29

Top 10 sorprese del 2016... fino ad ora

Facciamo il punto dei giochi usciti quest'anno, quali ci hanno sorpreso di più?

SPECIALE di Lorenzo Fantoni   —   14/07/2016

C'è un famoso aforisma che dice che la Florida è un bel posto, se sei un'arancia. Parafrasando, potremmo dire che il 2016 è un bell'anno, almeno per ora, se sei un gamer. Se infatti ci fermiamo un attimo a guardare i titoli usciti finora dobbiamo dire che la situazione sembra decisamente rosea. Ottimi indie, tripla A sontuosi e un sacco di sorprese decisamente interessanti. Alla faccia di quelli che dicono che il mercato dei videogiochi è solo sequel identici e titoli poco ispirati. Non siete ancora convinti? Beh allora vi chiediamo di seguirci in questo riepilogo, magari alla fine saremo riusciti a farvi cambiare idea! Attenzione però, qui non si parla necessariamente dei migliori giochi del 2016, ma quelli che ci hanno sorpreso in positivo, sia perché hanno superato le nostre aspettative, sia per come sono comparsi dal nulla con un'idea originale.

Quali sono stati i videogiochi sorpresa del 2016? Vediamo quali abbiamo scelto!

SUPERHOT

Geniale e minimalista, SUPERHOT è uno spettacolare ibrido tra un FPS, un puzzle game e uno strategico in tempo reale. Il protagonista deve superare una serie di scenari sempre più complessi in cui eliminare un determinato numero di scagnozzi prima di passare al livello successivo. Il tocco di genio sta tutto nel fatto che il tempo si muove soltanto quando ci muoviamo noi, quindi dovremo sparare e schivare intuendo la posizione futura di proiettili e avversari, dando vita a coreografie che manderebbero John Woo a piangere sotto un tavolo in posizione fetale. A tutto questo si aggiunge un contesto metanarrativo misterioso e interessante. Se non l'avete ancora giocato acquistatelo subito o fategli la posta finché non scende di prezzo.

The Witness

Il gioco che tutti dovrebbero provare, ma che non tutti riuscirebbero a risolvere. The Witness nasconde dietro panorami quieti e rilassanti enigmi che vi faranno venire la bava alla bocca e un'intera grammatica fatta di linee e schemi che vi si pianterà nella testa finché non avrete risolto ogni quadro. Questo sogno bagnato di chiunque viva di pane e Settimana Enigmistica è perfetto chiunque voglia mettere alla prova le proprie conoscenze logiche senza farsi tenere la mano con tutorial, guide e aiuti, cercando di sfidare il parto di una mente geniale. Uno di quei giochi da mostrare al solito amico scemo che vi prende in giro con i "giochini". La fuga ideale da un settore che è sempre di più intrattenimento e sempre meno ricerca di qualcosa di nuovo. Il tuo testo da allineare al centro...

Stardew Valley

Non pensate neppure di paragonarlo a Farmville, perché questo titolo indipendente è molto di più di un giochetto basato sulla gestione semplicistica di una fattoria. Stardew Valley un gioco complesso e ricco di sfaccettature che saprà rapirvi con la sua meticolosa gestione della terra, delle coltivazioni e della miriade di interazioni sociali che potrete avere con i vostri vicini di casa. Il gioco di ConcernedApe, non è fatto solo di zappa, vanga, fertilizzante e sementi, potrete pescare, darvi alla siderurgia, creare oggetti e andare a liberare i dungeon da mostri di ogni sorta. Insomma, più che Farmville qui siamo di fronte a un RPG in stile Zelda in cui ogni tanto bisogna ricordarsi di annaffiare i pomodori. Inoltre potremo aiutare la comunità locale, svolgere piccoli incarichi e persino sposarsi con la bella figlia del mugnaio vicino, o magari col mugnaio stesso. In Stardew Valley si sa quando si inizia, ma non si finisce, visto che è facilissimo entrare nel loop di giocare ancora un altro po' giusto per vedere come stanno venendo su le zucchine.

XCOM 2

Il predecessore aveva gettato ottime basi per il ritorno di uno dei giochi di strategia più amati di sempre, migliorare quanto fatto era difficile ma XCOM 2 si è rivelato assolutamente all'altezza delle aspettative, offrendo un gioco bello da vedere, incredibilmente personalizzabile e con nuove sfumature tattiche da padroneggiare. La base in stile Avengers è infatti un buon modo per superare i limiti di una posizione fissa, la storia è angosciante, incalzante e ribalta completamente il gioco delle parti tra alieni e umani, la possibilità di andare in stealth è un'interessante variazione che permette di colpire duro, ma ciò che veramente rende XCOM 2 unico è lo sviluppo del proprio team, le possibilità offerte dalle mod su PC che cambiano il gioco sia dal punto di vista estetico che di gameplay, offrendo nuove classi, nuove armi e nuove divise che vi permetteranno di schierare in campo uno squadrone di assaltatori imperiali così come un gruppo di Space Marine. Imprescindibile per gli amanti dei giochi di strategia.

DOOM

A volte hai bisogno della trama, altre volte dei panorami da urlo, ogni tanto ti servono mille scelte strategiche, poi ci quei momenti in cui tutto ciò che ti serve è inseguire un demone con una motosega. Doom non è un titolo perfetto, soprattutto online, ma dopo pochi secondi ci ha ricordato perché amiamo i videogiochi, riportandoci dentro le nostre camerette, di fronte all'Amiga, regalandoci sensazioni che non credevamo di scoprire mai più. Fluido, sanguinolento, metal da morire, severo ma giusto, il gioco di id Software ci fa sentire come squali che possono sopravvivere solo continuando a muoversi e uccidere, senza troppi fronzoli legati alla storia, ai dialoghi e alla scelte morali. Avevamo molti dubbi prima di giocarci ma c'è bastato piantare un razzo in facci al primo Imp mentre una chitarra distorta ci urlava nelle orecchie per capire che il signore degli sparatutto era tornato.

Pony Island

Secondo voi come dev'essere giocare contro il diavolo? La domanda è di difficile risposta, ma probabilmente Pony Island è la cosa più vicina a una risposta. Ci troviamo di fronte a un gioco folle e geniale in cui l'inferno è un giochetto molto semplice a base di unicorni e raggi laser, ma questa è soltanto la punta di un iceberg fatto di puro game design che mescola metanarrazione, critica videoludica, umorismo nero e più sfondamenti della quarta parete di quanti ne faccia Deadpool in un albo a fumetti. Un titolo che giocherete e rigiocherete per scoprire segreti, scorciatoie e citazioni, senza mai saper rispondere a un'altra domanda: "ma questo gioco ci è o ci fa?"

Devil Daggers

Il nuovo Doom vi sembra troppo facile? Avete una coordinazione mano occhio che farebbe invidia a un coreano sotto Adderall? Allora dovete provare questa piccola chicca indie. Fondamentalmente ci troviamo di fronte a un FPS survival in cui tutto ciò che dovremo fare sarà sopravvivere il più a lungo possibile mentre il computer ci manda contro ondate su ondate di nemici sempre più veloci, tosti e mortali. In Devil Daggers non esistono livelli, non esistono vite, non esistono missioni, c'è solo la bravura, un tocco e sei morto. Il gioco perfetto per vantarsi con gli amici delle proprie doti naturali o per capire una volta per tutte che forse è meglio se vi date ai giochi strategici. Giocateci solo se vi sentite molto, molto in forma, potrebbe essere un brutto risveglio per chi crede saperci fare con mouse e tastiera.

Stellaris

Per tutti quei drogati di Civilization che hanno bisogno di qualcosa di nuovo, per chiunque abbia giocato a Ogame e si sia alzato almeno una volta durante la notte per lanciare attacchi galattici, Stellaris si paleserà come una dolcissima droga da cui non staccarsi mai più. Stellaris prende quanto di buono visto finora nei giochi strategici di Paradox e lo scaraventa nello spazio profondo, offrendo un gioco che mescola esplorazione, diplomazia, gestione globale e micro-management, con mondi e razze create in modo procedurale. Inizialmente saremo un gruppo di sperduti coloni galattici che vivono alla giornata (o all'anno luce) ma col procedere degli anni il titolo cambierà pelle trasformandosi in un gestionale su larga scala in cui accordi commerciali e risultati bellici saranno fondamentali per la nostra prosperità. insomma, il classico titolo in cui la sessione media varia tra "ah ormai sono tre ore che gioco" e "Oddio ma che giorno è oggi?".

Pokémon GO

Che il gioco potesse essere interessante lo sospettavamo, in fondo parliamo pur sempre dei pokémon e del desiderio d'infanzia di milioni di giocatori. Ma non ci aspettavamo che il titolo di Niantic diventasse un fenomeno globale così grande senza neppure un lancio ufficiale e una campagna di promozione. Ancora non è uscito in alcuni Paesi, eppure ha già cambiato lo stile di vita di alcune persone, che adesso escono molto di più all'aperto, ha creato opportunità di business per i negozi che si trovano nelle zone più "popolate" e c'è anche chi ha trovato un modo per rapinare gli sprovveduti cacciatori di Pikachu. Forse sarà solo un fuoco di paglia, ma il sospetto è che Pokémon GO sia qualcosa di più di una moda passeggera. Quando vedi l'amministrazione di una città che manda annunci pubblici invitando la popolazione a non cercare pokémon mentre si è alla guida vuol dire che qualcosa sta cambiando.

Inside

La cosa migliore che potete fare oggi è comprare Inside senza fare troppo ricerche, senza leggere troppi articoli, lasciando che il gioco vi si pari davanti in tutta la sua potenza comunicativa. Tuttavia, se avete giocato Limbo, e Dio vi perdoni se non lo avete fatto, probabilmente sapete già a cosa andate incontro: ambientazioni lugubri, tematiche interessanti, metafore ardite, l'idea di trovarsi di fronte a qualcosa che dovrebbe stare in un museo e che riesce a toccare corde nascoste, giocando tutto su sensazioni fastidiose, disturbanti, senza urlare i proprio messaggi. Difficile trovare un platform puzzle più evocativo ed emozionante di Inside, anche se gli ostacoli che ci pareranno la strada sono abbastanza semplici. Certo, il gioco non è lungo, ma lascerà dentro di voi una traccia molto più profonda della maggior parte dei titoli in circolazione di questi tempi.