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Un MOBA scatenato

Torniamo a parlare di Orcs Must Die! Unchained dopo il lancio e i primi update della closed beta

PROVATO di Mattia Armani   —   04/08/2014

Il mondo dei MOBA è sempre più affollato e la variante action non è più una novità. SMITE, che ha riscosso un buon successo, fa parte di questa categoria e ci sono altri titoli in arrivo, come King of Wushu, che promettono di intensificare ulteriormente l'azione. Ma Orcs Must Die! Unchained può contare su un elemento peculiare che permette al titolo Robot Entertainment di distinguersi dalla concorrenza. Alla base il gameplay è quello classico dei MOBA con due squadre di eroi a cui viene chiesto di conquistare la base avversaria ma la possibilità di piazzare un gran numero trappole, lascito dei primi due capitoli della serie, cambia le carte in tavola consentendo di contrastare con più efficacia eroi e creature nemiche. Il sistema di progressione del personaggio, inoltre, si basa sull'equipaggiamento, che è rappresentato da carte collezionabili, mentre l'evoluzione della propria fazione durante la partita avviene potenziando i portali da cui fuoriescono le nostre creature.

Un MOBA scatenato

Per conquistare la roccaforte nemica è necessario fare arrivare 20 minion nel sancta sanctorum avversario e tutto questo superando i guardiani, le porte e ovviamente le trappole. Ma torniamo a parlare nello specifico della closed beta di Orcs Must Die! Unchained che è partita con 13 eroi, ne ha aggiunti altri due il 22 luglio e in questi giorni consente di provare, per un periodo di tempo limitato, Stinkeye e Temper (prima è stata la volta di Midnight e The Master). Nonostante la stazza abbondante e la figura mostruosa, Stinkeye, che descriviamo per dare un'idea versatilità dei personaggi, è un eroe di tipo magico che si affida agli incantesimi arcani. La sua arma spara piccoli proiettili incantati mentre l'abilità secondaria è una bomba arcana che cresce fino a esplodere danneggiando i nemici e disabilitando le trappole coinvolte nella detonazione. La prima abilità speciale consente di evocare fino a tre totem che sparano proiettili e quando Stinkeye colpisce questa sorta di torrette magiche invece di un colpo singolo ne partono tre. Dunque, sfruttando adeguatamente questa abilità, è possibile produrre un volume di fuoco notevole ma è necessario avere spazio e tempo per farlo. La seconda abilità speciale è invece un debuff ovvero un totem che rallenta i nemici e le trappole coinvolti nella sua area d'effetto velocizzando, al contempo, il nostro eroe e gli alleati. L'abilità passiva, infine, evoca un fantasma quando muore un ciclope, non importa se è l'eroe o una delle minion controllate dall'intelligenza artificiale. Il fantasma non può essere attaccato e spara rapidamente magie di cura agli alleati che lo circondano. In sostanza anche le sole meccaniche di un personaggio rendono evidente la possibilità di attuare tattiche complesse e queste diventano ancora più articolate prendendo in considerazione eventuali sinergie con le abilità degli altri personaggi.

La closed beta di Orcs Must Die! Unchained ci rivela un sacco di nuove informazioni

Carte, MOBA e tower defense

In Orcs Must Die! Unchained, come dicevamo poc'anzi, non c'è un sistema di avanzamento del personaggio. A incrementare sono infatti l'equipaggiamento, le trappole e le creature evocabili che sono simboleggiate da carte collezionabili. Per poter chiamare creature più potenti è necessario possederne la carta e durante il gioco è necessario spendere le risorse, che si ottengono sconfiggendo eroi e creature nemiche, per poter lanciare le trappole disponibili e potenziare i portali di evocazione.

Un MOBA scatenato

La varietà di creature, oggetti e trappole è decisamente ampia, siamo già a 140 carte a questo punto della closed beta, ma anche avendo sbloccando tutto c'è un limite all'equipaggiamento trasportabile e questo limite ha la forma di un mazzo che possiamo salvare in modo da poterlo richiamare rapidamente per le partite successive. Nel creare il proprio mazzo il giocatore punta ovviamente a creare una combinazione efficace di trappole e creature, abbinandole ai propri personaggi in modo da amplificare l'effetto delle abilità che possiedono. Ma per poter equipaggiare una carta è necessario possederla e chi ha carte migliori, che possono essere acquistate nello store, ha maggiori possibilità di influenzare una partita. Le valute dello store di Orcs Must Die! Unchained sono tre e sono il classico oro, i teschi e gli scarti. Per ottenere questi ultimi, che permettono di comprare gli oggetti magici, è possibile distruggere le carte doppie nel Grinder e per ottenere le carte è possibile pagare con l'oro, acquistabile con denaro reale, o con i teschi che si accumulano giocando. Per chi gioca gratuitamente, insomma, servono entrambe le valute alternative mentre con l'oro si può accedere a tutto anche se non è possibile acquistare direttamente l'equipaggiamento. Ma anche la sola possibilità di acquistare pacchetti di carte random utilizzando valuta reale rende possibile potenziare il proprio mazzo senza giocare e per questo risulta difficile collocare Orcs Must Die! Unchained in un preciso contesto competitivo. Per fortuna i videogiochi non devono essere necessariamente fondati sull'agonismo per essere divertente e il dettaglio importante è che tutte le carte possono essere ottenute anche gratuitamente.

Un MOBA scatenato

È presto, comunque, per parlare della questione competitività. La modalità ranked match non è ancora disponibile e presumibilmente non lo sarà fino alla open beta. Dovremo dunque attendere il prossimo appuntamento per approfondire questo aspetto del titolo. Nel frattempo ci riteniamo soddisfatti della strada compiuta fino ad ora dagli sviluppatori. Le situazioni di gioco sono molteplici e le differenze rispetto agli altri MOBA sono tutt'altro che trascurabili. Differenze che includono una forte caratterizzazione degli eroi sono evidenti non solo nelle abilità ma anche nell'aspetto. Alcune animazioni, come l'ondeggiare dei capelli e degli oggetti dell'equipaggiamento, sono deliziose e l'aggiunta degli effetti di luce dinamici migliora notevolmente la resa globale. Certo, il polygon count non è eccezionale e ci sono animazioni non proprio esaltanti come quella del salto ma l'ottimo stile cartoon bilancia le mancanze e, complici i miglioramenti del comparto sonoro, ci troviamo finalmente di fronte a un comparto tecnico degno di questo nome.

CERTEZZE

  • Tre generi in uno
  • Eroi ben caratterizzati anche nel gameplay

DUBBI

  • Le microtransazioni potrebbero portare problemi di bilanciamento