73

Far Cry 4 - Voci dal Sottobosco

Scopriamo cos'è cambiato nell'ultimo episodio della celebre serie di avventure in prima persona

RUBRICA di Christian Colli   —   09/10/2014

Far Cry è una di quelle serie che, negli anni - e ne sono passati ben dieci, si è ritagliata una grossa fetta di fan grazie alla sua combinazione di gunplay, azione ed esplorazione. Far Cry 3, classe 2012, è stato accolto benissimo da pubblico e critica, e ha segnato definitivamente le intenzioni dello sviluppatore, Ubisoft Montreal, per quel che concerne gli standard del franchise. Far Cry 4 costruirà su quelle fondamenta, esaltando le caratteristiche che, secondo i suoi creatori, sono i cardini dell'esperienza e le più apprezzate dai giocatori: l'esplorazione open word, il senso di avventura e di coinvolgimento, l'umorismo e la libertà di azione. Ed è solo l'antipasto di quello che porterà con sé la next-gen nell'ovvio Far Cry 5 che vedremo prima o poi. Ma cosa è cambiato in questi ultimi due anni?

Far Cry 4 indica la strada che la serie percorrerà nei prossimi anni

L'evoluzione di Far Cry

"La principale innovazione rispetto a Far Cry 3, per quanto mi riguarda, è ila modalità cooperativa", rivela il creative director Alex Hutchinson. "Possiamo parlare quanto volete degli elefanti e dei girocotteri, ma se pensate a cosa succederebbe se state impiegando queste nuove tattiche insieme al vostro migliore amico - il quale, per esempio, vi sta coprendo dall'alto mentre vi intrufolate in una fortezza - vi renderete subito conto a quante nuove storie si possono raccontare".

Far Cry 4 - Voci dal Sottobosco

Ma con questa affermazione il pezzo grosso di Ubisoft Montreal non si riferisce alla storia del gioco, all'avventura del protagonista Ajay Ghale, ma a quella del giocatore che si cala nei suoi panni per esplorare i monti del Nepal. Lo sviluppatore, in questo momento, è in una specie di fase di transizione, alla ricerca del giusto equilibrio per quel che concerne la tessitura dell'intreccio narrativo e la sua presenza nel gioco vero e proprio. La trama, in Far Cry 4, sarà ancor meno preponderante che in passato, lasciando al giocatore un ampio margine di azione. "È il sentiero che intendiamo percorrere nei prossimi Far Cry", sottolinea Hutchinson. "Vogliamo che i giocatori si sentano più liberi, vogliamo alleggerire il carico della storia perché, nonostante ci abbiamo investito davvero molto, ci siamo anche resi conto che la maggior parte dei nostri fan si divertono di più ad andare a zonzo per il mondo che abbiamo creato, facendo quello che vogliono". Far Cry 4, del resto, condivide la struttura fondamentalmente open world del prequel: il giocatore può muoversi liberamente per l'enorme mappa di gioco e proseguire nello sviluppo della trama completando le apposite missioni segnalate. Bisogna ammettere che ultimamente di titoli open world o quasi se ne vedono parecchi: Ubisoft, ad esempio, sta pubblicando almeno tre franchise che condividono la medesima struttura ludica, e cioè Assassin's Creed, Watch Dogs e, appunto, Far Cry. Secondo Hutchinson, però, non vi è il rischio di sovraccaricare il mercato.

Far Cry 4 - Voci dal Sottobosco

"L'importante è che il nucleo del gameplay e le ambientazioni siano sufficientemente diverse", spiega il direftor. "Assassin's Creed è una serie fanta-storica in terza persona, basata principalmente sul combattimento in corpo a corpo, perciò è molto diversa da Far Cry. Ovviamente ci sono delle somiglianze nel modo in cui si sviluppa il gameplay, ma sono solo marginali". Ragion per cui, una volta deciso di limitare l'intromissione del comparto narrativo, Ubisoft Montreal ha deciso di concentrarsi su quello cooperativo. A chi sostiene che ci avrebbe potuto pensare prima, Hutchinson risponde con una scrollata di spalle. "Ammetto che, col senno di poi, può sembrare una soluzione piuttosto ovvia, ma in realtà è molto difficile, dal punto di vista tecnico, implementare questa modalità in un gameplay collaudato", ammette il director. "Ciò nonostante, quel che conta in Far Cry 4 è la libertà di movimento e di azione, ma grazie a Far Cry 3 abbiamo capito come potevamo introdurre il co-op e così abbiamo deciso che era venuto il momento di scommettere su questa modalità di gioco". Una scommessa vinta in partenza, verrebbe da dire.

Il futuro di Far Cry

Sarebbe sbagliato, però, credere che Ubisoft Montreal si sia concentrato completamente sulla modalità cooperativa, perché non è affatto così. In effetti, la modalità cooperativa è limitata unicamente all'esplorazione libera del mondo di gioco. "I nostri fan sono stati molto chiari: non volevano che il co-op rovinasse l'esperienza single player, e così abbiamo deciso di limitare il multigiocatore al gameplay open world per fare felici tutti quanti", precisa Hutchinson. "In questo modo Far Cry 4 proporrà non solo le coinvolgenti missioni della storia che devono essere affrontate in solitaria, ma anche un vero e proprio parco giochi pieno di missioni e sfide da superare con un amico".

Far Cry 4 - Voci dal Sottobosco

È chiaro che lo sviluppatore stia comunque insistendo molto sulla componente cooperativa di Far Cry 4 anche per via di una importante feature, ovvero quella di poter giocare insieme a un amico anche se non possiede una copia del gioco, un po' come fosse una demo scaricabile. La soluzione ha riscosso subito un ottimo successo e non sorprende che anche il "game sharing" proposto qualche mese dopo da Sony sia stato subito ben ricevuto dai possessori di PlayStation, benché non fosse esattamente una novità. La questione ha permesso ad Hutchinson di scoccare una frecciatina all'indirizzo di Microsoft. "Secondo me è stato meglio proporre subito l'utilità di questa feature, più che la tecnologia che le sta dietro", spiega il director. "È facile fraintendere gli spiegoni tecnologici, perciò è meglio essere più chiari. Credo che Microsoft non sia riuscita a spiegare bene quali fossero le sue intenzioni, ma del resto ha avuto problemi di comunicazione per tutta la generazione". Non che Far Cry 4 non abbia avuto la sua bella dose di polemiche, attenzione, anche se di natura completamente diversa. La copertina del gioco ha ricevuto parecchie critiche: ritrae il nuovo villain, il biondo ed effeminato Pagan Min, in un completo rosa, la mano poggiata sulla testa di un uomo con una granata in mano. Subito qualcuno ha gridato allo scandalo, mettendo in mezzo il razzismo e l'omosessualità. Ubisoft è stata costretta a chiarire pubblicamente che Pagan Min non è il protagonista di Far Cry 4 e che la storia non sfrutterà tematiche particolarmente scottanti. Tuttavia, il team di Hutchinson punta molto sul nuovo cattivone: "abbiamo creato Pagan in modo che non sia una minaccia diretta per il giocatore", spiega il director. "È evidentemente malvagio e spostato, ma volevamo che avesse un rapporto complicato con Ajay così che il giocatore si chiedesse come mai ce l'ha con lui e che cosa sa della sua famiglia e della sua vita". La storia delle polemiche fa abbastanza sorridere, peraltro, perché ormai sanno tutti delle critiche piovute addosso a Ubisoft riguardo al cast del nuovo Assassin's Creed. Il protagonista di Far Cry 4 non è "bianco", perciò Hutchinson è rimasto perplesso dal fatto che nessuno abbia fatto storie. "Tra l'altro l'ultimo Assassin's Creed al quale ho lavorato è stato il terzo, e il protagonista era un indiano, e nel mentre è uscito anche Assassin's Creed Liberation, che protagonista aveva una donna, e pure creola", riflette il director di Far Cry 4. "Non capisco il senso di queste storie sul razzismo, ma immagino che alcune testate siano a caccia di click". Il che ci porta a una domanda: e se in Far Cry 5 la protagonista fosse una donna? "E perché no, non mi dispiacerebbe", rivela Hutchinson. "Se date un'occhiata al DNA di Far Cry, scoprirete che è una serie che permette ai giocatori di fare ed essere quello che vogliono. A un certo punto la storia non conta più, una volta conclusa si può interpretare qualunque ruolo. Credo che le sequenze cinematiche e le scene scriptate stiano cominciando a fare il loro tempo, e vale anche per la nostra serie". Insomma, e se nel prossimo Far Cry ci si potesse creare il proprio alter ego per poi andare in giro a fare tutto quello che si vuole senza una vera e propria trama da seguire? Provate a immaginarlo.