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Un bagno di vernice

Nintendo ha annunciato un nuovo Paper Mario: cerchiamo di capire come funziona Color Splash

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   30/03/2016

Quando i tuoi pensieri si riflettono nelle parole di una marionetta blu che si rivolge a Nintendo da YouTube, è chiaro che c'è qualcosa che non va. In fondo siamo tutti un po' matti, non è quello il punto. Il punto, semmai, è Paper Mario.

Un bagno di vernice

All'epoca un RPG, oggi è diventato qualcos'altro: un ibrido che nelle sue ultime incarnazioni - Sticker Star per Nintendo 3DS, in particolare - non ha convinto tutti. Paper Mario, classe Nintendo 64, e Paper Mario: Il Portale Millenario, classe Game Cube, sono considerati non solo i due capisaldi della serie, ma anche due dei migliori giochi Nintendo di tutti i tempi. Pur mantenendo il fascino del design "di carta" che caratterizza questo ramo della famiglia Mario, gli ultimi capitoli (a cominciare da Super Paper Mario per Wii) hanno cominciato ad abbandonare la deriva RPG all'insegna della sperimentazione. Sperimentare è bello, ma i fan di Paper Mario sono rimasti scottati dalla mancanza di comprimari giocabili e dalle scelte di gameplay legate agli adesivi che hanno inficiato le dinamiche di Sticker Star. Ecco perché l'annuncio di Color Splash, il primo - e probabilmente unico - Paper Mario per Wii U, ha sollevato un bel polverone.

Paper Mario: Color Splash migliorerà davvero la controversa formula di Sticker Star?

Il colore rosso

Una cosa è sicura: nessuno potrà lamentarsi della grafica. Certo, Paper Mario non ha mai mosso e non muoverà mai trilioni di poligoni, e il suo stile è decisamente essenziale, dato che parliamo di figure fondamentalmente bidimensionali, ma in questo senso gli artisti di Intelligent Systems sono riusciti a riempire la nuova avventura "cartacea" del nostro idraulico preferito di un'infinità di dettagli minuziosi che danno al gioco un sapore ancora più ricco. Le orecchiette agli angoli dei fogli che compongono le ambientazioni, le pieghe della carta da imballaggio, l'interno ondulato delle costruzioni in cartonato, la superficie logorata dei pavimenti... particolari splendidi che impreziosiscono ulteriormente una cosmesi piena di allegria e di colori.

Un bagno di vernice
Un bagno di vernice

Ed è sui colori che il nuovo Paper Mario concentra tutte le nuove dinamiche di gameplay. Purtroppo il trailer mostrato durante l'ultimo Nintendo Direct è stato fin troppo breve e possiamo fare solo delle congetture, ma i ragazzi di GameXplain hanno studiato attentamente la versione giapponese, quella americana e quella europea del Direct cogliendo tutta una serie di piccole differenze che, sommate, ci danno un'idea un po' più precisa sul modo di giocare Color Splash. Purtroppo non si tratta di un quadretto universalmente positivo, dato che spaccherà nuovamente in due la fanbase di Paper Mario: è evidente, infatti, che Color Splash si basa tantissimo sulle meccaniche di Sticker Star, con dei piccoli accorgimenti mirati a migliorarle. Lo abbiamo notato esaminando soprattutto il sistema di combattimento, incentrato sull'uso di carte da gioco che ricordano gli adesivi del "prequel". A quanto pare, però, non dovremo tornare nei vari stage a rifornirci di abilità come succedeva in Sticker Star perché le carte, a differenza degli adesivi, non si consumano quando si usano per attaccare i nemici, ma perdono invece il loro colore. A giudicare dal modo in cui le carte appaiono sullo schermo del GamePad, sembra proprio che potremo costruire una specie di "mazzo" con le carte che abbiamo trovato, il che aggiunge un inedito elemento strategico. Se davvero le cose stanno così, potremo probabilmente costruire dei "mazzi" in base ai nemici che dobbiamo affrontare, ma anche se le carte non si consumano, è probabile che dovremo comunque colorarle per poterle utilizzare. A questo scopo, in alto a sinistra troveremo un indicatore diviso in tre colonnine che rappresentano i tre colori primari, cioè rosso, giallo e blu. Ogni volta che coloriamo una carta - e non solo, ma ci torneremo tra poco - consumiamo la nostra riserva di colori, e probabilmente più una carta è "potente", maggiore sarà la quantità di colori richiesta. Tuttavia, nel trailer si nota piuttosto chiaramente che i nemici sconfitti da Mario in combattimento perdono colore in grandi spruzzi che potrebbero ricaricare l'indicatore dei colori primari: in questo caso, è probabile che dovremo bilanciare l'esplorazione e i combattimenti per non restare mai a secco di vernice.

Gioco di ruolo cartaceo?

Come da tradizione, comunque, il nuovo Paper Mario si concentrerà tantissimo non solo sui combattimenti - che comunque mostrano il consueto livello di interazione a colpi di "quick time event" che potenziano gli attacchi e gli effetti delle carte utilizzate - ma anche sull'esplorazione di questo nuovo mondo di carta, Prism Island. La storia non è stata ancora svelata, ma a quanto pare c'è qualcosa che sta derubando l'isola e i suoi abitanti dei loro colori: la città mostrata nel trailer è piena di elementi dello scenario in bianco e nero che Mario può ricolorare a colpi di... martello. Forse sarebbe stato meglio un pennello, ma magari Nintendo ci spiegherà come mai ha scelto questo attrezzo così artisticamente inusuale.

Un bagno di vernice
Un bagno di vernice

Ad accompagnare Mario nella sua avventura dovrebbe esserci una nuova mascotte parlante a forma di secchio che, per qualche motivo, in alcune sequenze del trailer ha una forma tridimensionale e in altre è bidimensionale come Mario, Peach, i Toad e i vari nemici. A giudicare da quanto mostrato nei tre Direct, mettendo insieme i pezzi di questo strano mosaico di annuncio, la progressione esplorativa si baserà sopratutto sulla risoluzione di rompicapi ambientali incentrati sulla colorazione dello scenario e sulla rimozione degli adesivi che incollano gli elementi cartacei di cui sono composte le ambientazioni. Ricolorando lo scenario, Mario potrà interagire con esso e completare vari obiettivi. Per esempio, colorando una porta potrà aprirla: in una sequenza del trailer, Mario ricolora una casetta nella quale sono imprigionati una vagonata di Toad. A giudicare dalla stella rossa sopra la piazza della città e dalle icone a forma di stella sopra il nome del primo stage, Ruddy Road, è evidente che ancora una volta dovremo giocare e rigiocare i vari stage per raccogliere tutte le stelle e scoprire ogni segreto. Fin qui, insomma, Paper Mario: Color Splash sembrerebbe proprio una versione riveduta e corretta di Sticker Star per una console che può rendere maggiormente giustizia al peculiare stile grafico della serie. Forse, però, è quello il problema. Come dicevamo, raramente ci è capitato di vedere reazioni tanto gelide all'annuncio di un nuovo gioco di Mario. Quando uscì Sticker Star, il pubblico e la critica che avevano apprezzato i primi Paper Mario rimproverarono aspramente alla grande N l'abbandono di elementi tipici dei giochi di ruolo come le statistiche, i comprimari giocabili nei combattimenti e l'esplorazione svicolata da una semplice suddivisione in stage. Chi aveva sperato in un semplice scivolone, scoprirà suo malgrado che lo sviluppatore Intelligent Systems sembra più deciso che mai a percorrere questa strada. È probabile che Nintendo abbia deciso di concentrare gli elementi ruolistici in un altro spin-off, e cioè Mario & Luigi, preferendo usare Paper Mario per la sperimentazione sfrenata. Se le novità introdotte in Color Splash si riveleranno talmente incisive da farci rivalutare una scelta tanto controversa, è ancora presto per dirlo... ma siamo piuttosto sicuri che, a prescindere dalla qualità del risultato finale, i fan più accaniti della serie non cambieranno idea.

CERTEZZE

  • Il bellissimo stile cartaceo, ancora più ricco di dettagli
  • Le novità sembrano risolvere certi problemi di Sticker Star...

DUBBI

  • ...ma basteranno a far cambiare idea a chi voleva un vero RPG?
  • Sulla trama sappiamo ancora poco e nulla