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Nel segno della tradizione

Unreal Tournament è ancora in stato embrionale ma comincia a muovere i primi passi

PROVATO di Mattia Armani   —   27/02/2015

Anche se l'Unreal Engine 4 è disponibile dal marzo dello scorso anno non c'è ancora in circolazione un titolo Epic che possa esserne considerato il portabandiera. Fortnite, primo candidato a questo ruolo, è scomparso dai radar da qualche tempo, forse tenuto in serbo per un lancio al fianco di Windows X, e non si sa ancora nulla del misterioso gioco per console next gen di cui si parla ormai da diversi mesi. Ma un titolo Epic basato sul nuovo motore c'è e può già essere provato con mano. Parliamo di un prodotto che pur sviluppato nell'ottica del free-to-play (o meglio del gratuito a detta degli sviluppatori che però non hanno rivelato dettagli sul finanziamento) ha un grande nome e, presumibilmente, grandi obiettivi. Parliamo, in sostanza, del reboot di Unreal Tournament la cui alpha è stata resa pubblica, ormai sei mesi fa, con il fine di coinvolgere tutti i fan della serie nello sviluppo. L'obiettivo dichiarato degli sviluppatori è quello di riportare in alto l'egida dei cosiddetti arena shooter con un'esperienza che, sfruttando i feedback della community, punta a mettere d'accordo vecchia guardia e nuove leve. Si tratta, come ben sa chi si muove nel genere degli FPS, di una scommessa molto rischiosa ed è proprio per questo che Epic è partita con passo cauto pensando non solo al modello di sviluppo ma anche al finanziamento dal basso.

Nel segno della tradizione
Nel segno della tradizione

Purtroppo questo approccio solleva qualche inevitabile dubbio in merito all'effettiva portata del progetto, tanto più che ci troviamo di fronte a un titolo ancora ancora acerbo e caratterizzato da un look a dir poco spartano. Ma gli aggiornamenti degli ultimi giorni ci hanno rassicurato con alcune novità piuttosto rilevanti come il matchmaking basato sulla skill del giocatore che rappresenta un elemento fondamentale per garantire un'esperienza vivibile ai nuovi arrivati. Non sono inoltre mancati fix di vario genere, rifiniture tecniche in quantità, miglioramenti all'interfaccia e anche una nuova mappa di allenamento. La novella più importante, però, riguarda l'arrivo del Flak Cannon, uno degli strumenti di morte preferiti dai giocatori di Unreal. Il funzionamento dell'arma è quello che conoscono tutti i fan della serie con la classica modalità lanciagranate affiancata a quella a frammentazione che spara una micidiale rosa di frammenti incandescenti. Niente di nuovo insomma ma l'invidiabile bilanciamento della doppia modalità di fuoco, disponibile per tutte le armi, è una delle peculiarità principali della serie Epic. Risulta quindi comprensibile che gli sviluppatori considerino questa meccanica come un patrimonio da conservare anche se qualche sbilanciamento iniziale è inevitabile. Il nuovo Flak Cannon, per esempio, causa quantitativi di danno eccessivi ma sarà indubbiamente ritoccato al pari di molti altri aspetti di un gameplay che è destinato ad affrontare innumerevoli cambiamenti nel corso dei prossimi mesi. D'altronde l'equilibrio delle armi armi è un elemento chiave di questo genere che non punta a facilitare le uccisioni ma vuole esaltare la nuda abilità del giocatore. Una filosofia che Epic vuole mantenere intatta sia nell'ottica della competitività sia, questo è chiaro, per garantirsi il seguito dello stuolo di appassionati che da tempo attende un nuovo Unreal Tournament. Potremmo quindi insinuare che il maggior rischio del nuovo Unreal non sia quello di snaturare la serie quanto quello di non proporre abbastanza novità per poter attirare nuovi giocatori. Ma parlare di questo aspetto in una fase non certo avanzata dello sviluppo è a dir poco prematuro. Per ora gli sviluppatori si stanno ancora concentrando sul nocciolo del gameplay che, come risulta evidente dalla versione alpha, è composto da qualche novità relativa al movimento come lo slide e dalle classiche armi della serie, da power-up decisamente familiari ai fan di Unreal e da mappe piene di dislivelli che appartengono alla formula più tradizionale dell'arena shooter.

Un paio di update importanti ci danno la possibilità di tornare a parlare del nuovo Unreal Tournament

Passo dopo passo

Unreal Tournament è chiaramente votato al rispetto delle tradizioni della serie ma questo non vuol dire che non vedremo comparire qualche novità importante nel corso dello sviluppo. Inoltre possiamo dare per scontata l'implementazione dei veicoli, introdotti per la prima volta nella serie con Unreal Tournament 2004, ai quali è dedicata un'apposita sezione sul forum riservato allo sviluppo del titolo. Infine dobbiamo considerare che Unreal Tournament presenta delle differenze importanti rispetto a quei titoli, come Quake Live, che si sono limitati a riproporre il passato in chiave free-to-play. E parliamo di differenze molto importanti che vanno ben oltre la semplice modifica del bilanciamento di armi e power-up. Unreal Tournament è pensato per essere totalmente gratuito e per includere il modding, cosa che manca a Quake Live, e inoltre si basa sull'Unreal Engine 4 che è un motore nuovo e dotato di enorme potenziale. Attualmente il titolo Epic è appena uscito dallo stato embrionale ed è ancora pieno materiali provvisori che ci restituiscono un comparto grafico datato, altalenante e pieno di brutte sorprese. Ma ogni update porta qualche miglioramento e ogni miglioramento è un passo in più verso un'inevitabile trasformazione che dovrebbe rivoluzionare radicalmente la resa estetica del titolo.

Nel segno della tradizione

Nell'augurarci un Unreal con grafica da capogiro dobbiamo però considerare anche la questione della fluidità visto che parliamo di un genere che prevede un gameplay fulmineo e pretende una precisione estrema. In questo tipo di titoli una rotazione di 360 gradi può avvenire in una frazione di secondo ed è necessario che in quel breve lasso di tempo il numero di fotogrammi sia abbastanza elevato da mantenere l'immagine fluida. Per questo una parte della community chiede a gran voce che il limite del frame rate sia fissato ad almeno 120 immagini per secondo ma anche se Epic decidesse di soddisfare questa richiesta non è detto che il comparto tecnico debba per forza essere castrato. D'altronde uno dei complimenti che possiamo fare all'attuale comparto tecnico di Unreal Tournament riguarda la capacità di mettere in evidenza l'estrema scalabilità del motore grafico, requisito fondamentale per ogni shooter PC che si rispetti. Anche nel caso della grafica, comunque, è davvero troppo presto per fare considerazioni sensate. In questa fase dello sviluppo l'importante è il gameplay che pur ancorato alla tradizione inizia a offrirci novità come un power-up che consente di decidere quale arma far apparire in tutti gli spawn point. Una meccanica di questo tipo ha un deciso impatto sul gameplay e non è detto che si adatti bene alla dimensione competitiva. Ma è anche la dimostrazione che gli sviluppatori stanno cercando il modo di cambiare le carte in tavola senza stravolgere le regole del gioco.

Nel segno della tradizione

Epic, in sostanza, sta sperimentando ed è una cosa resa possibile anche dall'interazione con la community che garantisce feedback immediati e gratuiti da parte di quello che probabilmente sarà il nocciolo dell'utenza finale. Possiamo quindi aspettarci un prodotto che sia per lo meno aderente ai desideri dei fan più accaniti anche se non è detto che gli sviluppatori ascoltino ogni suggerimento per quanto questo possa apparire sensato. Un approccio del genere, seguito da inevitabili e continui bilanciamenti in base all'umore di chi sta contribuendo in un dato momento, rallenterebbe drammaticamente lo sviluppo. Per questo, anche se la alpha è scaricabile liberamente e la partecipazione aperta a tutti, nel forum ufficiale ci sono tutte le indicazioni indispensabili per poter formulare suggerimenti che possano essere presi in considerazione dal team. D'altronde non è detto che un'idea che piace a una manciata di giocatori, per quanto questi possano essere attivi e sinceramente appassionati, sia giocoforza adatta alle meccaniche di un titolo che deve rivolgersi a un pubblico piuttosto ampio per potersi garantire un futuro. Sono quindi fondamentali dei vincoli che mantengano i contributi dal basso in linea con la filosofia scelta per il progetto. Ed è proprio questo approccio a darci qualche garanzia sul risultato finale e a rendere la lettura del forum di Unreal Tournament una valida lezione di game design. Spulciando nei topic troviamo chi considera la ricarica del lanciamissili troppo lenta, chi si lamenta per la fisica del translocator disk, chi apprezza il rimbalzo casuale delle granate e chi vorrebbe potersi cimentare in triple sponde degne di Jimmy Snooker. La discussione, in sostanza, infuria e i fattori da tenere in considerazione sono innumerevoli quando il bilanciamento è una condizione fondamentale per non deludere le aspettative.

CERTEZZE

  • Un reboot che non tradisce lo spirito della serie
  • Lo sviluppo partecipato garantisce innegabili vantaggi
  • Le mod avranno un ruolo importante nell'esperienza finale

DUBBI

  • Gratuità e crowdfunding nascondono più di un'insidia
  • Non si intravedono ancora novità di rilievo