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Battlefield 5 – Cosa vorremmo in…

Pochi mesi fa Electronic Arts ha svelato la presenza di un progetto legato alla serie Battlefield: cosa dobbiamo aspettarci?

RUBRICA di Massimo Reina   —   14/10/2015

Cosa vorremmo in... è una rubrica a cadenza mensile dedicata ai giochi più attesi dal pubblico. Ma rispetto alle tradizionali anteprime, tratta l'argomento in maniera più diffusa, immaginando come potrebbe essere un titolo, o come si vorrebbe che fosse, piuttosto di come sarà.

Diciamocela tutta: Battlefield Hardline è stato un mezzo fiasco. La campagna si è rivelata deludente, soprattutto a causa di una trama prevedibile, dal ritmo lento, e di un gameplay che pur proponendo modalità diverse, come per esempio fasi sparatutto, sezioni stealth e di guida, non è riuscita a brillare. Senza contare la scarsa intelligenza artificiale dei nemici, incapaci spesso perfino di aggirare il giocatore e molto poco inclini all'utilizzo delle coperture. È andata meglio col comparto multigiocatore online, ma non è bastato. Pochi mesi fa, Electronic Arts ha comunque annunciato che un altro gioco di Battlefield è in lavorazione e verrà rilasciato nel 2016 (o al massimo nel 2017). La rivelazione, seppur priva di ulteriori dettagli, ha subito fatto il giro del mondo e generato un forte hype nei fan storici della saga, lasciandoli con mille domande senza risposta. La più gettonata riguarda la curiosità di sapere se il gioco sarà il seguito dello spin-off a tema poliziesco o se invece riprenderà le ambientazioni originali, vale a dire quelle militari, diventando di fatto Battlefield 5. Noi, in attesa di saperne di più, abbiamo provato a immaginarlo in entrambe le incarnazioni e ipotizzato alcuni possibili scenari. Vediamoli insieme.

Il prossimo Battlefield sarà ancora a tema poliziesco, o tornerà alle radici con battaglie militari?

Guardie e ladri

Per cominciare, ci piacerebbe che il gioco avesse una campagna in single player longeva e coinvolgente, e questo indipendentemente dall'ambientazione scelta per il nuovo episodio. È vero, chi ha comprato un Battlefield generalmente lo ha fatto negli anni per l'ottimo (quando non martoriato dai bug) comparto online e non certo per l'avventura da giocare da soli offline. Ma questo non vuol dire che ci si debba fossilizzare su certe posizioni, e che si debba trascurare una componente comunque importante in un videogioco: se si decide di implementare una modalità singolo giocatore, allora deve essere fatta bene, e non inserita giusto per dire che ce n'è una. Altrimenti meglio eliminarla del tutto e concentrarsi su altre offerte.

Battlefield 5 – Cosa vorremmo in…

Entrando nel dettaglio, nell'ipotesi assai remota che siano ancora i Visceral Games a lavorare sulla serie, e dunque a proporre un seguito dello spinoff Battlefield Hardline, ci auguriamo che possano far tesoro delle critiche e dei feedback degli utenti per "osare" un po' di più. La nuova formula incentrata sul tema "guardie e ladri" era in sé uana buona idea, però sfruttata male poiché sostanzialmente realizzata all'intero di un prodotto pensato come se fosse un normale Battlefield militare. Questa incongruenza si notava in diversi punti del gameplay, come ad esempio le armi troppo devastanti (RPG, lanciagranate e simili), e il "time to kill" bassissimo. Entrambe cose giustissime se si pensa in che contesto si giocava, ma che di fatto sbilanciavano il gameplay. Per non parlare poi delle mappe che non erano versatili in tutte le modalità. Il problema più grosso di Hardline, come ampiamente spiegato nella nostra recensione, è stato insomma una certa indecisione di fondo fra la volontà di tentare nuove strade in termini di contenuti e meccaniche, e quella di tenere conto delle aspettative dell'utenza e della storia del brand. Quindi, nel caso di un Battlefield Hardline 2 crediamo che bisognerà evitare in partenza ogni tipo di incongruenza, strutturare meglio le sezioni stealth e di guida, lineari e poco avvincenti a parte qualche momento scriptato nel prodotto Visceral Games, e poi da lì sviluppare tutto il resto. Per il comparto multigiocatore online, invece, lo spin off ha rispettato le premesse di un multiplayer all'insegna del gioco di squadra, anche se con meccaniche più immediate e meno tatticismi del solito. Pertanto ci auguriamo che in un eventuale seguito possa evolversi da quelle ottime basi.

Militari in azione

Come dicevamo all'inizio, con ogni probabilità sarà però DICE a lavorare sul prossimo progetto legato al franchise e quindi, come auspicato da molti fan, l'episodio dovrebbe avere ambientazioni militari e dunque essere a tutti gli effetti Battlefield 5. In tal senso parecchi appassionati chiedono scenari bellici non futuristici, ma più "classici", vale a dire attuali o legati ad eventi della storia degli ultimi ottant'anni. Ai giorni nostri, purtroppo, di certo non mancano luoghi reali dove sono in corso terrificanti guerre e dove ambientare le vicende del gioco; altrimenti si potrebbe spostare il tutto in Vietnam, oppure, perché no, nella Seconda Guerra Mondiale. L'importante è che scenari e storia siano credibili e coinvolgenti.

Battlefield 5 – Cosa vorremmo in…

Quella di Battlefield 4 non è stata una trama originalissima: i protagonisti venivano sballottati da un posto all'altro al solo scopo di variare l'ambientazione, con pochi momenti narrativi di reale coinvolgimento, anche emotivo, per l'utente. Altra nota dolente era stata la longevità, visto che l'intera campagna poteva essere completata all'incirca in cinque o sei ore. Poco anche per un titolo che puntava sul multiplayer. Pertanto ci auguriamo che DICE dia più peso alla storia di un eventuale Battlefield 5 anche in termini di contenuti e coerenza narrativa. Per il resto, nella campagna in singolo speriamo poi di avere un buon ritmo di gioco associato però al realismo delle missioni, che vorremmo poter approcciare in maniera variabile, avendo una certa libertà, quando possibile, relativamente a come procedere. Più in generale contiamo sull'assenza di tempi morti particolarmente lunghi e fastidiosi. Per quanto riguarda il multiplayer, ci piacerebbe che Battlefield 5 avesse più modalità di gioco, a patto che non siano solo varianti di una di base e, in termini tecnici, un migliore netcode rispetto al quarto capitolo regolare. L'idea di ritrovarsi nuovamente ad avere a che fare coi problemi che ne conseguono, come per esempio i ritardi nelle azioni svolte nel gioco, non ci piace per niente. È vero che tempo fa Patrick Bach, lead designer di Battlefield 4, disse che era alquanto complicato avere un gioco come Battlefield con un netcode perfetto, a causa della sua complessità, però riteniamo che si possa certamente far meglio.

Ritmo e strategia

Dal punto di vista del gameplay, ci piacerebbe che in alternanza con le fasi più movimentate venisse dato nuovamente peso alla tattica, soprattutto nel gioco online, dove andrebbe valorizzato il lavoro strategico compiuto da ogni squadra per vincere la partita. In tal senso si potrebbe pensare proprio a delle modalità specifiche per le sfide in rete, mentre per la campagna in singolo basterebbe ideare degli scenari differenti in base al tipo di missione. Una delle novità introdotte in Battlefield 4 era l'approccio stealth: nulla di particolarmente complesso, ma la possibilità di avvicinarsi silenziosamente ai nemici per eliminarli uno per uno prima di fare scattare l'allarme, offriva uno spunto tattico molto divertente.

Battlefield 5 – Cosa vorremmo in…
Battlefield 5 – Cosa vorremmo in…

Ed è ciò che speriamo venga valorizzato ulteriormente all'interno delle meccaniche dell'eventuale quinto capitolo. Sempre per il gioco online, molti utenti hanno sempre trovato fastidioso il fatto che una volta uccisi non potessero vedere il loro assassino e il modo in cui questi aveva agito. Sarebbe invece giusto a nostro modo di vedere, sapere cosa è successo, in modo da fare esperienza di eventuali errori di posizionamento o d'azione, ed evitare in futuro che la stessa cosa accada di nuovo. In tal senso andrebbe rivista anche la questione del respawn: questi dovrebbero avvenire in modo più intelligente, in un luogo al coperto magari vicino a dove si è rimasti uccisi, e con una sorta di immunità temporanea che permetta all'utente riapparso in gioco di fare il punto della situazione e di non essere abbattuto subito. Troppe volte in passato è capitato di ricomparire di fronte a un nemico e di rimanere uccisi di nuovo in un lampo. Passando ad altro, sarebbe bello a nostro parere se nel prossimo Battlefield fosse possibile personalizzare liberamente l'aspetto dei soldati che si interpretano in relazione alla specializzazione. Come in Call of Duty: Advanced Warfare non ci dispiacerebbe poter caratterizzare il nostro alter ego e renderlo unico a suo modo. I soldati in Battlefield tendono difatti a somigliarsi tutti fra loro in base alla classe di appartenenza. Ovviamente andrebbe poi fissato un limite massimo sul numero di volte che si può selezionare una determinata classe all'interno dello stesso scontro, in modo da assicurare un certo equilibrio in partita ed evitare team con 25-30 uomini con la stessa categoria. A rendere ancora più completa l'esperienza di gioco online auspichiamo in un nuovo step evolutivo anche per la gestione della individualizzazione delle classi, con un campionario di sblocchi sempre più vasto, da ottenere come sempre salendo di livello e utilizzando costantemente l'arma che si sta imbracciando. Per quanto riguarda le mappe, in generale le vorremmo sempre grandi per avvincenti sfide a 64 videogiocatori come nella versione di attuale generazione, ma meglio bilanciate e strutturate per dare spazio a tattiche e strategie adeguate al contesto, e magari evitare il fastidioso "camperaggio" di alcuni cecchini nei pressi di eventuali ascensori o luoghi simili, come nel quarto capitolo originale. Per il resto preferiamo fermarci qui, in maniera tale da lasciare spazio come sempre ai vostri interventi e alle vostre proposte: voi, cosa vorreste in Battlefield 5?