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Goddo e mangiato

Al TGS abbiamo provato brevemente questo remake

PROVATO di Fabio Palmisano   —   18/09/2015

Uscito nel 2011 sulla defunta PSP, God Eater Burst era un titolo palesemente ispirato a Monster Hunter ma che comunque seppe ritagliarsi una sua schiera di ammiratori, per merito principalmente di un setting molto riuscito (tant'è che ne è stata tratta una serie anime) e di un gameplay convincente, nonostante alcune problematiche legate a un sistema di controllo macchinoso e a una forte ripetitività di fondo. Evidentemente convinta di poter ovviare a questi peccati di gioventù, Bandai Namco è pronta a rilasciare questo God Eater Resurrection, remake del titolo originale in arrivo il mese prossimo su PlayStation 4 e PlayStation Vita che al Tokyo Game Show abbiamo avuto modo di provare in una breve sessione di gioco.

God Eater risorge con questo remake: ecco le nostre impressioni dalla demo

Il make up degli dei

Pur uscendo in un periodo in cui le versioni remastered la fanno da padrone, God Eater Resurrection tenterà di offrire qualcosa in più rispetto al - doveroso - upgrade grafico. Le novità di questa ultima incarnazione prevedono anzitutto alcune migliorie al gameplay: ci sarà un inedito stile di combattimento chiamato Predator Style che consentirà di effettuare una varietà di diverse mosse relative all'atto di divorare i nemici, permettendo all'utente di farlo a mezz'aria, in corsa, durante una scivolata e così via.

Goddo e mangiato

Si tratta indubbiamente di un elemento apprezzabile stando a quanto abbiamo potuto provare dalla demo, dato che grazie ad esso gli scontri ci sono apparsi più dinamici rispetto all'originale.

Goddo e mangiato

Merito anche di un sistema di controllo che, rispetto alla controparte PSP, può finalmente sfruttare i due stick analogici offerti da PlayStation 4 e PlayStation Vita: la nostra prova si è svolta sulla console casalinga di Sony, e poter gestire autonomamente la visuale è una vera e propria manna dal cielo per un titolo che continua anche in questa iterazione a presentare una telecamera che tende molto spesso ad andarsene per i fatti propri. In questo senso si poteva fare certamente qualcosa di più, un rimpianto che si può estendere anche alla gestione dei menu durante le battaglie: su PlayStation 4 vi si accede toccando la parte destra del touch pad per accedere all'inventario e quella sinistra per impartire ordini ai compagni, con le varie voci che si possono selezionare scorrendo con i tasti dorsali. Un sistema radiale sarebbe stato certamente più utile e immediato, ma tant'è. God Eater Resurrection potrà contare anche su alcuni elementi ereditati direttamente dal più recente secondo capitolo della saga: tutte le armi comparse in God Eater 2 e God Eater 2 Rage Burst saranno disponibili in questo remake, assieme ai Character Episodes, ovvero delle sotto-missioni opzionali che si sbloccano interagendo con gli altri personaggi e che possono premiare il giocatore in vari modi. Sul fronte dei contenuti e della storia, God Eater Resurrection non dovrebbe discostarsi troppo dal prodotto originale, anche se è stata annunciata la presenza di di una parte narrativa inedita che dovrebbe fungere da ponte tra questo e il secondo episodio. I principali pregi e difetti di God Eater Burst parrebbero dunque destinati a rimanere tali anche in questa nuova versione, anche se una demo di quindici minuti non è ovviamente sufficiente a dare grandi garanzie in tal senso: per il momento ci sentiamo di sbilanciarci maggiormente per ciò che concerne il punto di vista tecnico, con il titolo mette in mostra una cosmesi ovviamente superiore in tutto e per tutto all'originale per PSP ma che inevitabilmente appare abbastanza arretrata per gli standard PlayStation Vita e soprattutto PlayStation 4, con l'unica consolazione rappresentata da un frame rate che non ha mai dato segni di cedimento.

CERTEZZE

  • Impianto di gioco collaudato
  • Giocare col doppio stick è un'altra cosa
  • Non sembra una mera remastered

DUBBI

  • Tecnicamente migliorato, ma comunque vecchiotto
  • I difetti principali sembrano persistere