39

La versione next gen

Blizzard rinnova la partnership con Sony facendoci provare il suo action RPG in formato PlayStation 4

PROVATO di Umberto Moioli   —   11/11/2013

Non sappiamo con precisione quante copie abbia venduto Diablo III su console, di certo non ha bissato il clamoroso successo ottenuto su PC, ma la critica ha premiato il lavoro fatto da Blizzard per accompagnare telecamera, controlli e interfaccia nel non semplice passaggio dalla scrivania al salotto di casa. Al BlizzCon 2013 ci siamo quindi avvicinati con curiosità alla versione PlayStation 4 del gioco, annunciata a suo tempo ma finora tenuta nascosta in qualche angolo degli enormi studi di Irvine. Diablo III: Ultimate Evil Edition, nome un po' ruffiano che indica la presenza del gioco base e dell'espansione Reaper of Souls, può da una parte contare sul lavoro di update e sviluppo fatto negli ultimi due anni, ma dall'altra ha inevitabilmente l'onere di mostrare dell'altro, essere qualcosa di meglio rispetto alla controparte per la corrente generazione di console agli sgoccioli. Ci riuscirà? Noi intanto abbiamo fatto un paio di partite ad una build ancora preliminare...

Diablo III: Ultimate Evil Edition segna un deciso passo avanti rispetto alla controparte PlayStation 3

Il giusto dettaglio

Proprio dal quinto atto introdotto da Reaper of Souls era tratta la demo giocata al BlizzCon. Non staremo a ripetere tutte le novità introdotte dall'espansione, allo scopo vi invitiamo a leggere il pezzo pubblicato nel weekend, limitandoci quindi alle caratteristiche specifiche di questa incarnazione PlayStation 4.

La versione next gen

L'aspetto che colpisce, una volta preso in mano il controller è certamente il dettaglio grafico: la maggiore potenza garantita dalla nuova arrivata di casa Sony ha permesso di passare da 720p a 1080p rendendo tra l'altro i necessari sessanta frame al secondo più stabili anche con giocatori e nemici in quantità sullo schermo. Lo stacco è notevole: c'è una pulizia dell'immagine impossibile da ottenere su PlayStation 3 e Xbox 360. La visuale resta quella ravvicinata delle due precedenti versioni casalinghe, così come sono pressoché immutati i controlli. Il DualShock 4, come noto, monta però un piccolo pannello touch, per il momento utilizzato solo per richiamare i menù radiali delle abilità e dell'inventario; non certo un uso rivoluzionario o anche solo fantasioso, per quanto pratico.

La versione next gen

Nonostante venga mantenuta la modalità offline, Blizzard sembra credere molto nel potenziale social di PlayStation 4 e in quest'ottica si è inventata un paio di interessanti interazioni asincrone. Raccogliendo armi o equipaggiamento non utili ai propri personaggi, il gioco verificherà automaticamente se c'è qualche amico nella propria lista a cui potrebbe servire quel particolare pezzo, suggerendoci di inviarglielo con un paio di click. Di tanto in tanto verrà inoltre dato modo di vendicare un compagno d'avventure ucciso in un'altra partita, visto che il nemico che l'ha fatto fuori potrebbe venir trasferito nella nostra sessione. Sono aggiunte tutto sommato di secondo piano nell'economia dell'esperienza di gioco, però stimolano su un piano nuovo l'interazione tra utenti alla base di Diablo III.

Intervistando Jonny Ebbert, senior designer, abbiamo provato a capire se verranno fatte ulteriori modifiche ludiche specifiche per questa versione PlayStation 4, ottenendo però solo la promessa che ne sentiremo parlare in maniera più approfondita nei mesi a venire.

La versione next gen

La mole di contenuti che Blizzard sta creando per Reaper of Souls e per la patch 2.0 del titolo originale, è comunque enorme e dovrebbe bastare per tenere impegnati a lungo. Il Crociato e il quinto atto sono la punta dell'iceberg in questo senso. Tutte le classi verranno riviste in alcune loro abilità e rune, con almeno un'aggiunta di peso. Il Barbaro acquisirà la skill Avalanche, che proietta sui nemici una frana di giganteschi massi. Più sofisticato il lavoro fatto per il Mago che vedrà l'introduzione di Frozen Orb, potere noto e amato dai giocatori di Diablo II, e Black Hole, capace di evocare un buco nero che attrae e distrugge i nemici. Ciascuno dei cinque eroi già noti ai fan di Diablo III subirà un trattamento simile, ottenendo poteri utili per sopravvivere alle sfide del nuovo end game disegnato dalla modalità Avventura. Il cosiddetto loot 2.0 sconvolgerà il processo di acquisizione dell'equipaggiamento anche sulla Ultimate Evil Edition, dando modo di raccogliere armi e pezzi d'armatura più coerenti alla propria classe e build.

La versione next gen

Problema comunque già mitigato su PlayStation 3 e Xbox 360 rispetto al PC. Un maggiore numero di oggetti leggendari verranno lasciati a terra dai nemici e gli sviluppatori si stanno assicurando che questi, assieme ai set speciali, siano effettivamente quanto di meglio un giocatore possa aspirare di raccogliere. Un pacchetto di novità veramente corposo che cambierà radicalmente volto al terzo capitolo della serie di action RPG. Per chi ancora non avesse avuto modo di metterci le mani sopra, la Ultimate Evil Edition sarà insomma una valida soluzione per giocarsi Diablo III e Reaper of Souls. Restiamo in attesa di capire, invece, il destino dei possessori delle copie Xbox 360 e PlayStation 3: l'espansione non è stata confermata e lo stesso vale per la patch 2.0, che al momento non si può dare per scontata. Ci auguriamo che Blizzard decida di includere anche i possessori di queste due nei propri piani per il futuro.

CERTEZZE

  • Diablo III in full hd anche su console
  • Reaper of Souls incluso nel pacchetto

DUBBI

  • Non è chiaro se PlayStation 3 e Xbox 360 riceveranno l'espansione, la patch 2.0 o nessuna delle due