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Consigli natalizi 2015 - PC

Scopriamo i giochi PC usciti nel 2015 da regalare o regalarsi questo Natale

SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   08/12/2015

Il Natale è alle porte ed è tempo di regali. Come ogni anno Multiplayer.it ci tiene a darvi qualche idea su cosa acquistare per le feste, consigliandovi dieci titoli tra i migliori pubblicati nel corso dell'anno. Iniziamo questa serie di speciali dal mondo PC, che com'era lecito attendersi presenta alcune peculiarità interessanti rispetto alle altre piattaforme da gioco. Prima di iniziare ci teniamo a specificare che abbiamo tenuto fuori dalla decina espansioni, titoli ancora in Accesso Anticipato, riedizioni e così via. Detto questo, possiamo procedere con i dieci giochi del da avere 2015 se si gioca prevalentemente su PC.

Cosa regalarsi per Natale se si possiede un PC? Ve lo dice Multiplayer.it in uno speciale dedicato

Cities: Skylines

Il 2015 dei videogiocatori PC è iniziato alla grande con quello che possiamo considerare uno dei titoli più rappresentativi per la piattaforma del periodo, che quindi finisce dritto nelle raccomandazioni natalizie. Si tratta del primo gestionale cittadino che sia riuscito a occupare il trono della serie Sim City, andando ad accontentare proprio quella fascia di giocatori insoddisfatta dagli ultimi capitoli pubblicati da Maxis, che tra versioni free-to-play mobile e capitoli ufficiali sottotono ha smarrito la strada tracciata dal capostipite. Eppure quello che chiedevano gli amanti del genere era chiaro: la possibilità di costruire e gestire una città senza eccessive semplificazioni nella simulazione del sistema economico, solitamente introdotte per favorire un pubblico sicuramente più vasto, ma altrettanto disinteressato alla formula inaugurata da Will Wright alla fine degli anni ottanta. Cities: Skylines è tutto questo e anche di più, grazie al supporto dato dagli sviluppatori alle mod degli utenti, che lo hanno arricchito a dismisura.

Elite: Dangerous

Solo Frontier Developments poteva riuscire a rinnovare con successo la formula inaugurata da Elite nel 1984. Il perché è presto detto: la presenza di David Braben, che sviluppò il capolavoro di allora, come quello di oggi (non da solo, specifichiamo). Elite: Dangerous è ciò che gli appassionati del genere aspettavano da anni, ossia la magnificazione di una formula che ha comunque prodotto una vasta figliolanza. L'obiettivo è sempre lo stesso: a bordo di un'astronave piccola e insignificante bisogna farsi strada nel vasto universo commerciando, eliminando criminali o diventando come loro. Accumulare risorse è imperativo, come anche esplorare una parte dei quattrocento miliardi di sistemi solari presenti nel gioco. Da notare anche il grande supporto post lancio fornito ai giocatori dal team di sviluppo, che a mesi dall'uscita continua ad aggiungere contenuti incessantemente. Insomma, se amate lo spazio e vi solletica l'idea di perdervi tra le stelle, dove i pericoli attendono dietro ogni asteroide, avete trovato il vostro regalo di Natale.

Fallout 4

Bethesda è tornata nell'America post nucleare di Fallout con il quarto capitolo della serie, che all'uscita ha fatto segnare vendite record in tutto il mondo. Ambientato nel commonwealth, la regione degli Stati Uniti che comprende Boston e dintorni, Fallout 4 vede il protagonista uscire da un Vault dopo secoli di ibernazione. Qualcuno ha rapito suo figlio e il suo obiettivo è ritrovarlo per scoprire cosa ne è stato. Sulla sua strada troverà il solito campionario di amici e nemici, compresi super mutanti, deathclaw, scorpioni radioattivi, robot impazziti e così via. Meno gioco di ruolo rispetto ai capitoli precedenti, Fallout 4 è però arricchito da un sistema di crafting da survival, che permette di ricostruire interi agglomerati per ripopolare la zona, ma anche di migliorare armi e corazze, in modo da affrontare con più efficienza i pericoli del vasto mondo aperto in cui è ambientato. Volendo è comunque possibile ignorare completamente questa parte, vagabondando solitari per il Commonwealth alla ricerca di verità e vendetta.

Grand Theft Auto V

Il best seller di Rockstar è uscito sulle console dell'attuale generazione alla fine del 2014. I giocatori PC però ci hanno potuto mettere le mani sopra solo quest'anno. Poco male, vista la qualità del port e gli extra di cui hanno goduto, non solo a livello grafico. Grand Theft Auto V su PC non è solo la migliore versione del gioco, ma anche quella più longeva, grazie anche all'immenso lavoro dei molti modder che lo stanno utilizzando come piattaforma per realizzare i loro contenuti. Insomma, se non lo avete ancora fatto, a Natale regalatevi una visita a Los Santos in compagnia di Michael De Santa, Trevor Phillips e Franklin Clinton, i tre protagonisti. Scoprirete un mondo fatto di violenza e brutalità, ma anche di follia ed emarginazione, per le strade della città più realistica che sia mai stata creata per un videogioco, dove potrete svolgere innumerevoli attività ricreative, non solo criminali. Considerate anche che acquistarlo dà accesso a Grand Theft Auto Online, un altro ottimo motivo per averlo.

Metal Gear Solid V: The Phantom Pain

Metal Gear Solid V: The Phantom Pain è uno dei giochi che più ha caratterizzato il 2015 e non solo per le sue qualità ludiche. Creato da Hideo Kojima, ha segnato la rottura definitiva tra il noto game designer e Konami, software house prima, e publisher ora, che l'ha visto crescere nel corso di più di vent'anni di carriera. È un peccato, perché il quinto capitolo ufficiale delle avventure di Snake e cloni non merita di rimanere nella memoria per le polemiche, ma per ciò che ha da offrire al giocatore: una serie di raffinatissime meccaniche per un mondo aperto vasto e ostile, dove svolgere missioni d'infiltrazione, di assalto o di salvataggio. Non va dimenticata la Mother Base, immensa costruzione situata chissà dove nell'oceano, da personalizzare e da sfruttare nelle modalità online, affrontando altri giocatori umani: difendendosi dai loro attacchi o attaccandoli a nostra volta. Comunque la quantità di contenuti di questo quinto Metal Gear Solid non è riducibile in queste poche righe. Se vi interessa scoprirli, vi conviene regalarvelo.

Pillars of Eternity

Pillars of Eternity è il riuscitissimo tentativo di Obsidian Entertainement (Fallout: New Vegas, Alpha Protocol) di recuperare la formula dei giochi di ruolo alla Baldur's Gate, traghettandola ai giorni nostri. Si tratta anche di una delle storie di maggior successo su Kickstarter, dove il progetto raccolse diversi milioni di dollari sotto il nome di lavorazione di Project Eternity. Il risultato è stato acclamato un po' da tutti ed effettivamente merita tutto il plauso possibile, per le sue immense qualità e per essere ciò che una certa nicchia di giocatori gli chiedeva di essere: un'esperienza profonda senza derive action per cercare di accontentare il grande pubblico. Insomma, se siete alla ricerca di una storia ben scritta, di un sistema di regole elaborato e pieno di sfaccettature, di una gestione del party avanzata e appagante e di un vasto mondo da esplorare, pieno di aree significative (non open world), non guardate oltre perché Pillars of Eternity è il vostro titolo per questo Natale, quello che Babbo vi porterà armato di spada lunga +3.

Rocket League

Rocket League è apparentemente un piccolo titolo indipendente dalle scarse ambizioni. In fondo il suo concept è elementarissimo: due squadre di auto radiocomandate (anche se questo aspetto non è mai stato chiarito dagli sviluppatori) si affrontano in arene molto simili a dei campi da calcio. L'obiettivo è fare più goal della squadra avversaria, imparando a colpire la grossa palla che fa da perno all'azione con tutte le tecniche a disposizione. Non c'è molto di più da raccontare di quello che è un titolo davvero molto semplice, se non che si gioca essenzialmente online e che può catturare in modo irreversibile il giocatore. Senza accorgersene ci si ritrova ad avviare una partita dopo l'altra alla ricerca della vittoria per salire di grado. Ci vuole davvero poco per appassionarsi, ma un certo impegno è richiesto per iniziare a fare bene. Non bisogna sentirsi gratificati dal solo essere riusciti a toccare la palla, ma dall'averlo fatto con la coscienza di ciò che si voleva effettivamente ottenere.

SOMA

SOMA di Frictional Games è uno dei titoli dal design più raffinato che sia possibile trovare sul mercato. Uno dei pochi in cui narrazione e meccaniche di gioco convivono senza contrastarsi, ma anzi coesistono funzionalmente. Il gioco, un horror fantascientifico esistenzialista, racconta di un ragazzo che si risveglia dentro a una base sottomarina in rovina, popolata da creature ostili. Come mai è lì? Come ci è arrivato, visto che il suo ultimo ricordo cosciente appartiene a un'epoca e a un luogo completamente differenti? Il suo obiettivo iniziale sarà capire cosa gli è successo, ma presto diventerà altro, ampliandosi a temi come l'identità umana e il suo significato. Molti provandolo si aspettavano un nuovo Amnesia, ma si sono ritrovati con un'avventura più incentrata sull'esplorazione e la narrazione che sull'orrore, nonostante non manchino momenti di forte tensione. Sicuramente un prodotto controverso per i suoi contenuti, ma anche una delle opere più raffinate degli ultimi anni.

StarCraft II: Legacy of the Void

È indubbio che Blizzard Entertainment si prenda sempre il suo tempo nello sviluppo di ogni videogioco, con prodotti che impiegano anni e anni prima di arrivare sul mercato. Va anche detto che difficilmente sbaglia un colpo e propone sempre titoli rifinitissimi che colpiscono gli appassionati dritti al cuore, anche quando sono dei free-to-play (vedere Hearthstone). StarCraft II: Legacy of the Void non fa eccezione alla regola ed è, senza mezzi termini, il miglior strategico in tempo reale uscito quest'anno. In realtà è uno dei migliori degli ultimi anni, ma non sottilizziamo. Si tratta di un acquisto essenziale per gli appassionati del genere e per chi vuole conoscere la conclusione delle vicende narrate nei capitoli precedenti, oltre che per gli appassionati dell'online. Insomma, è arrivato il momento di scoprire l'affascinante razza dei Protoss, la loro energia psionica e la loro memoria collettiva, caratteristiche sulle quali si fondano le capacità delle loro unità in battaglia.

The Witcher 3: Wild Hunt

Chiacchierato all'inverosimile prima dell'uscita (anche dopo, in verità), The Witcher 3: Wild Hunt non ha tradito le aspettative una volta arrivato sul mercato, riuscendo a stregare gli appassionati di giochi di ruolo e non solo. Il capitolo finale delle avventure di Geralt di Rivia è un vasto open world diviso in grosse aree, popolate da esseri umani e mostri. Nonostante la presenza di una ricca e articolata storia da seguire, è facile perdersi nella sola esplorazione del mondo di gioco, fatto di ampie pianure piagate dalla guerra in corso, da paludi che nascondo segreti indicibili e pericoli di ogni sorta, da montagne inaccessibili dove trovano rifugio creature millenarie, da zone mistiche precluse agli esseri umani e così via. Geralt ha dalla sua i poteri da Witcher, che possono essere accresciuti lungo tutto il gioco, e una grandissima abilità nell'uso delle armi, che gli permette di cavarsela in ogni situazione. Comunque lo si voglia giocare, The Witcher 3: Wild Hunt è un titolo da avere. Sicuramente uno dei migliori del 2015 in più di un senso.

Le altre guide di Natale

Nei prossimi giorni pubblicheremo sette guide ai regali di Natale, divise per piattaforma e riassunte infine da un video che tirerà le somme su quanto suggerito in queste pagine. Se vi siete persi gli appuntamenti precedenti, ecco i link:

Consigli natalizi 2015 - PC
Consigli natalizi 2015 - PlayStation 4
Consigli natalizi 2015 - Xbox One
Consigli natalizi 2015 - WiiU
Consigli natalizi 2015 - 3DS & Vita
Consigli natalizi 2015 - Hardware
Consigli natalizi 2015 - Mobile
Consigli natalizi 2015 - La video guida