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L'ascesa dell'eroe

Il destino della scuola Hongmoon è nelle mani di un giovane eroe pieno di potenziale

PROVATO di Mattia Armani   —   03/02/2016

A più di tre anni dal lancio coreano, Blade & Soul, MMO a sfondo marziale di NCSoft, è finalmente giunto in Occidente e noi ci siamo lanciati nella mischia bramosi di giocarlo con una latenza accettabile. Una volta scelto il server Ebon Hall, che come Windrest ospita parecchi italiani, abbiamo deciso per il monaco ingolositi dalla sua versatilità e dalle spettacolari mosse che si inseriscono egregiamente nel contesto del gioco. Per la razza ci siamo invece rivolti ai Gon, ovviamente compatibili con la classe monaco, attirati dalle proporzioni massicce che fanno sembrare i Lyn, minuscoli mistici caratterizzati da enormi orecchie, poco più che pulci. Sul fronte della personalizzazione il dettaglio non è elevatissimo ma la possibilità di ritoccare ogni dettaglio, le razze, la possibilità di estremizzare ulteriormente le proporzioni, le pose e gli extra garantiscono la creazione di personaggi molto diversi gli uni dagli altri, eroi di ogni fattura e dimensione che coesistono in un mondo orientaleggiante condito con musiche tradizionali e fanfare fantasy. La ricetta funziona proprio grazie al caleidoscopio di forme da cui prende forma un mondo pieno di citazioni, stranezze ed estremizzazioni che includono minuscoli maestri con enormi orecchie di coniglio, ninja pettorute, Paul di Tekken, buffe creature, il fratello cattivo di Kenshiro, vestiti estremi, boss immensi, gorilla corazzati e ridicoli bipedi porcini.

La nostra esperienza attraverso i quarantacinque livelli del monaco di Blade & Soul

Il vestito non fa il monaco

Le prime fasi di gioco includono un tutorial esaustivo e pieno di scene di intermezzo, che ci porta fino a una feroce battaglia che si combatte su una spiaggia. Nello spazio di circa dieci minuti possiamo apprezzare tutto il buono e il cattivo del comparto tecnico e artistico di Blade & Soul, che non brilla per quanto riguarda i dettagli. Ma i punti di forza non mancano e sono animazioni efficaci, panorami suggestivi, colori vivaci e cutscene curate che includono gli spostamenti tramite il Dragon Pulse, una sorta di teletrasporto accessibile in alcune mappe che regala momenti memorabili, al pari di alcune sessioni da platform legate alla possibilità di planare con il proprio alter ego. L'interfaccia non è delle più intuitive ma se non altro è completamente personalizzabile. Tolto qualche bug, non si rivelano grandi problemi con i controlli diretti, che sono a dir poco importanti visto il combattimento action. Nel caso del monaco la mira è sempre nelle mani del giocatore e tutte le mosse, prese e proiezioni escluse, possono colpire più di un nemico. A mosse e combo di base si aggiungo svariate mosse speciali, molte delle quali si attivano solo in determinate condizioni diventando disponibili per qualche attimo a mo' di quick time events.

L'ascesa dell'eroe
L'ascesa dell'eroe

I tasti da usare sono parecchi ed è bene mapparli al meglio; in particolare 9 e 10 possono essere molto utili per alternare stordimenti e atterramenti, fondamentali per avere un crowd control continuato, mentre i vari cooldown si azzerano. Le mosse si sbloccano gradualmente, dal diciassettesimo livello ci vengono elargiti punti per specializzarle, non mancano comodi preset e ci sono due impostazioni differenti per PvP e PvE. I bonus dell'equipaggiamento non sono legati ai capi d'abbigliamento ma ad armi e monili. Il vestiario è un'entità a parte che include alcuni ornamenti e svolge due funzioni differenti: la prima è esclusivamente estetica, la seconda riguarda la possibilità di unirsi a una fazione o diventare ostili nei confronti di un'altra. Nel caso degli schieramenti Cerulean e Crimson i relativi abiti consentono ai giocatori di scontrarsi nel PvP open world e di affrontare missioni di fazione che giocano un ruolo importante anche in funzione dell'end game, visto che contribuiscono ad alzare la reputazione del personaggio e garantiscono insegne per la gilda. Aggiungendo alle insegne un pagamento in oro progressivamente più alto, è possibile elevare il rank del clan che consente di ottenere un laboratorio per il crafting, opzioni di reclutamento avanzate, teletrasporto e sconti. A sostituire i set troviamo i Soul Shield che sono di fondamentale importanza visto che possono essere potenziati, garantiscono un enorme quantitativo di punti vita e conferiscono ulteriori bonus quando tre, cinque oppure otto pezzi del medesimo set vengono combinati. L'equipaggiamento fondamentale, inizialmente limitato a cinque slot che comprendono l'arma, ci viene dato automaticamente e può essere conservato e potenziato fino all'ultimo livello, ma questo non significa che non esistano alternative o che non sia necessario andare in cerca di determinati drop. L'evoluzione dell'equipaggiamento passa per specifici oggetti che devono essere trovati e sacrificati assieme a materiali sempre più difficili da reperire e oggetti magici del medesimo tipo. La ricerca di questi pezzi chiave ci guida, assieme alla trama, attraverso zone e istanze mentre il matchmaking, che include una lobby decisamente funzionale, ci consente di trovare altri giocatori per affrontare istanze impossibili in solitaria. Seguendo queste tappe la difficoltà non è particolarmente alta anche se cresce gradualmente e per le ultime istanze avere un equipaggiamento evoluto è obbligatorio. Diversa invece la questione del PvP Arena, anche questo raggiungibile istantaneamente via lobby, che equipara gli eroi risultando pienamente fruibile dal quindicesimo livello.

Il DNA non mente

Ingredienti e chiavi sono fondamentali per sbloccare drop, aprire tesori e costruire materiali importanti per la progressione. Abbiamo provato a risparmiarne il più possibile ma, in vista del quarantacinquesimo livello, ci siamo scontrati con drop estremamente rari, quest giornaliere e crafting che hanno messo a nudo l'anima coreana di Blade & Soul. L'arrivo al quarantacinquesimo livello rappresenta una piccola tappa verso una serie di avanzamenti faticosi, lenti e costosi che costringono ad affrontare una carenza cronica di minerali, le quest giornaliere spesso banali, i macchinosi cooldown del crafting, materiali reperibili solo in certe zone e la necessità di collaborare con altri giocatori per qualsiasi creazione importante. E a tutto questo si aggiunge il limite del numero di vendite all'asta che frena la speculazione, ma uccide il ritmo vista l'importanza degli scambi.

L'ascesa dell'eroe
L'ascesa dell'eroe

Per fortuna una gilda ben organizzata può alleggerire il peso di queste dinamiche e la possibilità di cambiare canale, accedendo a una zona uguale ma con giocatori e respawn differenti, aumenta le possibilità di trovare minerali oltre a permetterci di evitare l'eventuale affollamento di giocatori nel caso delle quest e di cercare un'istanza con più giocatori nel caso di un boss. Lo status premium, accessibile pagando con soldi reali o avendo moltissimo tempo a disposizione con valuta in gioco, sale di livello, garantisce bonus all'esperienza, sconti, acquisto di alcuni materiali, vestiti e l'accesso privilegiato anche se le code sono in via di estinzione e rendono questo bonus superfluo. I vantaggi, comunque, ci sono ed è persino possibile convertire alcuni acquisti in denaro di gioco, ma i costi elevati non rendono queste operazioni convenienti e le facilitazioni non destano particolari preoccupazioni pur avendo effetti sul gioco come nel caso del drop casuale dei soldi, riservato ai soli paganti, o dell'impossibilità di mandare oggetti via mail che rappresenta la limitazione meno comprensibile e più fastidiosa. In ogni caso arrivati al quarantacinquesimo livello la voglia di continuare e di affrontare le (purtroppo non numerosissime) istanze endgame c'è ancora, almeno giocando in un gruppo affiatato. Da soli i dungeon si fanno ripetitivi, la lentezza nelle meccaniche si avverte e il PvP open world perde di fascino. Ma d'altronde Blade & Soul è un MMO ed è coreano, due coordinate che inquadrano un sotto genere in cui farming, dinamiche di gilda e ricerca di vestiti con tanto di guardaroba per gli utenti premium rivestono un ruolo chiave. La grossa differenza rispetto a titoli con il medesimo genoma è una crescita dell'eroe scorrevole che non rompe il ritmo della narrazione e può risultare appetibile anche per chi una volta arrivato al massimo livello, passa all'MMO successivo. In ogni caso i possibili problemi, lo abbiamo già detto, si presentano solo sul finale ed è presto per parlarne. Durante la prossima settimana arriverà un'importante patch con bilanciamenti, contenuti e un grosso dungeon endgame. Proprio per tenere conto di questi elementi ci concediamo qualche giorno in più prima di formulare un giudizio definitivo.

CERTEZZE

  • Comparto narrativo godibile
  • Combattimento complesso e articolato
  • Un sacco di modelli diversi, animazioni convincenti e scene di intermezzo in quantità

DUBBI

  • Tutt'altro che esaltante dal punto di vista tecnico
  • L'interfaccia non è tra le più intuitive e rifinite
  • Alcuni limiti per i personaggi non paganti lasciano l'amaro in bocca