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In pista tutti insieme

Nuovo incontro con DriveClub: ecco le nostre impressioni

PROVATO di Matteo Santicchia   —   12/06/2014

Oggi forse abbiamo capito perché DriveClub non ce l'ha fatta ad uscire al lancio di PlayStation 4. Il primo appuntamento, un'ora prima dell'apertura ufficiale dell'E3 2014 ci ha permesso di vedere come il titolo di Evolution Studios si sia evoluto (scusate il gioco di parole) molto rispetto a quanto visto negli ultimi mesi, sia in ambito prettamente tecnico sia in quello contenutistico. La prima parte della presentazione ci ha mostrato come i ragazzi inglesi hanno costruito il "sistema operativo" del gioco, ovvero tutta la mole di informazioni che noi e i nostri amici del Club diffondiamo ogni volta che interagiamo con le possibilità di gioco.

In pista tutti insieme

In pratica, accessibile con un semplice scroll, abbiamo la sezione denominata "activity feed", strutturata nella stessa maniera di quella presente sulla dashboard PlayStation 4 che tiene traccia di tutto quello che i nostri amici fanno, cosa questa che rende ancor più esplicito il leitmotiv del gioco ovvero "si vince insieme" e con insieme vuol dire che se non ce la facciamo a superare particolari obiettivi all'interno di una gara possiamo sempre chiedere aiuto agli amici del Club. Alla stessa maniera la necessità di ampliare le necessità social del gioco ha portato Evolution Studios a sviluppare anche una app dedicata che sembra replicare in ambito racing quanto visto, ad esempio, nel Battlelog di Battlefield. Tutte le statistiche, tutte le notifiche (e molto altro) sempre con noi. Ci è stato poi mostrato brevemente quale sarà lo scheletro delle gare multiplayer, strutturate non come una semplice playlist di gare ma come una "galleria" di eventi live, una lista di lobby di attesa con un conto alla rovescia che ci dice quanto manca all'inizio della gara, minuti o decine di minuti che siano. Ma senza dubbio una delle cose più interessanti di DriveClub sono le Challenges, le sfide, da personalizzare a nostro piacimento e da sottoporre ai nostri amici del Club sperando poi che loro le condividano ai loro "contatti" se le trovano interessanti, il tutto nell'ottica "viral" del proprio contenuto.

DriveClub ci ha davvero sorpreso: ecco il nostro lungo e corposo provato!

Corriamo come vogliamo

I parametri in gioco sono davvero tanti, possiamo scegliere come gareggiare e con chi correre in base al suo skill level, ma ci è data anche la possibilità di stabilire per quanto tempo la sfida rimane attiva. Personalizzazione estrema a tutti i livelli quindi. Ma la vera modifica all'esperienza di gioco l'abbiamo vista quando la presentazione ha spostato il focus sul lato visivo di DriveClub. Il gioco si è sempre ben difeso, ma non ha mai fatto battere troppo il cuore degli aficionados dei giochi di corsa attenti ad ogni minimo dettaglio, anche perché accanto ai 1080p troviamo i 30 fotogrammi al secondo. Messe da parte le Challenge, i ragazzi di Evolution Studios si sono poi spostati su una gara "singola" anch'essa ampiamente personalizzabile grazie alla quale abbiamo potuto vedere uno dei punti di forza del gioco: il meteo dinamico.

In pista tutti insieme

Non stiamo parlando solo di ciclo giorno/notte, ma di veri e propri temporali e tempeste di neve che ci accecano quando sfrecciamo a tutta velocità per strada con un effetto tanto bello quanto terrorizzante. La cosa interessante è che il meteo dinamico è selezionabile in tempo reale, ovviamente solo in quella modalità che è permesso, cambiando totalmente il volto di una gara. Siamo in Scozia - la gara è quella del Loch Duic - e corriamo intorno ad un lago, dopo aver scelto giri, numero avversari, la loro intelligenza e anche la densità di pubblico a bordo pista, dobbiamo pure stabilire a che ora correre e con quale condizioni meteo. I ragazzi di Evolution Studios ci hanno mostrato come, agendo su una barra e mettendo in pausa, passiamo dalla strada asciutta ad una completamente bagnata invasa da enormi pozzanghere, con la luce che filtra attraverso le nuvole che le colora in base al meteo scelto. Sfidando la pioggia, il motore di gioco mostra i muscoli a più riprese: ogni superficie viene riflessa in modo realistico sull'acqua, sia essa quella in pista sia essa quella presente a bordo pista. Come abbiam fatto a vedere i riflessi sulle pozzanghere ai piedi del pubblico? Semplicemente un menu debug ha permesso agli sviluppatori di fermare il gioco e pasticciare con la telecamera, andando quindi ad osservare il grande lavoro effettuato sugli effetti di luce e sulle rifrazioni. Evolution Studios ci ha addirittura detto che effetti di luce dinamici sono generati anche dalle gocce di pioggia che cadono... Davvero bello comunque, ma mai quanto il correre in notturna, con le luci dei fari che proiettano lunghe ombre sulla strada, mentre nello stesso tempo le luci delle case la illuminano o meglio ancora illuminano il lago intorno al quale stiamo correndo. Se poi invece scegliendo la Norvegia aggiungiamo all'equazione la neve c'è da rimanere di sasso quando nel cuore della notte la tormenta si trasforma in una versione su quattro ruote del trip finale di 2001 Odissea nello spazio.

In pista tutti insieme

In pratica non si vede più nulla, tanto di giorno quanto soprattutto di notte dove il buio viene rischiarato dai fari e dalla neve che venendoci addosso a tutta velocità disegna una sorta di corridoio ghiacciato in bianco e nero. Insomma un sistema di illuminazione che davvero è sembrato di pregevolissima fattura accanto al quale si accompagna una modellazione poligonale delle vetture esuberante e texture dal grande dettaglio, con le solite rifrazioni sulle carrozzerie a "colorare" in modo ancor più realistico la scena. Ovviamente la possibilità di mettere forzatamente in pausa il gioco e pasticciare con la telecamera ha permesso agli sviluppatori di "colpire basso" con la forza bruta del motore di gioco, ma anche tornando in gara i muscoli del sistema di illuminazione sono innegabili. Ma quando i giocatori potranno godere del meteo dinamico e dell'ovvio Photo Mode, parente stretto di quanto mostrato nella presentazione? Non al lancio del gioco, purtroppo: non l'8 ottobre, ma a fine anno, sotto forma di DLC gratuito.

Giro del mondo

Una volta che si mette piede nell'abitacolo, come siamo messi? Abbiamo provato tre piste o, meglio, tre lunghi percorsi che ci hanno portato in India, in Norvegia e in Cile con diverse condizioni di luce ma non di meteo. In India si parte di notte, ad esempio, e si finisce di giorno, mentre negli altre due tracciati il giorno che si fa e che muore è protagonista... alba e tramonto, insomma.

In pista tutti insieme

Il nostro test conferma la bontà del motore grafico e l'eccellenza del sistema di illuminazione. Le demo non ci hanno permesso le magie cinematografiche del menu debug della presentazione ma comunque abbiamo potuto apprezzare come la palette grafica cambi al mutare dell'orario di gioco, con colori saturi e contrastati quando è giorno fatto che si alternano all'imbrunire e all'alba a tonalità più calde e morbide. Molto bello anche l'effetto luce piena/ombra al passaggio delle vetture in zone in cui la luce del sole viene bloccata dalle montagne. Di grande impatto anche la ricca costruzione delle zone a bordo pista visto che, non essendo autodromi e circuiti, sono piene di abitazioni, strutture, ma anche laghetti e cascatelle, come nel tracciato indiano.

In pista tutti insieme

Granitico il frame rate e alto il dettaglio sulle vetture, che godono di danni, assolutamente solo estetici, decisamente visibili, anche se comunque non distruttivi. Pad alla mano, le tre vetture testate - Ferrari, Aston Martin e Mercedes - hanno restituito un feeling che si situa in quella zona molto ampia tra arcade e "simulazione", poco punitiva ma che comunque non ci permette di aprire brutalmente il gas dopo una frenata a fondo, pena una bella derapata poco gradita. Il peso delle macchine si avverte distintamente, una volta imparato a dosare gas e freno si possono comunque pennellare curve in relativa sicurezza, con il solo punto punto di staccata che va necessariamente azzeccato per non sbagliare di brutto. L'impatto con le altre vetture ci ha poco convinto: le sportellate sono più utili che dannose, e quindi non troppo realistiche. Le nostre sensazioni riguardo DriveClub sono senza dubbio positive. La presentazione tecnica ci ha molto impressionato, con la vasta struttura social del gioco ben strutturata e di facile comprensione. Pad alla mano, l'handling ci è sembrato molto immediato e divertente, e più dell'ultima volta che lo abbiamo giocato ha dato l'impressione di essere meno rigoroso da un punto di vista "simulativo". Molto realisticamente, a Colonia potremo dirvi di più del nuovo, atteso lavoro di Evolution Studios.

CERTEZZE

  • Ottimo sistema di illuminazione
  • Grande dettaglio delle vetture e a bordo pista
  • Approfondito aspetto social

DUBBI

  • Più orientato verso l'arcade che la simulazione