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I consigli per non morire

Qualche raccomandazione se siete alle prime armi con la serie di Hidetaka Miyazaki

SPECIALE di Antonio Fucito   —   12/04/2016

Dark Souls III può essere un'esperienza brutale come poche, in grado di far riconsiderare le proprie abilità con i videogiochi e indurre a gettare la spugna in più di un'occasione, dinnanzi all'ennesima morte senza progressi, a un boss apparentemente insormontabile e al trecentocinquantaseiesimo santo buttato giù dal calendario. I Pelé del pad o i veterani della serie tenderanno a sminuire il livello di sfida proposto da questo terzo capitolo, ma non tutti hanno giocato centinaia di ore con la serie creata da Hidetaka Miyazaki, e non sempre è possibile avere quella concentrazione e prontezza di riflessi necessarie per progredire in maniera relativamente sostenuta. Fermo restando che anche per i più bravi il contatore delle morti è decisamente superiore alla restante media videoludica. Per sapere cosa pensiamo nel dettaglio di Dark Souls III, potete leggere la nostra recensione basata sulla versione PC, e le differenze di quella console. Questo articolo può essere visto, invece, come una sorta di guida introduttiva per i neofiti della serie, ma anche per coloro i quali vogliono ripassare una serie di raccomandazioni generali che vanno sempre tenute in considerazione quando si affronta un titolo appartenente al genere.

State per cominciare Dark Souls III? Ecco qualche consiglio per affrontare al meglio l'avventura!

La classe definisce le prime ore di gioco
La scelta della classe di partenza in un gioco di ruolo, action o meno, può mettere davvero in crisi, perché il timore è quello di ritrovarsi con caratteristiche fisiche e abilità incompatibili con gli avversari e col proprio stile di gioco. In Dark Souls III la selezione iniziale influisce "solo" durante le prime ore, sotto forma di equipaggiamento, magie e punti di forza. Scegliere il Cavaliere permette di possedere da subito un'armatura pesante e uno scudo di buona fattura, perfetti per gli scontri ravvicinati e per assorbire meglio i danni dei nemici; non può però attaccare a distanza e come mobilità lascia un po' a desiderare. Uno stregone dispone invece di due magie per attacchi potenti a distanza, ma è un fuscello se colpito. Un assassino è ideale per chi vuole utilizzare da subito la rotolata e fare parecchi danni critici alle spalle. Al netto di queste differenze, classi come quella del Cavaliere, del Guerriero o del Mercenario sono le più "semplici" con le quali cominciare. Quelle magiche, fino all'asettico Discriminato, sono invece indicate da subito per chi vuole una sfida iniziale maggiore.

La "build" e il peso definiscono il vostro stile di gioco
Una volta che si è cominciato a potenziare le caratteristiche fisiche del proprio personaggio, diventa molto più importante l'equipaggiamento indossato, l'arma utilizzata e la percentuale di carico rispetto a quello massimo. Oltre il 100% non potete nemmeno correre, tra il 70% e il 100% le vostre rotolate sono abbastanza goffe e lente, tra il 50% e il 70% si comincia a ragionare, ed è possibile evitare quasi tutti gli attacchi in successione: in generale più si scende col carico, più si diventa agili e si consuma meno energia. L'equipaggiamento più pesante, ad ogni modo, è quello in grado di contrastare meglio danni da impatto, da affondo e da colpo, talvolta quelli magici, a scapito come detto di agilità o magari parametri specifici. La varietà in tal senso non manca, e contro nemici che ad esempio utilizzano solo attacchi magici oppure imparabili, forse è meglio preferire una configurazione che premia tantissimo agilità e danni ripetuti, concentrando ad esempio il peso su uno spadone (a patto di avere un parametro Forza sufficiente) o su asce con danno aggiuntivo elementale. E non dimenticatevi la stabilità quando subite un colpo o quando lo restituite al mittente, ci sono alcune armi tra l'altro in grado di interrompere le animazioni di attacco avversarie.

I consigli per non morire

Leggete la descrizione degli oggetti
Gli action RPG di Hidetaka Miyazaki, per impostazione, non raccontano molto della storia ma nemmeno di eventuali missioni secondarie e cose da fare, lasciando libera interpretazione ai giocatori... e affidandosi in parte alla descrizione degli oggetti. Soffermatevi nel menu leggendo le loro caratteristiche, spesso nascondono abilità aggiuntive, la prossima mossa, magari sezioni segrete o indicazioni su come ritornare in luoghi già visitati per ritrovare un nuovo personaggio o passaggio inizialmente sfuggito. Stessa cosa per le armi: ce n'è una ad esempio estremamente utile contro un particolare boss, e al di là della sperimentazione e curiosità, la sua descrizione ve lo fa capire subito.

Parlate con i personaggi non giocanti
Ogni personaggio non giocante di Dark Souls III è dotato di una specifica linea di dialogo e sotto trama, spesso interessante non solo ai fini nozionistici, ma anche perché incide su quello che accade nel gioco. In termini di oggetti ed equipaggiamento, risvolti della trama o intervento in determinate situazioni. Parlate a più riprese con un personaggio ogni volta che lo incontrate, prestate attenzione a quello che dice e magari approfittate quando vi indica chiaramente cosa bisogna fare; tra le altre cose potreste ritrovarlo come alleato da evocare prima di un boss particolarmente difficile da affrontare.

I consigli per non morire

Imparate ad utilizzare Parry, Backstab e altre tecniche!
Dark Souls III offre un sistema di combattimento più tecnico della maggior parte dell'offerta videoludica; imparare per bene il tempismo di esecuzione delle mosse e le basi può davvero cambiare le sorti durante l'avventura. La parata è quella più semplice da padroneggiare ancorché la meno efficace contro i nemici aggressivi e letali; determinati scudi portano altresì in dono la tecnica del Parry, ovvero quella di contrastare al momento giusto (col trigger sinistro, solitamente qualche istante dopo che è partita l'animazione del proprio antagonista) l'attacco avversario, in maniera tale da disorientarlo e infliggergli un colpo critico. Anche alcune armi danno modo di eseguire tale tecnica, tra le preferite durante gli scontri PvP. Il Backstab permette egualmente di infliggere un danno elevato, questa volta posizionandosi alle spalle dell'avversario. Non sempre è possibile, ma sfruttando il lock, il movimento laterale o la rotolata, diventa una tecnica estremamente letale. Non dimenticate, infine, l'introduzione in questo capitolo dell'Arte di Combattimento, attivabile grazie al trigger sinistro senza armi sulla seconda mano: è un ulteriore vantaggio soprattutto negli scontri uno contro uno. Il consiglio generale è quello di fare pratica contro i nemici più deboli , allo scopo di acquisire il tempismo e la concentrazione necessarie per affrontare quelli che solitamente non lasciano scampo. La rotolata è fondamentale, al costo di una quantità modesta di energia e della possibilità di contrattaccare con ottima efficacia; studiate sempre le mosse e le animazioni avversarie, tenete sott'occhio vitalità ed energia, ricordatevi che i nemici hanno sempre diversi attacchi nel proprio arsenale, fino ai boss che introducono un campionario di mosse completamente inedito quando la barra di vitalità scende sotto la metà.

Investite su più armi ed equipaggiamento
È sempre meglio non focalizzarsi unicamente su un'arma gradita o un particolare equipaggiamento: la varietà di avversari da affrontare prevede ad esempio alcuni oggetti più deboli contro il fuoco oppure il congelamento, altri soffrono le armi pesanti oppure ancora quelle veloci e da affondo. Il fabbro vi permette di potenziare spade, archi e scudi, così come campane, bastoni e guanti per le magie; cercate di avere a disposizione sempre più di una soluzione quando affrontate nuove ambientazioni, sperimentate morendo i punti deboli dei boss. Attenti a Mimic e Pareti Illusorie!
Quando giungete ad uno scrigno non vi fate ingolosire, ma controllate la catena laterale: se si estende verso il basso, si tratta di un Mimic! Ovvero di morte certa, se si viene agguantati: combattete in sicurezza con un colpo sferrato ad ogni attacco evitato, non state mai troppo tempo faccia a faccia. Nel dubbio date sempre un fendente prima di aprire uno scrigno, non si sa mai. Osservate anche l'ambientazione, soprattutto in occasione di vicoli ciechi o muri diversi da quelli adiacenti: potrebbe trattarsi di una Parete Illusoria, con al suo interno diversi oggetti preziosi, e qualche nemico incavolato nero!

Giocate connessi online
Dark Souls III può essere affrontato tranquillamente senza connessione a Internet, ma l'esperienza migliore si ottiene quando si è online, allo scopo di abilitare il PvP e soprattutto evocare altri giocatori per affrontare i boss in compagnia. Tra le altre cose una presenza massiccia di macchie di sangue, quelle che mostrano gli ultimi 10 secondi di vita di altri giocatori, può essere d'aiuto per captare la presenza di un nemico particolarmente ostico da affrontare. Stessa cosa per i messaggi di aiuto lasciati da altre persone: spesso rivelano un'imboscata imminente o suggeriscono una debolezza degli avversari.

I consigli per non morire

Fate una pausa, accumulate anime se necessario
Se siete giunti ad un punto morto (è proprio il caso di dirlo) senza fare progressi, provate ad affrontate sezioni differenti, visto che solitamente Dark Souls III offre strade alternative o elementi ancora da scoprire all'interno della stessa ambientazione. Ricaricate le pile, fate una pausa e magari tornate in luoghi già visitati allo scopo di "farmare" un po' di anime per salire di livello o potenziare la propria arma. Pensate magari a strategie differenti e variazioni di equipaggiamento, concentratevi allo scopo di evitare errori banali come ad esempio utilizzare una spada con danno magico contro un nemico molto resistente rispetto a questo elemento. La fretta, poi, è cattiva consigliera: se siete morti e volete recuperare le anime perse, non buttatevi in una corsa folle per farlo, potreste cadere da un dirupo oppure venire accerchiati ed essere uccisi nuovamente, perdendo per sempre il bottino.

Affrontate un nemico alla volta, sfruttate eventuali bug
Quando possibile evitate di farvi attaccare da più nemici in contemporanea, attirateli uno alla volta per avere la meglio e attenti a non cadere oppure muovervi verso una nuova zona. Non fatevi scrupoli ad attaccare dalla distanza oppure sfruttare posizioni dove i nemici non possono raggiungervi, utilizzando quindi archi, balestre o magie. Quando i nemici mostrano il fianco a bug oppure non vi seguono oltre un determinato punto, traetene beneficio immediatamente, potrebbe non esserci una seconda occasione. Sì lo sappiamo, sfruttare le deficienze dell'intelligenza artificiale, qualche difetto strutturale o bug di posizionamento non è molto onorevole, ma in un gioco come Dark Souls III tutto è lecito: una volta acquisita la necessaria confidenza in termini di tempismo e tecniche di combattimento, potete avere la spavalderia di affrontare avversari e PvP come sarebbe il caso fare, magari in modalità New Game+.