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Voci dal sottosuolo

Un gruppo di vecchie glorie si è ritrovato per ricreare l'esperienza di Ultima Underworld

ANTEPRIMA di Luca Olivato   —   30/10/2015

Looking Glass: un nome che riporta alla memoria dei meno giovani capolavori indiscussi che hanno segnato la storia dei videogame negli anni Novanta. Tra tutti (quando ancora si chiamava Blue Sky Entertainment) Ultima Underworld, spin-off della saga creata da Richard Garriott, con la sua rivoluzionaria visuale in prima persona. E poi ancora System Shock (di cui è uscita recentemente una Enhanced Edition) e Thief, senza dimenticare i vari Flight Unlimited e Destruction Derby. Paul Neurath era uno dei fondatori di quegli studios (l'altro, Ned Lemer, siede oggi ai vertici del settore entertainment di Sony), e tra i suoi collaboratori più fidati c'erano Warren Spector, Chris Siegel e Tim Stellmach.

Il team originario si è riunito per il terzo capitolo di Ultima Underworld: l'attesa è alle stelle!

Dream Team

Potete ben immaginare come l'adrenalina sia schizzata alle stelle quando i vecchi compagni di ventura hanno deciso per una clamorosa reunion, ufficializzata il primo luglio dello scorso anno, con tanto di benedizione dello stesso Lord British, e di altre superstar del settore come Chris Roberts, Brian Fargo e Mr. Ken Levine in persona.

Ritorno agli Stygian Abyss!
Ritorno agli Stygian Abyss!

La mission di OtherSide Entertianment, questo il nome della neonata software house, è quella di dar vita al terzo episodio della mai adeguatamente celebrata saga di Underworld, a cui devono le origini i vari Shock (System e Bio), Deus Ex e la serie di Elder Scrolls. Si tratta di un sequel ufficiale: nel titolo mancherà il riferimento a Ultima, proprietà intellettuale rimasta nelle mani di Electronic Arts, ma tutte le ambientazioni (stiamo parlando ovviamente degli Stygian Abyss!), i personaggi e i contesti narrativi dei primi due episodi potranno essere riutilizzati in quanto riscattati dagli archivi del colosso californiano. Le premesse per un titolo di spessore sono nei nomi dei programmatori coinvolti nel progetto (non tutti a tempo pieno, per la verità), i cui curricula lasciano a bocca aperta: si tratta di gente che ha ricoperto ruoli chiave nello sviluppo di Lords Of The Ring Online, Borderlands, Medal Of Honor, Uncharted 2, The Last Of Us, Bioshock Infinite, Neverwinter Nights, Dungeons & Dragons Online e Metal Gear Solid, oltre ovviamente ai titoli menzionati poco sopra. Ad alzare ulteriormente l'asticella ci ha pensato la campagna su Kickstarter, probabilmente l'habitat naturale dei nostalgici hardcore gamer: la prima e ambiziosa quota, fissata a 600.000 dollari americani, è stata abbondantemente superata e il gioco di ruolo di Neurath si sta apprestando a raggiungere il fatidico milione grazie alle donazioni che proseguono sul sito ufficiale.

Primo contatto

Qualche giorno fa OtherSide ha rilasciato un primo filmato del prototipo su cui è al lavoro, commentato da Tim Stellamach. Si tratta di un footage di appena cinque minuti che però ci fa già capire come siano allo studio diversi modi di approcciarsi all'avventura, nel tentativo di riprodurre quella varietà di comportamenti ben noti ai giocatori di ruolo con carta e penna. Nella fattispecie la nostra "ladra disarmata" (questo il titolo del filmato), dopo aver rimosso da un altare un artefatto elementale che dava vita a una fontana lavica, viene attaccata da una sentinella: si tratta di una Shadow Beast, una sorta di minotauro, praticamente impossibile da battere per la nostra gracile eroina. L'unica strada percorribile è quella che porta all'atrio da cui siamo entrati: proviamo a barricarci dentro e sfruttare qualche secondo in più per studiare lo scenario. Notiamo che ai lati della stanza corre un rivolo di liquido infiammabile: con il potere appena acquisito lo incendiamo e seguiamo il percorso che man mano si illumina.

Quale personaggio interpreterete?
Quale personaggio interpreterete?
La shadow beast da cui si deve fuggire
La shadow beast da cui si deve fuggire

Nel frattempo la bestia, sfondata la porta, continua inesorabilmente l'inseguimento: la nostra Avatar lo condurrà allora attorno ad una colonna da cui innescherà un'altra fontana di lava, sfruttando il potere della luce per sconfiggere il temibile nemico. Altri esempi sono altrettanto esemplificativi della direzione in cui stia lavorando il team di sviluppo. In un altro video si vede uno stregone inseguito da un gruppo di ragni: l'unico incantesimo a disposizione non può bastare a sbarazzarsi di tutte le creature; la soluzione potrebbe essere quella di rifugiarsi dall'altra parte di un ponte ed utilizzare i poteri magici residui per farlo crollare, mettendosi così al riparo dalle bestie. Per tornare al punto di partenza poi si potrebbe usare l'aiuto dei nani costruttori, fazione con la quale ci si è alleati in precedenza, o ancora assumere il controllo di un mostro più grande in grado di oltrepassare la zona danneggiata. Tim Stellmach sottolinea il modo in cui i programmatori si stiano prodigando nel tentativo di creare un mondo in cui il giocatore può sviluppare il proprio eroe a sua immagine e somiglianza, un po' come i primi due Underworld avevano fatto quasi venticinque anni fa. Un altro aspetto su cui Warren Spector punta molto è l'interazione con la flora e la fauna: a seconda delle proprie azioni l'underworld si modificherà, rendendo accessibili certe zone e certe fazioni, facendo comparire determinati tipi di nemici e sbloccando quest e sidequest. Di certo ci saranno i tre archetipi di protagonista tra cui scegliere: oltre al ladro anche il guerriero e il mago. OtherSide ci tiene a sottolineare però come sarà possibile modificare a piacimento le caratteristiche di ciascuno così da creare delle classi "crossover" che si possano adattare allo stile del giocatore. L'Avatar (non poteva che chiamarsi così il protagonista) dovrà allearsi con una fazione a scelta tra quella degli elfi oscuri, dei nani e degli "shambler" (una sorta funghi antropomorfi) e deciderne il destino, cercando magari di annientare le rimanenti o di trovare il modo per riunirle pacificamente. Attualmente il team si sta confrontando proprio sulla trama del gioco e su come introdurre dei dialoghi con possibili ramificazioni che modifichino lo svolgimento dell'azione: al vaglio ci sono diverse idee che gli sviluppatori ritengono uniche nel panorama degli RPG. Affermazioni di rito nella maggior parte dei casi, ma c'è da darne credito incondizionato considerando in personaggi in ballo.

Attese

Underworld Ascendant farà debuttare l'Improvisation Engine, una versione riveduta e corretta dello Unity. Per la fase embrionale ne viene utilizzata la versione 4.6, ma i "ragazzi" di OtherSide hanno previsto l'upgrade alla versione 5 per la gold. In questo momento la maggiore concentrazione viene posta sulla fisica e su come questa possa influenzare il gameplay, mentre le finezze grafiche arriveranno solo in un secondo momento. Ciononostante quanto visto nell'ultimo footage è decisamente incoraggiante: per quanto si possa parlare solo di intuito, lo stile sembra essere influenzato in parte da BioShock, in parte da Might & Magic; a chi scrive ha ricordato anche qualche livello di Wizardry 8 e Arx Fatalis.

Anche questo drago ha l'adrenalina alle stelle
Anche questo drago ha l'adrenalina alle stelle

Incredibilmente (ma non troppo) ci sarà la possibilità di visitare le lande di Shroud Of The Avatar, l'ambizioso nuovo MMORPG di Richard Garriott, a sua volta in fase di sviluppo e tra i progetti più finanziati tramite crowdfunding. A collegare le trame di entrambi i titoli è Tracy Hickman, il cui nome è tra i più rinomati negli ambienti dei giocatori di ruolo: si tratta del creatore, assieme alla moglie Laura, dell'universo di Dragonlance. Nel suo romanzo spiegherà come gli elfi oscuri siano riusciti a scappare dalle terre di Shroud of the Avatar per trovare la salvezza negli Stygian Abyss. Non è tuttavia ancora chiaro che tipo di interazione potrà esserci tra i due titoli. La fratellanza tra sviluppatori non si limita però a Portalarium: quest'estate un'iniziativa congiunta ha promosso la raccolta di fondi incrociata con The Bard's Tale IV, supportatissimo titolo di inXile, casa fondata dal mitico Brian Fargo che è uno dei grandi sostenitori della causa di Underworld. Come si capisce la miscela alla base di questo progetto è davvero esplosiva, e c'è da scommettere sulla riuscita di un gioco che si preannuncia epico sin dai primi vagiti e che continueremo a seguire sino al Natale del 2016, periodo previsto per l'uscita.

CERTEZZE

  • Grandi nomi alle spalle del progetto
  • I primi contenuti mostrati fanno ben sperare

DUBBI

  • Un progetto molto ambizioso con diverse incognite