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La morte dell'imperatore?

Warhammer 40000 Eternal Crusade prometteva molto, e finora ha mantenuto poco. Le cose saranno cambiate dopo la nostra prova a Londra?

PROVATO di Aligi Comandini   —   05/07/2016

Tra i tanti giochi dedicati a Warhammer 40000 usciti o annunciati negli ultimi anni, Eternal Crusade è forse quello che è passato più in sordina tra i radar degli appassionati. Non che le premesse non fossero degne di nota: il team di sviluppo, i Behaviour, parlava di uno shooter su larga scala, con combattimenti tra gruppi nutriti di avversari, un numero smodato di classi e abilità, e una elevata fedeltà allo storico marchio di Games Workshop. Solo che non si può costruire un castello sulle sole promesse, e lo stato attuale del titolo in Early Access ha scontentato parecchi fan per via di numerosi problemi legati alle meccaniche del gioco e a un comparto tecnico insoddisfacente (e questo ignorando i molti bachi). Bandai Namco, tuttavia, pare credere nel progetto del team, al punto da averlo inserito tra i titoli testabili all'E3 e da aver organizzato un evento stampa in quel di Londra, pensato per presentare le ultime novità aggiunte e la prevista versione console. Ora, mettiamo subito avanti le mani dicendo che l'evento è andato in modo ben diverso da quanto previsto da Namco - e probabilmente anche dai Behaviour stessi - a causa di svariati imprevisti e di una sensibile mancanza di furbizia da parte degli sviluppatori. Destreggiandoci tra build ingiocabili e altre magagne, però, oggi tenteremo di valutare l'evoluzione di questo sparatutto; anche perché su PC perlomeno funziona.

Un nuovo sparatutto con la licenza di Warhammer 40K sta per arrivare, lo abbiamo provato... più o meno

Not enough faith, soldier

Quando parliamo di "problemi tecnici" non intendiamo robetta trascurabile come un blackout o dei pad coi pulsanti rotti. Qua si parla proprio di build fallate, presentate dai Behaviour alla stampa per dare un'idea del titolo su PlayStation 4 e Xbox One, ma messe così male da averci costretto a ripiegare sull'ormai stranota versione Steam. La demo aveva solo sei settimane - e questo spiega la sua instabilità - ma ci è riuscito comunque difficile non strabuzzare gli occhi davanti a un framerate atroce che rendeva le partite praticamente ingiocabili, a un matchmaking locale impreciso e a crash continui.

La morte dell'imperatore?

Meglio dunque lasciare da parte questa eresia nei confronti dell'Imperatore, e analizzare le novità del gioco legate al gameplay e ai contenuti in arrivo. Qui ci sono pur sempre delle buone notizie, seppur le cattive continuino a seguirle a ruota. Possiamo ad esempio parlare delle nuove razze disponibili, Eldar e Orchi, che non abbiamo potuto provare a fondo (troppo instabili nella build), ma abbiamo comunque visto in azione. Ogni esercito di Eternal Crusade vanta varie fazioni, e per ogni fazione vi sono cinque classi specifiche che non variano all'interno della razza, ma coprono svariati ruoli in battaglia. Gli Eldar hanno più fazioni del normale, con ben 7 gruppi diversi tra cui scegliere, e a quanto pare saranno più difficili da gestire rispetto agli avversari e dotati di un maggior numero di opzioni tattiche. Tutto ottimo, peccato che il gioco abbia proprio una forte carenza di elementi strategici, perché se da una parte le mappe sono enormi e non mancano torrette e mezzi corazzati utili per ottenere un vantaggio sulle truppe nemiche, dall'altra il bilanciamento delle singole classi è completamente da rivedere. Al momento le armi dalla distanza tolgono troppo poco se paragonate a quelle per il corpo a corpo, una situazione che durante la nostra prova ha portato il team avversario ad abusare quasi subito di una classe dotata di spada e scudo. Non è affatto un buon segno.

Warning, war

Al momento è impossibile dare una valutazione definitiva sul bilanciamento del gioco, c'è ancora tantissimo lavoro da fare e i Behaviour tengono controllati i dati, ritoccando dove necessario saltuariamente. Tuttavia il gioco è in Early Access ormai da un po' e vederlo ancora in questo stato è sospetto. Possiamo solo sperare che tali magagne dipendano dall'impegno profuso nell'inserimento all'interno del progetto di parti ambiziose come il "mondo persistente": un fronte di guerra in continuo sviluppo che muta con le vittorie e sconfitte delle varie fazioni.

La morte dell'imperatore?

Il pianeta su cui si combatte nasconde dopotutto un non meglio precisato segreto, e le quattro fazioni che se lo contendono possono conquistarlo (e all'apparenza guadagnare informazioni importanti) dominando i campi di battaglia. L'altra qualità di Eternal Crusade risiede poi nelle espansioni gratuite, poiché ogni contenuto aggiuntivo sarà scaricabile da tutti i giocatori senza bisogno di spese extra (questa cosa dovrebbe essere assodata in un gioco a pagamento, ma è un'era buia per il videogioco, questa). I Behaviour hanno in verità insistito molto sulla marginalità dello store interno con lo slogan "paga per essere più fico, non per vincere". C'è solo un piccolo problema... allo stato attuale delle cose gli sviluppatori non hanno rispettato nemmeno questo tonante urlo di guerra. Ci spieghiamo meglio: il negozio digitale del gioco permette di comprare un sacco di fantastici ninnoli puramente estetici, ma tra le skin vi sono anche delle classi Elite, dotate di abilità uniche e di fusioni di poteri non disponibili per altre classi del gioco. Ora, gli sviluppatori affermano che le classi sono utilizzabili solo temporaneamente e che hanno delle debolezze che pareggiano i conti con quelle base; peccato che la loro stessa esistenza sia un elemento pay-to-win, in quanto offre opzioni in più a chi paga (inoltre facendo un giretto tra i forum pare che le loro "debolezze" non siano poi così marcate).

Finalmente i Tiranidi?

Abbiamo tentato di fare qualche domanda agli sviluppatori in merito, ma hanno confermato la loro linea di pensiero, ribadendo che le classi élite non romperanno l'esperienza in alcun modo. Finché il titolo non esce ufficialmente non possiamo fare altro che credergli sulla parola. Se i punti oscuri comunque in generale non mancano, e anzi sono fin troppi, uno sprazzo di luce che dimostra la buona volontà dei Behaviour lo si trova nell'introduzione dell'attesa modalità PvE cooperativa.

La morte dell'imperatore?

Qui dovrete infatti affrontare orde di Tiranidi, xenomorfi molto aggressivi con attacchi dalla corta distanza, che aumenteranno in numero e potenza avanzando nelle battaglie. Si tratta di un discreto extra, che potrebbe riservare qualche buona sorpresa. Tecnicamente, infine, poco di buono da dire. La fedeltà al marchio non manca, però scarseggia l'abilità nella modellazione: mappe e combattenti sono abbastanza grossolani, e gli effetti particellari non sono da meno. Ora della fine, non importa da che parte lo si giri, Eternal Crusade non è uno sparatutto particolarmente bello da vedere. Insomma, traendo le dovute conclusioni, siamo davanti a un titolo che contenutisticamente sembra voler offrire grandi cose e che, con la licenza che ha alle spalle e la varietà offerta dalle varie fazioni, potrebbe regalare battaglie davvero epiche ai suoi utenti. Ora però, vuoi per l'inesperienza del team di sviluppo, vuoi per il modello commerciale tutt'altro che ben congegnato, su questo shooter online aleggiano dubbi pericolosi quanto spade di Damocle svolazzanti (e il tutto senza considerare lo stato atroce delle build console da noi provate a Londra). Qualche barlume di speranza ancora c'è lì in mezzo, ma solo tra un po' vedremo se i Behaviour riusciranno effettivamente a far esplodere la qualità del loro pargolo, o lo faranno esplodere e basta. Comunque vada, gloria all'Imperatore.

CERTEZZE

  • Idee di fondo interessanti
  • Quattro fazioni con molte classi disponibili
  • PvE in cooperativa e mondo persistente

DUBBI

  • Tecnicamente abbastanza tragico
  • Bilanciamento da rivedere
  • Microtransazioni che rischiano di favorire i giocatori paganti
  • L'attuale status della versione console è terribile