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Paura dell’avventura?

Scopriamo come procedono i lavori su uno dei titoli più importanti della nascita della scena indie mainstream

ANTEPRIMA di Simone Tagliaferri   —   26/03/2014

Alcuni hanno conosciuto La-Mulana nel 2011, con il lancio della versione Wii su WiiWare. Altri lo hanno approcciato la prima volta su PC, acquistandolo su Steam. Molti non sanno che in realtà il gioco era già sul mercato dal 2006. Ossia, lo si poteva scaricare gratuitamente dal sito di NIGORO, che lo aveva sviluppato per hobby (almeno la versione PC). Insomma, all'epoca nessuno si aspettava il successo che poi il titolo avrebbe avuto e di come quella visione dei videogiochi si sarebbe diffusa formando un mercato differente rispetto a quello dei tripla A.

Lumisa Kosugi, la nuova protagonista
Lumisa Kosugi, la nuova protagonista

La filosofia alla base di La-Mulana era semplice e legava un gameplay alla "metroidvania" di una difficoltà elevatissima a un aspetto retrò da platform di epoca 8-bit. Lo sappiamo che oggi si tratta di un'abbinata molto frequente, ma allora era decisamente originale, soprattutto in un mondo che ancora cantava giornalmente le magnifiche sorti e progressive della generazione di macchine da gioco appena lanciata sul mercato (Xbox 360 e PlayStation 3). All'epoca la parola indie equivaleva a una parolaccia ed erano pochi a conoscere cosa si muovesse nel sottobosco degli sviluppatori minori. La-Mulana aveva i suoi intenti polemici rispetto a quello che era il mercato e non lo nascondeva. Se la scena indipendente è oggi quella che conosciamo, ossia se siamo portati ad accettare esperienze difficili come naturali per alcuni generi e non stiamo troppo a questionare la parte tecnica dei titoli a basso costo, lo dobbiamo anche a questo esploratore simil Indiana Jones che vagava per delle schermate fisse combattendo serpenti letali e boss apparentemente insuperabili.
La fama di La-Mulana è quindi ben meritata, al punto che per molti è stata una sorpresa vedere apparire l'anno scorso il seguito su Kickstarter. Davvero un titolo di questa risonanza aveva bisogno di finanziamenti dal basso per poter esistere? La domanda deve aver risuonato nella testa di parecchie persone, visto che alla fine il gioco è stato sì finanziato, raccogliendo 266.670 dollari sui 200.000 richiesti, ma non ha prodotto il clamore che molti credevano.

Torniamo nel mondo di La-Mulana scoprendo cosa ci aspetta nel seguito, finanziato tramite Kickstarter

Sequel per tutti

Lasciando da parte la questione Kickstarter, importante per capire più che altro come si è trasformato il mercato rispetto a qualche anno fa, cerchiamo di scoprire quali saranno i contenuti di La-Mulana 2, di cui è stata già mostrata una demo al Tokyo Game Show dello scorso anno (che purtroppo hanno provato in pochi). La trama parla di una nuova protagonista, l'avventurosa Lumisa Kosugi, che si è precipitata ad esplorare le rovine di La-Mulana alla ricerca del motivo della recente apparizione di mostri.

Il gioco sarà popolato da nuovi, cattivissimi, bestioni
Il gioco sarà popolato da nuovi, cattivissimi, bestioni

Che Mother sia tornata sulla scena con i suoi poteri intatti? Nessuno può dirlo ed è questo che l'eroina vuole scoprire.Le origini di Kosugi non sono chiarissime, e probabilmente si saprà di più su di lei durante il corso del gioco, intanto la nostra dovrà affrontare le diverse aree che formano le rovine, sconfiggendo i giganteschi boss o, meglio, i Guardiani che le popolano e roteggono. Gli sviluppatori sono stati molto chiari affrontando la questione e vogliono che La-Mulana 2 sia giocabile anche da chi non ha mai provato il primo capitolo. Per questo si è scelto di evitare il riciclo del protagonista e di rifondare la trama su basi più generali, lasciando comunque riferimenti ai fatti narrati in passato. Detto questo, si è anche pensato ai vecchi giocatori, cercando di offrirgli qualcosa di completamente nuovo invece di un facile sequel che ricalcasse in maniera pedissequa quanto già visto. Molti non avevano gradito il remake uscito per Wii e PC proprio perché, grafica a parte, non aveva novità da offrire a chi avesse giocato la versione freeware. Si tratta di un obiettivo ambizioso, visto che stiamo parlando comunque di un platform, ma in questa fase ci interessa soprattutto la propensione e l'impegno profuso per raggiungerlo, di cui verificheremo i risultati in fase di recensione (per l'uscita si parla del 2015, quindi c'è tempo).

Predecessore

Visto che il 2015 è lontano, perché intanto non vi sollazzate con il titolo originale che è ancora validissimo da giocare? Se avete Wii lo trovate su Wiiware, ma la soluzione più semplice per giocarlo è prenderlo da Steam, aspettando magari una delle tante offerte che si susseguono nel tempo.

Promesse di gameplay

Il gameplay di La-Mulana 2 verterà intorno all'esplorazione degli ambienti. Guidata dal giocatore, Kosugi dovrà andare alla ricerca di soluzioni degli enigmi e dei puzzle sparsi per le rovine. Come nel precedente episodio, non ci saranno tutorial di sorta ad accompagnare il giocatore, che dovrà capire da solo cosa fare per andare avanti, decifrando i testi sparsi per le rovine e altri segni di varia natura.

I misteri non mancheranno
I misteri non mancheranno

Insomma, si vuole riproporre il senso di spaesamento che permeava l'inizio del primo episodio, dove non veniva spiegato praticamente nulla e si procedeva a braccio esplorando le diverse zone alla ricerca di lumi. Bisognerà quindi fare attenzione ai diversi eventi che occorreranno nel corso dell'avventura, anche i più insignificanti, come piccoli cambiamenti nel background, suoni misteriosi provenienti da chissà dove e così via. Anche la forza dei nemici sarà indicativa e modellerà il processo di esplorazione, perché come in passato sarà impossibile superare un'area protetta da un nemico troppo forte per il nostro attuale stato. Dal punto di vista della durata, per La-Mulana 2 si parla di una longevità molto elevata. Stando alle parole dello sviluppatore, il gioco offrirà la bellezza di 20/30 ore di gameplay, ma sarà tranquillamente rigiocabile data la natura non lineare del dungeon di Eg-Lana. Ovviamente non mancheranno nuovi mostri e nuove armi, con i primi sempre più sadici e le seconde sempre difficili da ottenere. Dal punto di vista tecnico non ci saranno grosse novità, come potete vedere anche dalle immagini decorative dell'articolo. La più rilevante è che le stanze saranno pensate per i monitor con un aspect ratio di 16:9, quindi non più 4:3 come il primo capitolo. Per il resto rimane immutata la scelta di puntare sulla pixel art e su un aspetto che ricorda i classici del passato, pur tenendo presenti alcune innovazioni tecnologiche del presente, che comunque non saranno vincolanti per determinare le sorti dello sviluppo.

CERTEZZE

  • Gameplay alla metroidvania impegnativo
  • Longevità assicurata
  • Gli amanti del genere possono mettersi in trepida attesa

DUBBI

  • Le novità saranno davvero rilevanti come promesso?
  • Ci sarà qualche meccanica davvero innovativa?