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Cosa giocare per marinare la scuola

Multiplayer.it vi insegna a sopravvivere videoludicamente alle assenze ingiustificate

SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   05/07/2015

Alzi la mano chi di voi non ha mai marinato la scuola. Così tanti? Non vi crediamo assolutamente. Su, non fate quelle facce. Davvero non vi è mai capitato di preferire il vagabondaggio a un compito in classe particolarmente rischioso? Davvero non avete mai obbedito al richiamo della giungla che vi ha imposto di evitare il cancello scolastico per recarvi in qualche luogo più piacevole e meglio frequentato? Davvero non avete avuto un amore che vi ha chiesto una mattinata di solitudine per confessarvi che in realtà gli piaceva un altro o un'altra? Ci state ingannando, è chiaro. Nessuno può sfuggire al fascino di fare filone, o fare sega, o bigiare, o bruciare, o fare forca o ditelo come vi pare, tanto avete capito cosa intendiamo. Quello che vi è sempre mancato però, è qualcuno che vi aiutasse a videogiocare anche in quelle occasioni. Non è difficile come sembra. È vero che spesso non si può tornare a casa per la furia solenne di genitori e assimilabili, ma nessun problema è davvero insormontabile. L'importante è trasformare i pericoli in possibilità. Per questo vi consigliamo di seguire la nostra preziosa guida che vi insegnerà come e a cosa videogiocare durante una bigiata. Avete tutta l'estate per prepararvi.

Leggete questo speciale in cui Multiplayer.it vi insegna come giocare dopo aver marinato la scuola

Affrontare la mamma: BioShock Infinite e la supercazzola

Avete fatto sega ma avete esaurito i posti in cui rifugiarvi, quindi decidete di tornare a casa e videogiocare. C'è solo un piccolo problema: la mamma. La mamma è quella creatura dagli occhi grandi grandi e dai denti aguzzi capace di strapparvi la testa se le portate un'insufficienza da scuola, figurarsi se le dite che invece di andare a lezione siete tornati a casa per giocare! Di base siamo molto empatici verso di lei e verso ogni forma di efferata violenza che scelga di usare per costringervi a studiare, ma quello in oggetto è un caso particolare. In fondo se abbiamo deciso di fare sega è perché per qualche ora o per un intero giorno con la scuola non vogliamo avere niente a che fare. Ora, sia chiaro che non esiste una tecnica perfetta per sconfiggere quello che per molti è il più pericoloso dei boss, ma unendo antichità e modernità possiamo quantomeno provare. Mescolando la leggendaria eloquenza del conte Raffaello Mascetti (se non sapete chi è andate di Google) con i temi dei titoli di Ken Levine, in particolare BioShock Infinite, è possibile ottenere una forza retorica dalla potenza devastante, che si esprime nella superquadrimensionalcazzola. Si tratta di una forma di seduzione verbale così avanzata che potrebbe fruttarvi un posto in parlamento. L'importante è non farsi spaventare. Il primo approccio post bigiata con la genitrice potrebbe infatti segnare un punto a suo favore e rendere più difficile l'intera operazione di convincimento. È il momento più delicato, quello in cui i suoi occhi non riescono a nascondere la rabbia da Super Saiyan che vorrebbe sfogarvi addosso. Non indietreggiate. Anzi, avanzate decisi e incrociate il suo sguardo. Fatele porre la prima domanda, quella che solitamente non aspetta la risposta (anche perché lei già ritiene che l'unica forma di espiazione per la vostra colpa è la morte per soffocamento da periodi ingiuriosi), quindi, cercando di non tradire emozione nella voce, attaccate con brio: "Madre, non sono tuo figlio. Tuo figlio è a scuola. Sono un altro tuo figlio. Quello che vive in un'altra dimensione. Sono giunto qui attraverso dei portali quadrimensionali aperti dalla congiunzione dell'alito cosmico di Saturno con il residuo di polvere spaziale di Plutone. Lo scappellamento a destra della nebulosa di Andromeda richiede il mio intervento immediato. L'unico modo per non far confluire l'universo in cui vivo in questo, causando un'esplosione capace di alterare l'ordine del cosmo, è di accendere la console del me in questo universo e finire The Witcher 3: Wild Hunt (o il vostro titolo preferito del momento). Devo farcela prima che l'altro me torni da scuola, altrimenti sarà sarà la fine." A questo punto le possibilità sono due: l'avete convinta. Non vi ha capito, come dimostrerà il suo balbettio, ma poco importa perché vi porterà anche dei biscotti per rendervi più felice il gioco (in fondo state salvando il mondo). La seconda possibilità è che vi abbia capito perfettamente ma che non abbia creduto a una sola parola. In questo caso c'è poco da fare: scappate.

Trovare l’amore: Sonic Boom, Sonic Dash o qualsiasi reboot free-to-play mobile

La situazione è quella classica: voi stavate entrando a scuola come ogni mattina quando la ragazza che amate più del vostro joypad nuovo vi si è avvicinata sussurrandovi all'orecchio: "non mi va di entrare, a te sì?" Nonostante abbia pronunciato quelle parole con un alito di voce, la loro forza vi ha trapassato il cranio inondandovi le budella e, senza che ci abbiate potuto fare nulla, avete risposto ciondolando la testa e annuendo con gli occhi e la mente ebbri della possibilità di stare soli per qualche ora con lei.

Il porcospino di Sega la commuoverà
Il porcospino di Sega la commuoverà

Ora, si dà il caso che la vostra amica sia una fan sfegatata di un personaggio classico, mettiamo Sonic, e che non faccia che citarlo in continuazione. Mentre vi aggirate per le strade e i parchi della vostra città per tentare di sfuggire agli sguardi indiscreti di qualcuno che potrebbe riconoscervi, cercate un posto appartato dove confessarle finalmente i vostri sentimenti. Peccato che a lei di voi non importi praticamente nulla. Siete l'amico del cuore, quello a cui può confidare i suoi più reconditi segreti trovando sempre una parola consolante come risposta e, a volte, un buon consiglio. Una tragedia, insomma... Ecco, è ora di dire basta! Grazie ai videogiochi è possibile mettere fine a questa barbarie sentimentale. Quando lei inizia a parlare, fate in modo di far finire il discorso sul suo amato Sonic (o su qualsiasi altro personaggio). Quindi estraete lo smartphone dalle tasche e, con fare allusivo, ditele che è uscito un nuovo titolo con protagonista il porcospino blu di Sega: Sonic Dash. Non aggiungete una parola e fatela giocare. Presto si renderà conto che per divertirsi davvero bisogna pagare e pensando alle ore liete passate insieme ai titoli classici di Sonic, la tristezza l'ammanterà come la mozzarella ammanta la pizza Margherita. È a questo punto che dovete essere spietati. Lei vi chiederà se esistono ancora titoli della serie come quelli del passato, perché quella roba in cui si paga tutto proprio non le piace. Voi rispondetele semplicemente: "qualcosa del genere" e tirate fuori dallo zaino il Nintendo 3DS con dentro Sonic Boom. Fatela giocare e dopo pochi minuti vedrete scenderle copiose lacrime sulle sue guance. "Ma come ti hanno ridotto, porcospino mio?" sarà la frese che pronuncerà più volte singhiozzando. È a quel punto che dovete abbracciarla e dirle nel tono più dolce e suadente di cui siete in possesso: "Cara, la supereremo insieme questa brutta storia." Bravi, avete appena vinto in quel dannato livello chiamato Friendzone.

L’approfondimento storico/artistico: gli Assassin’s Creed

Quale giustificazione migliore del vostro profondo amore per la cultura per fare filone? Immaginiamo che il problema sia che, nonostante gli anni di scuola che avete sul groppone, non sappiate ancora distinguere un arco a sesto acuto da uno a tutto sesto e che per molti di voi la Nike di Samotracia sia lo sponsor del libro di storia dell'arte, più che una scultura.

L'amore per la cultura vince sempre
L'amore per la cultura vince sempre

Ora, quando la professoressa vi ha parlato delle strombature una risata ve la siete fatta, ma è finita lì e, a dirla tutta, ancora non avete capito cosa sono. Detto che conoscere almeno i fondamentali non vi farebbe affatto male, il vostro obiettivo attuale è un altro: riuscire a videogiocare invece di andare a scuola. Ora, dovete capire perché non volete andarci per generare l'autodeterminazione giusta. Il mal di pancia è banale, e poi obbliga a non mangiare le cose più buone del mondo per troppo tempo, mentre appellarvi a qualche sciopero scolastico servirà a poco, anche perché nell'epoca di internet l'esistenza degli scioperi è facilmente verificabile. Non siate banali, anche perché la banalità produce risultati incerti. Puntate sulla cultura! "Oggi vorrei andare tanto a scuola, ma sento di dover approfondire storia e arte per le interrogazioni di domani. Sento che la mia preparazione ha risentito fortemente della mancanza di esempi diretti, ossia della possibilità di vedere dal vivo alcune importanti opere, e non so come fare per compensare". Chi vi ascolta sarà immediatamente partecipe del vostro dramma e annuirà. A questo punto deve partire il colpo di grazia: "Certe cose andrebbero viste sul posto, ma non posso andare a Firenze, Roma o Venezia. Fortunatamente mi sono fatto prestare dagli amici un applicativo che ricostruisce alcune delle più belle città del passato in modo realistico. Si chiama Assassin's Creed". Ora, per ottenere l'effetto completo c'è bisogno di un minimo di preparazione. È importante ad esempio che sappiate dove andare e cosa farle vedere. Se ad esempio lanciate Brotherhood illustrate con parole pompose la magnifica ricostruzione della Roma antica e fatevi un giro nel Colosseo, mentre se avviate Assassin's Creed 2 parlate dei mesi che ci sono voluti per costruire una Firenze credibile e andate a Santa Maria del Fiore o a Santa Maria Novella. Evitate di commettere errori marchiani, come avviare Assassin's Creed III o IV, che hanno scenari leggermente fuori dal range tollerabile per il piano. Unity va invece benissimo e camminare su Notre Dame vi frutterà grande ammirazione. Oltre che la mattinata libera.