa in termini di personaggi e arsenale a disposizione.

La fisica è tutto

La prima breve demo che illustrava l'ambientazione ci ha permesso di saggiare il risultato di questo lavoro. Le texture erano estremamente definite e il colpo d'occhio notevole, lo stile indubbiamente peculiare e tanti piccoli elementi creavano un dettaglio decisamente alto. Il motore grafico utilizzato per il titolo si chiama RAD engine 4.0, è sviluppato in casa da Ready at Dawn ed è stato riscritto in larga parte per sfruttare al meglio la nuova architettura di PlayStation 4, anche perché non avendo sviluppato alcun gioco per PS3 è stato più facile potenziare il motore senza "legarsi" a costrizioni passate.

Una Londra che non ti aspetti

Quello che siamo riusciti a capire è che il gioco sembra essere una sorta di avventura/sparatutto in terza persona; il personaggio è posto leggermente a sinistra dello schermo, alla Resident Evil 4, e la tipologia di sparo e movimento ci ha ricordato un pizzico di Gears of War, seppur ambientazione e storia siano ovviamente completamente differenti, anche nello scopo. Se in termini puramente ludici non siamo riusciti a carpire oltre, quello che ci ha colpito maggiormente è stata l'interazione con gli oggetti su schermo, che sfrutterà un motore creato appositamente e denominato Abel. Più volte, su queste pagine, abbiamo auspicato e immaginato che le vere novità che apporteranno le console di prossima generazione non debbano essere legate alla sola risoluzione o poligoni maggiorati, ma anche a beneficio dell'intelligenza artificiale e di una fisica più avanzata. La demo tecnica di The Order: 1886 sembra andare proprio in questa direzione, per quanto riguarda quest'ultima; gli sviluppatori, infatti, ci hanno mostrato una moltitudine di interazioni con un ambiente che finalmente sembra "partecipare" in tutto e per tutto alle azioni del giocatore, senza artifici di sorta. Ad esempio, abbiamo visto il protagonista principale sparare e distruggere una struttura in legno, farla esplodere in mille pezzi con una bomba e poi continuare all'infinito ad interagire con tutte le centinaia di pezzi così creati e disposti sul pavimento.

Una Londra che non ti aspetti

Oppure sparare a degli stracci di carta che fluttuavano nell'area spinti dal vento e che quindi non si muovevano in maniera scriptata. E ancora, invertire la direzione di alcune bandiere che seguivano il vento, ovviamente riempiendole di piombo. La cosa più impressionante sono state ad ogni modo le deformazioni che subivano i metalli in seguito ai colpi ricevuti. Sulle pareti, dove i fori dei proiettili diventavano appunto una modifica estetica più ampia, oppure su oggetti quali contenitori di metallo, i quali non solo si muovevano per il colpo ricevuto, ma si deformavano anche nei vari punti dove li centravano i proiettili. Alla luce di tutti questi elementi, The Order: 1886 potrebbe diventare uno dei primi titoli in grado di fare uso di una buona parte delle nuove possibilità che offriranno le console di prossima generazione, in attesa poi di capire effettivamente come sarà il gameplay, quanto durerà la storia principale e quali saranno gli elementi di distinzione rispetto agli altri titoli in terza persona. L'uscita purtroppo è ancora lontana nel tempo: si parla di 2014 inoltrato, ma perlomeno ci saranno diverse altre occasioni per vedere il titolo in forma più avanzata, e confermare la bontà o meno della prima "Opera Magna" di Ready at Dawn.

The Order: 1886 propone una Londra diversa e fascinosa, e sembra essere anche molto interessante

CERTEZZE

  • Ambientazione e premesse affascinanti
  • Motore fisico di nuova concezione

DUBBI

  • Del gameplay vero e proprio non si è visto ancora nulla