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Il salto di From Software

La nostra prima prova di Bloodborne, il suo nuovo sistema di combattimento e tutte le novità dell'interfaccia

PROVATO di Antonio Fucito   —   14/08/2014

Annunciato quasi a sorpresa durante l'E3 di Los Angeles, Bloodborne si è posizionato da subito ai primi posti dei titoli più attesi dai possessori di PlayStation 4; questo perché sviluppato da From Software, gli stessi della serie Souls e quindi sinonimo di garanzia, ma anche per il fatto di essere un'esclusiva che vuole dare una decisa accelerata dal punto di vista tecnico alla "serie", senza trascurare diverse variazioni in termini di gameplay.

Il salto di From Software

Alla gamescom 2014 ci è andata di lusso, abbiamo provato infatti una demo del gioco e assistito ad una presentazione a porte chiuse di circa un'ora, per apprendere le novità legate soprattutto al sistema di combattimento. Bloodborne vede come prima cosa l'introduzione del cosiddetto "Regain System": quando si viene colpiti la propria energia ovviamente diminuisce, ma c'è la possibilità di recuperarla se si contrattacca entro un certo lasso di tempo. Questa aggiunta favorisce quindi un atteggiamento aggressivo e dinamico, che va ponderato perché rimane la necessità di allontanarsi dalla battaglia o di evitare i colpi susseguenti degli avversari, quando sopraffatti. Novità ad ogni modo dirompente per la serie, poiché gli sviluppatori dopo tre titoli vogliono cambiare le carte in tavola e rinfrescare il sistema di combattimento, da sempre fondato sulla parata, l'affondo, oppure sulla possibilità di attirare i nemici singolarmente per una più comoda eliminazione. In Bloodborne tutto questo sarà ancora possibile ma più raro, e spesso si verrà attaccati da avversari in contemporanea i cui attacchi dovranno essere evitati e restituiti al mittente il prima possibile.

La prima prova di Bloodborne, il suo nuovo sistema di combattimento e tutte le novità dell'interfaccia!

Fuoco e sangue

Giocando la demo abbiamo apprezzato anche un'interfaccia modificata e concentrata in alto a sinistra: oltre alle solite barre di energia e resistenza, adesso è presente una sfera che indica il numero di pozioni a disposizione, due cerchi dedicati agli oggetti e alle munizioni, e nessuno per un eventuale scudo o arma secondaria. From Software ha notato infatti che in Dark Souls molti giocatori utilizzavano sempre e solo le fiaschette Estus ignorando gli altri oggetti, questo perché erano associati allo stesso tasto ed era scomodo accedervi; da qui la scelta di separare le pozioni dal resto, in maniera tale da stimolare la scoperta e l'utilizzo dei componenti presenti. Le munizioni sono legate all'altra novità di Bloodborne, quella delle armi da fuoco, le quali rappresentano un supporto per le combo e vanno usate in congiunzione con l'arma primaria.

Il salto di From Software

Armi bianche che diventano ancora più importanti, e che possono assumere una doppia configurazione nel bel mezzo di una combo. Giocando in prima persona abbiamo potuto utilizzare ad esempio una sorta di ascia che può essere utilizzata ad una mano oppure, allungandosi, con due, in maniera tale da infliggere un danno maggiore. Ebbene, contro i nemici dotati di scudo la prima configurazione era inutile, abbiamo di conseguenza utilizzato l'ascia a due mani per stordire e scardinare la difesa avversaria, poi quella ad una mano, più veloce, per finire l'avversario prima di subire il contrattacco. Il corretto utilizzo di questa possibilità sarà vitale nella riuscita degli scontri, che come detto saranno multipli; lo stesso utilizzo delle armi da fuoco e degli oggetti disponibili è altamente caldeggiato, perché come da tradizione il livello di difficoltà sarà tarato verso l'alto (nella demo sullo showfloor, disponibile per tutti, è stato volutamente abbassato per scopi dimostrativi), con un grande senso di soddisfazione una volta portata a casa la pelle per qualche istante L'ambientazione provata nella demo è quella che si vede anche nei vari trailer disponibili online, più cupa e ancora più ispirata, all'interno della quale ci siamo dilettati in alcuni scontri fino all'arrivo del boss. Il feeling non è tanto dissimile da quello dei Souls anche nella configurazione dei tasti, ma effettivamente il controllo del personaggio principale ci è parso più dinamico, i nemici ancora più aggressivi e l'accesso alle varie abilità più immediato grazie ad una disposizione maggiormente ordinata dei tasti, essendosi liberato quello dell'arma secondaria in favore di quelle da fuoco, e col tasto dedicato alle pozioni.

Il salto di From Software

In realtà a porte chiuse ci è stata mostrata un'ulteriore ambientazione che si raggiunge una volta finita la demo, denominata "Grave Town" e pullulante di alcune donne anziane palesemente incazzate, che attaccavano in gruppo. È stato poi il turno di licantropi, ratti giganti e chi più ne ha ne metta, per una varietà a detta degli sviluppatori che sarà accresciuta, anche in termini visivi. Noi possiamo dire che il lavoro fatto dal punto di vista tecnico, e soprattutto artistico, è davvero eccezionale: tutto quanto mostrato fino ad oggi di Bloodborne è oltremodo ispirato, dalla realizzazione degli edifici al sistema di illuminazione, passando per i dettagli sullo scenario, i riflessi, il design dei nemici ed in generale l'impatto visivo generale, che sembra beneficiare della nuova generazione di console e quindi di PlayStation 4 per dare un deciso passo in avanti ai titoli sviluppati da From Software. Le novità in termini di sistema di combattimento andranno assorbite e saggiate con più tempo e prove a disposizione, per capire quanto cambino le carte in tavola per la serie; alla domanda sui punti di contatto con i Souls, ci è stato risposto che Bloodborne avrà una sorta di hub centrale sulla falsariga di Demon's Souls, ma una vastità delle ambientazioni e collegamento tra loro, con tanto passaggi da sbloccare, simile se non maggiore a quella di Dark Souls; un mix che ci pare molto interessante, da amanti della serie. Non mancherà un sistema di crescita in stile RPG simile ma con punti di differenza rispetto ai predecessori; sarà possibile modificare esteticamente e nel nome il proprio personaggio e ci saranno parametri che ne determineranno le caratteristiche, ma non le canoniche classi dei precedenti capitoli. Sarà possibile infine modificare e cambiare l'equipaggiamento, ma avrà un ruolo differente, forse inferiore, forse semplicemente differente, che verrà svelato nei prossimi mesi. Nel frattempo Bloodborne ci ha già conquistato in termini visivi e di ambientazione, incuriosito per le modifiche al sistema di combattimento, e rassicurato sul fascino e difficoltà non dissimili dai titoli precedenti di From Software. La data di uscita non è nemmeno così lontana nel tempo, a quanto pare entro sei mesi a partire da oggi.

CERTEZZE

  • Artisticamente eccezionale
  • Diverse novità nel gameplay e sistema di combattimento
  • Il solito grande senso di soddisfazione nel portare a casa la pelle

DUBBI

  • Che il combattimento più offensivo non sbilanci questa parte del gioco