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4 Ronin

Alla GamesCom abbiamo provato il quarto capitolo di Samurai Warriors

PROVATO di Matteo Santicchia   —   19/08/2014
4 Ronin

Sono passati dieci anni dall'uscita del primo titolo su PlayStation 2, e ora la serie Samurai Warriors arriva su PlayStation 4, e per la prima volta in digitale su PlayStation 3 e PlayStation Vita, spinta dalla grande richiesta dei fan che ne ha decretato un successo straordinario. Si parla di ben trentaquattro milioni di copie totali vendute! Normale, quindi, che questo quarto capitolo, esclusivo per piattaforme Sony, sia molto atteso dagli amanti del genere musou, affascinati dal setting storico del titolo. Samurai Warriors nasce infatti come come un videogioco quasi dagli intenti "educativi", mettendo in scena gli eventi del periodo Sengoku (da qui il titolo originale Sengoku Musō), un periodo di grandi lotte di potere nel Giappone feudale a cavallo tra il 1400 e il 1500.

Samurai Warriors 4 arriva sulla nuova console Sony: ecco il nostro provato

Su e giù per il Giappone

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Per questo motivo la modalità principale del gioco, l'ovvio Story Mode, è diviso (contrariamente agli altri titoli della serie) in diversi capitoli, ognuno dei quali narrerà la storia non di un solo protagonista, ma di una serie di personaggi che hanno preso parte a battaglie storiche legati ad uno stesso clan o Prefettura. La storia proseguirà quindi attraverso numerosi episodi, nei quali scegliere due eroi da portare in battaglia, il tutto attraverso una mappa dall'alto del Giappone per darci il giusto punto di vista strategico sugli eventi. Le battaglie sono davvero molte, per circa 30 ore totali. E solo per questa modalità. Accanto ad essa, in cui si segue un canovaccio specifico, c'è la modalità libera, in cui nei panni di un qualsiasi generale possiamo giocare ogni missione precedentemente portata a termine, ma soprattutto troviamo il ben più interessante Chronicle Mode. In questa modalità, creato il nostro Ronin, possiamo girare liberamente per il Giappone, entrare in città e comprare nuovo equipaggiamento, ingaggiare truppe e scendere in battaglia portando a compimento missioni per la fazione che abbiamo scelto. Inoltre la scelta dei nostri alleati non sarà monolitica, possiamo anche tradirli e quindi incrociare le nostre lame contro quelli che fino a poco prima erano stati fedeli compagni sul campo di battaglia. Inutile dire che nel Chronicle Mode avranno più spazio quei personaggi lasciati un po' in disparte nella Storia.

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A rinforzare poi il legame tra queste due tipologie di gioco ci sono anche missioni secondarie che si sbloccano al compimento dei capitoli dello Story Mode. A livello di contenuti prettamente numerici, Samurai Warriors 4 espande ovviamente i precedenti capitoli della serie. Sono stati implementati venti slot di salvataggio per creare il proprio Ronin nell'editor del Dojo, da utilizzare nel Chronicle Mode. Accanto alle proprie creazioni ci sono poi tutti i personaggi "standard" dello Story Mode, per un cast totale di 55 Samurai, di cui nove inediti. Continuando a dare i numeri, i ragazzi di Koei ci hanno informato anche di 45 livelli e 65 scenari, che concorrono ad un totale di circa 70-80 ore di gioco. Pad alla mano, il nostro breve test ci ha permesso di provare le nuove feature legate strettamente al gameplay, ovvero il cambio di personaggio "al volo" (già visto comunque in Chronicles per Nintendo 3DS) e i nuovi attacchi Hyper. Passare dal primo al secondo eroe ci permette di avere il campo di battaglia maggiormente sotto controllo, anche perché possiamo impartire l'ordine ad uno di dirigersi verso una certa zona, senza quindi sorbirci lunghe passeggiate a spasso per le enormi mappe. L'azione è più fluida quindi, con meno tempi morti (relativamente al genere musou) e anche più ricca visto le differenti potenzialità dei due eroi, senza dimenticare che missioni secondarie si sbloccano a seconda di chi si sceglie.

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E visto che il genere impone a Samurai Warriors 4 di mettere a schermo decine e decine di nemici (frame rate granitico a sessanta frame al secondo, zero tentennamenti nel nostro test) contemporaneamente il nuovo Hyper Attack è sembrato particolarmente utile, devastante sui gruppi più numerosi e per colpire efficacemente i punti deboli dei generali avversari. Il tutto senza mandare a memoria una complicata combo, ma invertendo quella base degli attacchi caricati. In definitiva, questo primo incontro con Samurai Warriors 4 ci ha lasciato soddisfatti. Ovviamente è un titolo "di nicchia" nel nostro mercato, ben fatto anche tecnicamente e che cerca di andare oltre il classico tran tran dei musou. Un genere questo che si ama o si odia, ma l'impressione è che Koei sia andata oltre il semplice compitino e il mero fan service, proponendo un titolo ricco di contenuti. A fine ottobre arriverà il nostro giudizio definitivo, rimanete quindi sintonizzati.

CERTEZZE

  • Tanti contenuti, oltre il fan service
  • Si parla di circa 70-80 ore di gioco
  • Tecnicamente ben fatto

DUBBI

  • È un musou, o si ama o si odia