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Mafia III – Cosa vorremmo in…

Il prossimo capitolo di Mafia potrebbe essere annunciato a breve. Ecco come lo abbiamo immaginato

RUBRICA di Massimo Reina   —   13/07/2015

Cosa vorremmo in... è una rubrica a cadenza mensile dedicata ai giochi più attesi dal pubblico. Ma rispetto alle tradizionali anteprime, essa tratta l'argomento in maniera più diffusa, immaginando come potrebbe essere un titolo, o come si vorrebbe che fosse, piuttosto di come sarà.

Forse sarà solo il tentativo di una compagnia di difendere il marchio di una loro proprietà intellettuale dall'acquisizione indebita da parte di soggetti esterni, ma la notizia che lo scorso 25 giugno Take-Two Interactive ha registrato alcuni domini con il nome di Mafia III, ha scatenato una ridda di reazioni fra gli appassionati per un possibile annuncio del gioco.

Mafia III – Cosa vorremmo in…

Voci di un possibile terzo gioco della serie si sono susseguite sulla rete fin dal marzo del 2012, quando una fonte anonima asserì che il gioco era entrato in fase di produzione. Altri rumor successivi riportarono la notizia secondo la quale Mafia III era in sviluppo per Xbox One e PlayStation 4, console delle quali sarebbe stato uno dei titoli di lancio, cosa poi non concretizzatasi pare a causa di presunti problemi tecnici e di produzione. Le voci si fermarono del tutto quando, nel gennaio del 2014, 2K Games, azienda sussidiaria di Take-Two Interactive, chiuse gli uffici centrali di 2K Czech (gli sviluppatori del secondo capitolo), licenziando molti sviluppatori e spostando i rimanenti presso uno studio satellitare a Brno o nella sua sede principale a Novato, California. Adesso però come detto i rumor sono ritornati prepotentemente, supportati da elementi un po' più concreti rispetto al passato: se Mafia III è davvero in fase di sviluppo lo sapremo insomma presto, anche se non è chiaro nel caso quale team di sviluppo potrebbe lavorare al momento sul videogioco. Qualcuno ha ipotizzato che possa essere Hangar 13, il nuovo studio che 2K Games ha aperto a San Francisco nel dicembre 2014. Il gruppo, guidato dal veterano Haden Blackman, ex direttore creativo alla LucasArts, sta in effetti lavorando su un gioco top-secret tripla A che utilizzerebbe tra l'altro una tecnologia proprietaria. Ad ogni modo, in attesa di conferme ufficiali, noi abbiamo come al solito provato a immaginare come potrebbe essere il gioco, e cosa vorremmo vi venisse implementato.

Mafia III potrebbe essere annunciato: come lo vorremmo il nuovo capitolo della serie 2k Games?

La scalata al potere di Vito

Due a questo punto le possibili strade che lo sviluppatore potrebbe intraprendere per il nuovo progetto: la prima, la più probabile, porterebbe a un seguito diretto dei fatti narrati in Mafia II, e magari raccontare il resto della "carriera" criminale del suo protagonista, Vito Scaletta, oltre a chiarire il destino di Joe Barbaro; la seconda a una storia e a dei personaggi completamente nuovi, in qualche cittadina fittizia degli anni '20-'30 del sud degli Stati Uniti, come si era vociferato qualche anno fa. Quella di un continuo della storia di Vito sembra essere un'ipotesi tutt'altro da scartare, anche se a suo tempo gli ormai sciolti 2k Czech sostennero che le vicende di Scaletta erano concluse per sempre, con quel finale "freddo" che dal loro punto di vista doveva servire a chiudere la vicenda in maniera diversa dal solito, con l'implicito messaggio finale che il crimine non paga. Qualcuno sostiene che un indizio dell'eventuale sequel potrebbe essere il quasi certo coinvolgimento nell'opera di Rick Pasqualone, che ha doppiato proprio Vito Scaletta nell'edizione americana di Mafia II.

Mafia III – Cosa vorremmo in…
Mafia III – Cosa vorremmo in…

A noi di certo non dispiacerebbe, visto che abbiamo amato i personaggi, l'ambientazione e l'epoca. Il secondo capitolo della saga raccontava infatti la storia del giovane italo-americano Vito Scaletta del quale il videogiocatore seguiva la vita e la carriera criminale all'interno della gerarchia mafiosa attraverso due differenti periodi storici inframmezzati da una pausa piuttosto lunga in gattabuia. Sviscerata attraverso quindici differenti capitoli, poco meno della metà ambientati verso la metà degli anni '40, e la restante parte focalizzata invece all'inizio degli anni '50, nel pieno di un colorato e vivace boom economico (con tanto di cambio estetico della city e dei suoi abitanti per look, auto, musiche), la trama si articolava sullo sfondo della città fittizia di Empire Bay ricostruita combinando assieme elementi tratti da New York City, Boston, Los Angeles, San Francisco e Chicago. Il tutto era condito da una regia cinematografica, ricca di intermezzi filmati di sicuro impatto visivo, con numerosi dialoghi rigorosamente doppiati in italiano a scandire i momenti clou del gioco e lo scorrere dei capitoli, in grado di coinvolgere il giocatore anche grazie al loro tono decisamente adulto, talvolta grotteschi nella loro crudezza, ma sempre fedelmente ancorati a una realtà di un periodo che in moltissimi abbiamo conosciuto soprattutto grazie ai numerosi film di genere. Sarebbe bello poter ripartire da quel periodo e scoprire magari che Vito è diventato un boss. Altra epoca affascinante in cui ambientare eventualmente il gioco con nuovi protagonisti potrebbe essere quella degli anni '20-'30, col proibizionismo, la guerra castellammarese tra Joe Masseria e Salvatore Maranzano per il controllo del territorio, del commercio illegale di alcolici e dei locali. Il periodo dell'inizio dell'ascesa del giovane Al Capone, di Lucky Luciano, della serie Tv Boardwalk Empire, della strage di San Valentino, e via discorrendo. Anche se alcuni indizi suggerirebbero un'ambientazione più a sud rispetto a dove vivevano i due famosi boss citati. Poco tempo fa, infatti, Take-Two stava cercando per un nuovo gioco che potrebbe essere proprio Mafia III, doppiatori per tre personaggi chiamati rispettivamente Franklin, Tony e Mickey. Nella scheda dei personaggi si poteva leggere che questi erano nati in Louisiana. Dunque il set degli eventi potrebbe essere in una ipotetica, fittizia New Orleans, nel periodo in cui il capo mafia siciliano "Silver Dollar Sam" Carolla spazzava via la locale mafia irlandese per assorbirne il traffico d'alcool, e cominciava a controllare gran parte dei politici, poliziotti, giudici e magistrati locali guadagnando un potere smisurato.

Mafia III – Cosa vorremmo in…

Free roaming o no?

Per quanto concerne il gameplay, vorremmo che Mafia III fosse una via di mezzo fra un free roaming e il predecessore, in maniera tale che pur concedendo una certa libertà e varietà d'azione al videogiocatore, mantenesse al contempo il focus sul ritmo e sulla narrazione, sull'elemento immedesimazione e coinvolgimento emotivo dell'utente. Mafia II era piuttosto lineare dall'inizio alla fine, con poche divagazioni rispetto alla storia principale, ma in fondo funzionava.

Mafia III – Cosa vorremmo in…
Mafia III – Cosa vorremmo in…
Mafia III – Cosa vorremmo in…

Ci auguriamo quindi che a prescindere dall'ambientazione, la città in cui verranno vissute le vicende di Mafia III si riveli estremamente curata non solo da un punto di vista artistico ma anche a livello di possibilità di interazione. Da un lato ci aspettiamo un agglomerato urbano vivo, dinamico e credibile, dove il traffico, i poliziotti, la gente che va o viene da lavoro, passeggia, sbriga le sue faccende quotidiane e via discorrendo siano regolati da un'intelligenza artificiale evoluta, in grado di restituire la sensazione di trovarsi davvero per le strade di una metropoli americana. Dall'altro vorremmo poter svolgere quelle attività facoltative che non era possibile fare in Mafia II (tranne in parte coi successivi DLC): lì non c'era nessun locale dove andare, nessuna sala biliardo dove tirare su qualche soldo, niente quest particolari da completare. Se togliamo la possibilità di qualche scazzottata con la gente incontrata per strada, o qualche sparatoria casuale con i membri delle gang sparse per i quartieri della città (cinesi, afroamericani, Greasers), cioè senza fini specifici se non quello di menare le mani, cambiarsi i vestiti e rapinare i negozi di abbigliamento o i distributori, al di fuori delle missioni che seguivano la trama principale si poteva solo girovagare in auto (magari dopo averle rubate) ascoltando della buona musica. Il che dopo un po' finiva per annoiare. Un'iniezione di eventi casuali, di missioni secondarie e di alcuni mini game non sarebbe una cattiva idea. Pensate a incarichi extra come per esempio il recupero di danaro nei negozianti per il pizzo, un carico di liquori da scortare o l'affiliato di un altro clan da eliminare e far sparire in silenzio. Oppure gestire le attività di intere aree del quartiere controllato dalla Famiglia di appartenenza, dal racket della droga a quello della prostituzione, dal gioco d'azzardo, alle bische, alle estorsioni, ai locali per soli uomini. Noi infatti immaginiamo anche un sistema di reputazione, sulla falsariga di quanto visto proprio in titoli come Mass Effect, che potrebbe migliorare o peggiorare il carisma del protagonista a seconda delle decisioni prese. In base alle azioni compiute, il mafioso potrebbe diventare un boss all'antica, modello Vito Corleone, o più moderno e aggressivo, violento e cattivo. Tutto ciò avrebbe un impatto sui personaggi non giocanti e su alcuni aspetti dell'avventura: un capo tutto sommato "benevolo" potrebbe per esempio rendere ai commerciati meno pesante per certi versi il pagamento del pizzo, o più piacevole il lavoro ai suoi "picciotti". Viceversa, un boss violento potrebbe da un lato incutere timore, ma nel contempo anche incentivare i suoi uomini e le sue vittime a guardare altrove, spingendoli al tradimento o alla ribellione alla prima occasione utile. Questo è quanto ci è venuto in mente per un possibile terzo episodio della serie Mafia. In realtà abbiamo cercato di sintetizzare al massimo le nostre idee sull'argomento, focalizzandoci maggiormente su quelli che riteniamo essere dei punti focali dai quali ripartire per creare un capitolo più consono alle aspettative degli appassionati e alle potenzialità di PlayStation 4, Xbox One e PC, ma non è detto che non si possano ideare anche altre soluzioni, perfino migliori. Voi cosa ne pensate?