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I figli degli uomini

Dalla Spagna una delle avventure più intriganti degli ultimi tempi

PROVATO di Stefano F. Brocchieri   —   11/02/2015

È quasi impossibile, almeno per chi scrive, essere imparziale con Dead Synchronicity: Tomorrow Never Comes, un genere di progetto che tende a ispirare automaticamente simpatia. L'avventura degli spagnoli Fictiorama, qui al loro debutto, parla infatti di suicidio, sperimentazioni su pazienti di ospedali, bambini fucilati. Insomma, prende e tocca temi "scomodi", senza chiedere il permesso a niente e nessuno. Men meno che meno a (supposti) giornalisti che per il loro editorialetto o speciale della settimana non sembrano aver trovato nulla di meglio di cui parlare che di argomenti di cui non paiono avere molta cognizione di causa, educatrici, associazioni di genitori, politici o chicchessia.

I figli degli uomini

Come si confà a una forma di espressione matura. Perché la vera maturità è essere finalmente consci di cosa si è, come si è fatti, cosa si vuole fare e poi, semplicemente, farlo, in piena coscienza dei propri mezzi e delle proprie intenzioni. In seguito, chiaramente, si giudicheranno i risultati, perché no, parlare di temi scomodi non rende automaticamente un'esperienza di gioco "matura" (con le virgolette, visto che ci si riferisce al valore dai tratti mitologici inseguito disperatamente da un certo tipo di critica specializzata e di pubblico), né riuscita la sua trama. Nemmeno per idea. Ma nulla o nessuno può arrogarsi il diritto o avanzare la pretesa di impedirlo in partenza, anche se con i suicidi ci si dovesse costruire un mini-gioco con cui prenderne a colpi di palla da baseball i cadaveri, alla Lethal League. Perché a quel punto si potrebbe parlare al più di trovata di cattivo gusto, stupida, offensiva o di un sublime coup de théâtre di ludificazione di eros e thanatos come manifestazione di un'autorialità cangiante, o magari di sottogioco dal gameplay riuscito o mediocre, ma niente dovrebbe mettere freno a un'eventualità del genere, in partenza. Spoiler: per quanto abbiamo avuto modo di provare grazie a qualche ora spesa su un codice preview, Dead Synchronicity: Tomorrow Never Comes certe tematiche le affronta all'interno di un discorso poliedrico che sembra riservare loro una valenza gestita con un tatto e una sensibilità mirabili. E non pare contenere alcun mini-gioco di quel genere.

Provato Dead Synchronicity, avventura dai temi forti e lo stile sopraffino davvero, davvero promettente

Buongiorno

Dead Synchronicity: Tomorrow Comes Today racconta di una distopia, un ordine sociale crudele e inumano instauratosi a seguito di una catena di eventi catastrofici conosciuti come la "Grande Onda", che ha messo in ginocchio gli equilibri politici, economici ed ecologici globali. Uno stato delle cose illustrato in maniera concisa ma efficace dalla introduzione del gioco, che ricalca una soluzione ormai classica del cinema di narrare un antefatto apocalittico tramite il montaggio aggressivo di immagini tratte dai telegiornali di svariati paesi (alla Edge of Tomorrow e Dawn of the Dead, per citare un paio tra i tantissimi film con un incipit del genere).

I figli degli uomini
I figli degli uomini

Ma quello era solo un antipasto, perché le fondamenta del mondo così come lo conosciamo sono state ulteriormente scosse da un altro fenomeno sciagurato, un'epidemia che ha trasformato una grossa fetta della popolazione in moribondi ormai prossimi alla data di scadenza dotati di misteriosi poteri psichici, che crescono di intensità mano a mano che il loro corpo si avvicina alla totale dissoluzione. Con un espediente un po' facile, che permette comunque un'immedesimazione indolore, nel gioco si interpreta un uomo privo di memoria, Michael, che apre i suoi occhi su questa nuova realtà senza saperne nulla, esattamente come il giocatore. Ed è una realtà greve, miserabile e inquietante tratteggiata in maniera vivida e graffiante da una veste grafica che prende Unity e gli toglie una dimensione, proponendo una rappresentazione 2D che ricorda molto il fumetto e l'animazione d'essai anni '60-'70. Un lavoro tecnico-artistico di pregio, al punto da essere valso a Fictiorama un Golden Cube per la miglior grafica bidimensionale agli Unity China Award del 2014. Ma questo non è l'unico aspetto "old-fashioned", grazie a cui il gioco riesce a definirsi una personalità che spicca immediatamente. Prendiamo i personaggi, come lo stesso protagonista, che sembra costruito sulle fattezze di Robert Mitchum, a cui viene dato il benvenuto da un tizio che pare il sosia occhialuto di Howard Phillips Lovecraft. O la regia, che con certi primi piani, la sovrimpressione di oggetti, il montaggio split-screen e improvvise e violente virate della fotografia pesca a piene mani da certe soluzioni con cui si sperimentava vivacemente nel cinema degli '60 e '70, specie nei thriller. E a rifarsi dichiaratamente a quell'humus creativo è la colonna sonora, composta in collaborazione con alcuni membri dei Kovalski e apertamente ispirata al giallo italiano e al rock orchestrale del periodo, la cui lavorazione - tra l'altro - è avvenuta in concomitanza con lo sviluppo al fine di renderla parte integrante e insostituibile di ogni situazione. Tanto impegno in termini di forma sembra essere andato a buon fine, facendo sentire per davvero proiettati in una dimensione che ha moltissimo di Dick, specie quello più oscuro, e moltissimo di Kafka, capace di sondare in maniera pungente la condizione di un individuo spiazzato, shoccato e schiacciato dal sistema, al punto di arrivare a mettere in dubbio la propria lucidità mentale. Dead Synchronicity: Tomorrow Comes Today è insomma caustico, nichilista, "lo-fi", talvolta ai limiti della cacofonia controllata, ma sembra funzionare così bene perché non si scorda di mollare la presa lasciando riprendere il fiato, offrendo scampoli di normalità, in cui respirare un po' di calore, di umanità o di pura, semplice e banale routine grazie a cui tenere insieme i pezzi di una scala di valori in base alla quale la ghettizzazione, il sopruso, l'uccisione di un innocente o altre atrocità non smettono di provocare sdegno, tristezza o di colpire alla bocca dello stomaco, suscitando la voglia di non accettare lo stato delle cose, di lottare per cambiare l'ordine malauguratamente costituito.

I figli degli uomini
I figli degli uomini

Queste le direttive lungo cui prende forma un'avventura dall'impostazione (anche lei) old school, ispirata per gameplay a pietre miliari come Day of The Tentacle e Monkey Island e per vocazione narrativa a nomi d'eccezione come I Have No Mouth and I Must Scream e Sanitarium. Solo dopo aver giocato l'avventura nella sua interezza, aver esplorato le 30 location, interagito con i 50 oggetti e ascoltato le 70.000 parole che la compongono e aver provato a ricostruire un puzzle che promette di scomporsi anche in direzione del metafisico, con Michael che a un certo punto dovrà vedersela addirittura anche con il rischio di una dissoluzione del tempo (la Dead Synchronicity che ne ha ispirato il nome) si sarà nella condizione di affermare se il risultato è all'altezza di propositi così altisonanti. Quello che si può apprezzare già nell'Atto I è un'impostazione che, sebbene mitigata dall'ormai irrinunciabile opzione per visualizzare tutti gli hotspot di una scena e una manipolazione degli oggetti non troppo sofisticata, ha davvero il sapore delle belle cose di una volta, con una struttura "aperta" che consente di esplorare, dialogare e avventurarsi nel mondo circostante senza avvertire limiti artificiosi, mossi dalla propria voglia di saperne di più entro gli ampi margini di un'esperienza progettata per "tenere aperti" più enigmi e quest contemporaneamente. Non ci resta che aspettare la versione completa, in arrivo ai primi di aprile, su PC/Mac e iPad, anche per valutare l'impatto del parlato (ancora da implementare) sull'armonioso quadro audiovisivo già apprezzato in queste fasi, feature portata in dote dall'accordo raggiunto di recente con Daedalic Entertainment: come i più attenti già sapranno, Fictiorama si era difatti affacciata un annetto fa su Kickstarter per farsi aiutare nello sviluppo, raggiungendo con successo l'obiettivo, ma in seguito ha siglato un accordo con la software house tedesca per fare di Dead Synchronicity: Tomorrow Comes Today un'esperienza più rifinita e completa, comprensiva di doppiaggio (solo in inglese e tedesco), localizzazione testuale in più lingue (tra cui l'italiano) e la produzione di un'edizione in formato fisico, in distribuzione presso una cerchia di paesi selezionati.

CERTEZZE

  • Una distopia meravigliosamente orribile
  • Stile di livello superiore
  • Struttura piacevolmente old school...

DUBBI

  • ...da ponderare per bene fino a che punto