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La bambina e la sua ombra

Alla Gamescom 2013 abbiamo provato Contrast, l'affascinante puzzle platform di Compulsion Games che gioca con le ombre

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   24/08/2013

All'interno della piccola sala allestita da Sony per presentare alcuni dei giochi in arrivo su PSN, Contrast si è rivelato senza dubbio tra i più interessanti e fuori dal comune.

La bambina e la sua ombra

A dire il vero l'idea di usare le ombre per creare meccaniche di esplorazione e puzzle-solving non è poi così originale: titoli come Lost in Shadow ed Echochrome 2 lo hanno già fatto negli anni passati, per esempio, e la lista si allunga enormemente se si considerano tutti quei piccoli giochi indipendenti che si basano interamente sulla differenza tra luce e ombra. Eppure, complice un'atmosfera originale e un'ambientazione adulta à la Moulin Rouge, il puzzle platform di Compulsion Games sembra riuscire comunque a distinguersi da altri esperimenti simili.

Tra burlesque, jazz e giochi di ombre

Protagonista di Contrast è Dawn, l'amica immaginaria di una bambina di nove anni di nome Didi: la ragazzina soffre a causa della sua situazione familiare e del difficile rapporto tra i suoi genitori, ed è proprio questo il motivo per cui ha sentito l'esigenza di "creare" la sua amica. La storia è ambientata poi in un mondo cupo e dalle forti tinte noir, uno scenario per il quale gli sviluppatori non nascondono l'evidente ispirazione all'Europa di inizio 900.

La bambina e la sua ombra

La meccanica platform passa continuamente dal 3D al 2D, e viceversa: Dawn può muoversi liberamente nel mondo reale ed esplorare i vari edifici al suo interno. In qualsiasi momento può però avvicinarsi a una superficie ed entrarvi dentro sotto forma di ombra. In questo caso il gioco diventa un vero e proprio platform 2D, nel quale la protagonista sfrutta le ombre degli altri oggetti per saltare su piattaforme più elevate per continuare lungo il proprio percorso. La demo presente alla Gamescom ci ha permesso di giocare la parte iniziale dell'avventura, e anche per questo la difficoltà delle sequenze platform si è mantenuta sempre su livelli mediamente bassi, nonostante alcune soluzioni fossero decisamente più interessanti di altre. Essendo un'entità nata dalle fantasie di una bambina, Dawn non può interagire in maniera diretta con gli oggetti presenti nello scenario: per risolvere determinate situazioni sarà quindi necessario giocare con le fonti di luce per creare nuove ombre, portare avanti la trama e sbloccare il percorso da seguire. A un certo punto dell'avventura, ad esempio, il giocatore si ritrova all'interno di un locale notturno completamente vuoto e apparentemente inutile. Tuttavia, accendendo i faretti e posizionandoli correttamente nella direzione del palcoscenico è stato possibile attivare una sequenza musicale estremamente coinvolgente e d'effetto, durante la quale le enormi ombre di un gruppo jazz suonavano in compagnia di una cantante dalle movenze molto sensuali. La donna altri non è che la madre di Didi, e sequenze come questa sono frutto dei suoi ricordi rivisti nella forma di silhouette nere. In termini di gameplay, la costante presenza di Didi assume un senso nel momento in cui comincia a interagire con Dawn, magari proiettando ombre su cui il giocatore può poi spostarsi. Avanzando nel gioco si ottengono alcune abilità aggiuntive, come la capacità di attraversare altre ombre con uno scatto fulmineo.

La bambina e la sua ombra

La scena del cabaret viene ulteriormente arricchita dalla colonna sonora e dagli ottimi brani jazz che si sposano perfettamente con l'atmosfera e con l'ambientazione del gioco. Un altro enigma presente nella demo ci ha visti alle prese con una piccola giostra: l'obiettivo era quello di attivarla e proiettarne l'ombra, entrare nella parete e saltare sulle gigantesche silhouette dei cavalli che si spostavano costantemente su e giù. Come già accennato, nessuno degli enigmi che abbiamo provato ha rappresentato una sfida davvero interessante, e non ci hanno dato particolari grattacapi neanche i momenti platform in cui era necessario saltare dalla parete al mondo 3D, e poi a mezz'aria tornare di nuovo nella parete. Se si considerano le dimensioni contenute di Compulsion Games, il lavoro visto finora ha lasciato sicuramente una buona impressione: lo sviluppatore dovrà però assicurare una buona varietà negli enigmi e sfide più elaborate, tutti elementi che a questo punto aspettiamo di valutare in prossimità dell'uscita del gioco, previsto, lo ricordiamo, per PlayStation 4, PlayStation 3, PC e Xbox 360.

Tra burlesque e jazz club, Contrast potrebbe rivelarsi un gioco intelligente e pieno di fascino

CERTEZZE

  • La narrazione sfrutta le ombre in maniera interessante
  • Ambientazione piena di fascino
  • C'è spazio per enigmi elaborati...

DUBBI

  • ... ma per ora se ne sono visti ben pochi
  • La varietà degli ambienti resta un'incognita