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La moltiplicazione degli Assassini

Il nuovo capitolo di Assassin's Creed esce allo scoperto in occasione dell'E3 di Los Angeles: ecco tutto quello che siamo riusciti a scoprire

ANTEPRIMA di Pierpaolo Greco   —   11/06/2014

È stato senza ombra di dubbio uno tra i titoli più affascinanti e spettacolari del pre-E3 di Los Angeles. Rivelato già qualche settimana fa con un piccolo teaser, Assassin's Creed Unity si è infatti ufficialmente mostrato in occasione delle due conferenze di Microsoft e Ubisoft e, lo diciamo senza troppi peli sulla lingua, ci ha stupito e ci ha già fatto venire voglia di provarlo più a fondo. Purtroppo la presentazione a cui abbiamo assistito in occasione di un evento dedicato, non ci ha permesso di giocare in prima persona il titolo, ma ci ha consentito di rivedere con maggiore calma quanto mostrato durante la conferenza del publisher francese e soprattutto di chiacchierare con uno dei designer per cercare di carpire qualche informazione aggiuntiva sul gioco.

La moltiplicazione degli Assassini
La moltiplicazione degli Assassini

Partiamo subito col dire che la prima cosa che salta all'occhio, tralasciando ovviamente il comparto tecnico, è il ripensamento dei movimenti del nuovo protagonista. Come sottolineato anche in occasione della presentazione, il primo obiettivo dello sviluppatore è stato quello di ritoccare pesantemente alcune delle caratteristiche basilari della serie a partire proprio dal controllo dell'avatar. Anche chi scrive, in più di un'occasione si era lamentato dei comandi poco reattivi e che portavano molto spesso il personaggio a incastrarsi nello scenario soprattutto con gli ultimi due capitoli della serie. Ora sembra che tutto sia cambiato. Unity implementa infatti una nuova meccanica di gestione dei movimenti che ha immediate ripercussioni soprattutto sulle animazioni di discesa. Ora con la pressione del tasto B (o il tasto cerchio nel caso di PlayStation 4) vedremo finalmente il protagonista scendere dalle sporgenze di un palazzo in modo fluido e soprattutto avanzando nello scenario. Niente più cadute verticali con la necessità di aggrapparsi a un metro da terra per non farsi male. Ma soprattutto quando si è nella modalità aggressiva (con la pressione del grilletto destro), potremo vedere Arno (Dorian, il nuovo personaggio principale) scendere da un tetto fino alla strada in maniera estremamente fluida e soprattutto molto più utile ai fini del gameplay o di una fuga se consideriamo che fino ad oggi, ci ritrovavamo a scappare da un eventuale nemico solo ed esclusivamente salendo verso l'alto. La conseguenza più diretta è una navigabilità dello scenario veramente a 360 gradi. Decisamente meno rivoluzionaria invece l'ottimizzazione che ha riguardato i combattimenti, il secondo elemento su cui abbiamo insistito durante la presentazione personale a cui abbiamo assistito. Se da un lato è evidente il lavoro di Ubisoft Montreal per cercare di renderli ancora più frenetici e adrenalinici, allo stesso tempo il concetto di base di un combattimento 1 contro 1 con gli avversari che si alternano è ancora piuttosto predominante. Da quanto siamo riusciti a vedere sembra essere scomparso l'effetto rallenty nel momento in cui si effettua una contromossa e ora tutto è gestibile soltanto con i quattro pulsanti frontali: due per il colpo in mischia e l'arma da lancio, uno per la contromossa in grado di colpire direttamente l'avversario e uno per la parata. Il risultato è un combattimento forse un pelo più difficile rispetto al passato ma che sicuramente segue la tradizione della serie e che dovremo provare in prima persona, magari nelle situazioni in cui si è accompagnati da altri giocatori per verificarne l'effettivo bilanciamento e la maggiore velocità.

Unity potrebbe essere davvero l'Assassin's Creed più bello dai tempi del secondo capitolo

La co-op sei tu

Ma non ci siamo fermati alla nuova navigabilità dello scenario e al combattimento visto che abbiamo cercato di capire qualcosa di più sul nuovo sistema di gestione delle missioni. Appena accennato durante la conferenza Ubisoft, in realtà c'è molto di più sotto il cofano. Prima di tutto, come già capitava con Black Flag e con alcuni passaggi di Assassin's Creed III, in Unity potremo incappare in diverse missioni contestuali da poter svolgere al volo o ignorare. Ne abbiamo viste solo di due tipologie, anche se è confermato che ce ne saranno molte di più: la classica caccia al ladro che tenta la fuga o la difesa di cittadini inermi attaccati senza un reale motivo dalle guardie francesi.

La moltiplicazione degli Assassini

Ma quello che più ci ha colpito è l'introduzione di un vero e proprio quest log per tenere traccia delle missioni secondarie raccolte. Ora non sarà più necessario svolgere una missione per volta ma, quasi con un piccolo innesto da gioco di ruolo, potremo tranquillamente girovagare per l'open world, raccogliere un qualsiasi numero di quest (in realtà ci sarà un limite massimo) e completarle in qualsiasi ordine. Ovviamente questo cambio radicale di design evidenzia un potenziamento delle attività collaterali che è possibile svolgere girovagando per gli scenari di Unity e per quel poco a cui abbiamo potuto assistere, ammirando lo sviluppatore muoversi tra le vie della Parigi in piena Rivoluzione Francese non possiamo che essere ottimisti per la versione finale del gioco. L'altro elemento cruciale legato a doppia mandata alle missioni è la possibilità di coinvolgere altri amici per portarle a termine. A quanto pare Unity può essere giocato, quasi interamente, in coop. Tutte le missioni hanno infatti un numero di giocatori consigliato per essere svolte nel migliore dei modi. Se si è in meno, la quest potrà comunque essere svolta presentando un maggiore livello di sfida, se invece si è in numero superiore, non la troveremo disponibile nella città. A quanto pare per il puro e semplice single player ci saranno almeno 15-20 ore di contenuti dedicati anche se lo sviluppatore non si è voluto sbottonare e non ci ha indicato se con questa cifra si riferiva alle sole missioni secondarie o anche alla campagna principale. In entrambi i casi ci troviamo comunque davanti a una svolta epocale per la serie in grado probabilmente di modificare sensibilmente l'appeal di Assassin's Creed nei confronti di quel pubblico che storicamente è rimasto lontano dalla saga perché non attratto dalla componente narrativa.

A corollario di quanto appena scritto possiamo aggiungere di aver notato un cambiamento radicale anche nella gestione dell'equipaggiamento del nostro assassino che ora avrà un numero decisamente più vasto di oggetti da poter indossare e di armi con cui fare a fette il nemico e tutti questi aggeggi andranno a connettersi con un nuovo sistema di abilità sbloccabili con cui personalizzare Arno Dorian in base al nostro stile di gioco. In pratica tutto quello che negli ultimi due capitoli andava a comporre il potenziamento del vascello è ora nuovamente spostato sul protagonista del gioco. In questo capitolo torna a essere ancora più sfruttato lo stealth che diventa una vera e propria modalità di movimento attivabile con la pressione di un tasto e che consente anche di sfruttare le coperture per aggirare il nemico sfruttando la mobilia e le suppellettili o, più in generale, tutti gli elementi dello scenario. Chiudiamo questa nostra corposa anteprima con alcune indicazioni sull'aspetto tecnico di Unity.

La moltiplicazione degli Assassini

Sicuramente avrete già visto ogni singolo secondo di gameplay mostrato nelle due conferenze ma vi possiamo garantire che giocato davanti agli occhi il primo Assassin's Creed next-gen è uno splendore da vedere in movimento. La versione mostrata era quella PC e, a parte un po' di tearing e una certa sporcizia nelle animazioni e nelle compenetrazioni tra i personaggi e lo scenario, ci ha lasciato letteralmente stupiti nel dettaglio grafico raggiunto. Il numero incredibile di persone su schermo, il passaggio costante e assolutamente fluido tra interni delle abitazioni ed esterni, tutto senza il minimo segno di caricamento, l'elevato orizzonte visivo e soprattutto la qualità raggiunta dalle animazioni dei personaggi su schermo segna veramente un distacco netto da tutti i capitoli precedenti della serie. A questo punto aspettiamo la GamesCom perché siamo certi che in quell'occasione potremo finalmente giocare Unity e confermare le nostre impressioni positive.

CERTEZZE

  • Correre a tutta velocità tra i tetti e gli edifici torna ad essere un elemento cruciale del gioco
  • Il co-op e la nuova gestione delle missioni secondarie modificano in positivo il gameplay
  • Tecnicamente è incredibile...

DUBBI

  • ...pur mostrando il fianco ad alcuni problemi di compenetrazione e stabilità del framerate
  • Come al solito ci saremmo aspettati qualcosa di più dal combattimento