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Dark Souls III - Voci dal Sottobosco

Scopriamo cosa ci aspetta nel futuro tutto next-gen della serie Souls!

RUBRICA di Christian Colli   —   27/11/2015
Dark Souls III - Voci dal Sottobosco

Demon Souls, nel 2009, diede il la a un sottogenere nei rami dei RPG e dei giochi d'azione che oramai viene semplicemente chiamato "soulslike", dopo che Dark Souls, il suo sequel spirituale, lo sdoganò completamente un paio di anni dopo. Qualcuno li ama anche definire i "giochi dei bestemmioni" per la loro spietata difficoltà, ma contrariamente a quanto si potrebbe pensare i Souls non sono titoli per gli esauriti cronici, tutt'altro: è meglio affrontarli con la calma, la pazienza e un'assoluta serenità mentale. Più che altro per evitare di tirare il joypad contro lo schermo del TV. A esserseli inventati è Hidetaka Miyazaki, oggi presidente di From Software: questo simpatico giapponese, la cui allegria contagiosa mal si abbina alle atmosfere cupe dei suoi giochi, è diventato un vero idolo per i fan della serie, e dopo il recente Bloodborne - un altro "soulslike" esclusivo per PlayStation 4 - ha cominciato a dirigere i lavori di Dark Souls III, che considera... l'ultimo capitolo della trilogia, se non l'ultimo "soulslike" in assoluto della software house nipponica.

Dark Souls III concluderà la trilogia: cosa significa questa affermazione di Hidetaka Miyazaki?

Memento mori

Per essere un genere "nuovo", quella dei Souls è stata certo una serie prolifica. Nel giro di pochi anni si sono susseguiti Demon's Souls, due Dark Souls, Bloodborne e le eventuali espansioni o DLC del caso, e anche se Miyazaki non ha partecipato attivamente allo sviluppo di Dark Souls II ne ha comunque sentito il peso fino all'ultimo grammo quasi come fosse in gioco una proprietà transitiva. Considerando il fatto che i "soulslike" sono diventati praticamente una moda, passando da titoli di nicchia a giochi mainstream, c'è il rischio concreto di una saturazione anche secondo il signor Miyazaki. "Mentirei se dicessi che il problema non ci sfiora", ammette il presidente di From Software.

Dark Souls III - Voci dal Sottobosco
Dark Souls III - Voci dal Sottobosco

"Personalmente non credo sia il caso di continuare a sviluppare Souls e Bloodborne all'infinito. Per quanto mi riguarda, Dark Souls III è il capitolo finale della serie". Bisogna tenere presente che, sì, Miyazaki è il presidente della società, ma a quanto pare si tratta di un sentimento comune. "In From Software vogliamo tutti impegnarci su progetti completamente nuovi. Lo sviluppo di Dark Souls III è cominciato prima che diventassi presidente, ma ora credo che la società debba creare giochi completamente nuovi, anche se il terzo Dark Souls rappresenterà un passo importante nella sua evoluzione". Lo sviluppo del nuovo Dark Souls è cominciato quando il team si stava occupando del DLC di Dark Souls II. All'inizio non era previsto che Miyazaki collaborasse a questo progetto, ma poi è stato coinvolto in un momento in cui la prima forma di Dark Souls III non sembrava molto convincente. "All'epoca stavamo chiudendo con lo sviluppo di Bloodborne, e nel frattempo mi erano venute in mente un sacco di idee che mi sarebbe piaciuto implementare in Dark Souls III", rivela Miyazaki. Per i fan, questo è semplicemente fondamentale. Quando si parla del "tocco di Miyazaki", si intende una scintilla creativa che distingue i suoi giochi dagli altri, e di cui gli appassionati dei Souls hanno sentito la mancanza proprio in Dark Souls II. Sentendo parlare di questo "tocco", lo stesso Miyazaki, colto alla sprovvista, resta sbalordito. "Sapevo che i miei giochi avevano qualcosa di unico, ma non ero al corrente che ci fosse un termine che lo definisse e la cosa ora mi fa un po' paura", ammette il director. "Dark Souls III sarà un gioco unico e probabilmente avrà il mio tocco, ma temo che potrebbe assumere anche una connotazione negativa invece che positiva". Abbiamo forti dubbi che possa accadere una cosa del genere perché, in fondo, il "tocco di Miyazaki" è quello che lui stesso definisce "controllo totale". Miyazaki supervisiona completamente ogni aspetto del gioco e ogni fase dello sviluppo, dal level design alla colonna sonora passando per gli effetti sonori, il character design e tutto il resto. Probabilmente è questo a dare ai suoi giochi una qualità unica in termini di coerenza e consistenza. "Non mi importa come sarò ricordato in qualità di presidente quando chiuderemo con la serie Souls", afferma però Miyazaki. "Credo fortemente che sia giunto il momento di guardare oltre, se vogliamo che i fan continuino ad apprezzare i nostri giochi: ecco perché sono convinto che dobbiamo continuare a sviluppare giochi di alta qualità e, soprattutto, proprietà intellettuali completamente nuove".

Il futuro delle anime dannate

Alla notizia che la serie Souls si concluderà col terzo episodio, i fan hanno cercato di farsene una ragione ipotizzando che From Software possa decidere di sviluppare nuovi "soulslike" in contesti completamente diversi dal fantasy cupo e medievaleggiante del franchise. Alcuni, per esempio, sperano fortemente che esca un Dark Souls in versione fantascientifica, ma Miyazaki si stringe nelle spalle.

Dark Souls III - Voci dal Sottobosco

"Dark Souls è il lavoro della mia vita", spiega con semplicità. "In Dark Souls III sono confluite tutte le mie preferenze personali, il che lo ha reso anche il punto di svolta della serie proprio perché non ero ancora presidente quando abbiamo cominciato a lavorarci. Ora, invece, ho tanti altri nuovi progetti in mente, e alcuni potrebbero appartenere al genere fantascientifico". Questa anticipazione non ci stupisce, in effetti. Hidetaka Miyazaki ha sempre ammesso di essere un grandissimo fan del manga/anime Berserk di Kentaro Miura, cui si è fortemente ispirato per i suoi giochi fantasy/horror, ma anche di aver amato l'indimenticabile Akira di Katsuhiro Otomo. Inoltre, Miyazaki ha lavorato ad alcuni giochi della serie Armored Core. "Mi piacerebbe dare il mio tocco anche a quella serie", ridacchia il director, "ma sono in ballo questioni più complicate a livello amministrativo, e From Software non ha potere su quel brand. Bisognerebbe sentire che cosa ne pensa Bandai Namco". Miyazaki, insomma, non sembra rendersi conto dell'influenza che i suoi giochi hanno avuto sul mercato. Quando sente parlare di titoli come Titan Souls o Lords of the Fallen, dichiaratamente ispirati a Dark Souls e Demon's Souls, afferma con forza che i suoi giochi non hanno settato alcun standard.

Dark Souls III - Voci dal Sottobosco

"Il fatto che la concorrenza sviluppi giochi simili ai nostri non mi preoccupa; significa soltanto che i giocatori vogliono titoli di quel tipo, e cioè difficili ma soddisfacenti", spiega il presidente di From Software. "Il nostro obiettivo resta sempre lo stesso: sviluppare giochi che siano innovativi anche per noi". Al momento, Miyazaki è impegnatissimo su più fronti. I lavori su The Old Hunters, il DLC di Bloodborne, si sono appena conclusi e ora il suo director non solo deve amministrare la software house, ma anche condurre i lavori su Dark Souls III. Miyazaki, comunque, assicura i suoi fan che la qualità dei giochi in questione non è affatto a rischio, anzi. "Sono sempre occupatissimo, ma lavorare su più fronti mi stimola molto e mi induce a impegnarmi ancora di più", afferma da bravo giapponese il buon Miyazaki-san. Nel tempo libero, però, il presidente si dedica a un hobby insospettabile. "Quando gioco per conto mio non riesco a farlo senza togliermi i panni del game designer, perciò resta quasi sempre un lavoro e non riesco a godermi i videogiochi come farebbe chiunque altro", racconta un po' avvilito. "Ultimamente, però, mi diverto un sacco con Hearthstone. Con Dark Souls III non c'entra niente, ma il card game della Blizzard mi piace da morire. E se posso mi dedico anche a giochi da tavolo affascinanti e complessi come Eclipse". Hidetaka Miyazaki che gioca a carte con i personaggi cartooneschi di World of Warcraft? Chi lo avrebbe mai detto!