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Arena shooter di nuova generazione

Quake Champions si propone di rinnovare un classico degli sparatutto competitivi per le nuove generazioni

ANTEPRIMA di Umberto Moioli   —   13/06/2016

Ci sono voluti undici anni per vedere il ritorno di Quake: tanto ci ha messo id Software a riproporre una delle proprietà intellettuali che le hanno dato tante soddisfazioni in passato ma che, tra un quarto capitolo sottotono co-sviluppato da Raven Software e lo spin-ff Live capace di ritagliarsi una robustissima fetta di appassionati ma non di diventare mainstream, sembrava essersi persa in un limbo da cui non era facile emergere. La conferenza Bethesda in occasione dell'E3 2016 ha però riacceso le speranze, proponendo, seppur attraverso un filmato in computer grafica, il prossimo passo evolutivo della seria, Quake Champions. Cosa esattamente sia non è facilissimo intuirlo considerando l'attendibilità relativa del materiale mostrato e le poche parole spese da Tim Willits, però raccogliendo le idee è già possibile cercare di capire dove intende andare a parare. Almeno fino al momento del reveal vero e proprio, a quanto pare già in occasione del QuakeCon del prossimo agosto che si spera possa portare con sé un assaggio di gameplay vero e proprio.

Quake Champions: un gradito ritorno tra vecchio e nuovo, certezze e dubbi

Arene ed eroi

Guardando il filmato di presentazione si possono notare una serie di elementi che, a meno di clamorose smentite, caratterizzeranno Quake Champions. Intanto rispetto al quarto capitolo l'attenzione principale - se non unica - sarà rivolta al multiplayer e in particolare a quelle sfumature da arena shooter che hanno reso immortale Quake III Arena e che ancora oggi regalano una valida ragione per tornare online agli utenti di Quake Live: salti, piattaforme, ambienti aperti e mille possibili passaggi per proiettarsi da un punto all'altro, eliminare rapidamente il nemico e poi dileguarsi cercando di non farsi prendere alla sprovvista. L'attenzione per gli e-sport è stato uno degli elementi citati da Tim Willits stesso, che allo stesso tempo ci ha tenuto a precisare che gli utenti inesperti, quelli cresciuti con Call of Duty e la new wave degli shooter competitivi, non verranno abbandonati loro stessi ma saranno accompagnati per mano in un inevitabile quanto necessario processo di apprendimento.

Arena shooter di nuova generazione

Altro focus, questo potenzialmente capace di rompere gli schemi della serie, quello sugli eroi e le loro abilità: non è ancora chiarissimo a cosa si riferisse uno dei leader storici di id Software, se a una divisione netta tra i ruoli e i personaggi come visto in Overwatch oppure qualcosa di un po' più sfumato, però dover scegliere il proprio stile di combattente dà modo di parlare a un pubblico più vasto e assecondare un'utenza diversificata; come Blizzard ci ha confermato nelle ultime settimane. L'anima competitiva e hardcore del progetto è comunque uscita quando è stato annunciato in pompa magna il supporto ai 120Hz e l'assenza di alcun blocco del frame rate: questo vorrà dire, per chi dotato del giusto pannello, fino a 120 fotogrammi al secondo e una fluidità che assume un senso solo nei titoli competitivi più frenetici. In tutto ciò si inserisce un armamentario apparentemente classico - o quantomeno derivativo rispetto a quanto visto nelle passate iterazioni del franchise - unito ad una serie di abilità che potrebbero cambiare non poco le carte in tavola. Data la natura del prodotto la sua vocazione PC appare scontata, mentre si aspettano conferme relativamente a quello che verrà proposto su console, anche se un esclusione dei sistema da salotto è improbabile. Stesso discorso per il modello distributivo e quindi di business, che comunque difficilmente si discosterà dall'acquisto classico del gioco, magari accompagnato da aggiornamenti e contenuti gratuiti per tenerlo in vita a lungo e non spezzettare la community. Come invece si teme possa tra poco fare Doom introducendo dei DLC premium proprio inerenti alla sua componente multiplayer. Per ora non c'è molto da aggiungere: un ritorno graditissimo, che ci ha incuriosito e allo stesso tempo lascia la porta aperta a tanti quesiti che solo il tempo potrà via via sciogliere.

CERTEZZE

  • Un ritorno attesissimo
  • Focus sul gioco competitivo
  • Pensato per i giocatori vecchi e nuovi...

DUBBI

  • ...con tutti i rischi del caso
  • Di concreto per il momento c'è poco