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Più veloce della luce?

Siamo tornati in pista con Forza Horizon 3, promettentissimo gioco di guida arcade per Xbox One e PC

PROVATO di Umberto Moioli   —   17/08/2016

Forza Motorsport è stata la riuscitissima risposta di Microsoft all'allora strapotere di Sony e del "suo" Gran Turismo. Negli anni i due titoli si sono di fatto avvicendati in testa alla classifica dei migliori racing per console e la fatica di Turn 10, consolidati i successi di critica e pubblico, si è addirittura permessa il lusso di vedersi sdoppiare, dando alla luce Forza Horizon e le sue corse dall'impostazione arcade, più scanzonate e sulla carta meno ambiziose, ma terribilmente divertenti e capaci anch'esse di incontrare i favori di milioni di utenti. Giunti al terzo capitolo il rischio di non avere più nulla da dire c'è, soprattutto in un genere come quello automobilistico che offre meno spunti rispetto ad altri per ampliarsi, eppure è difficile non restare ben impressionati dalle qualità, ludiche ma anche tecniche, di un titolo come Forza Horizon 3. All'evento pre GamesCom 2016 di Microsoft abbiamo avuto di provare la medesima dello mostrata alla scorsa E3 di Los Angeles, questa volta però sia su PC che su console, così da farci un'idea delle differenze tra le due incarnazioni.

Forza Horizon 3 promette gare mozzafiato in una splendida Australia virtuale

PC e console

La gara era la stessa di due mesi fa: si partiva sull'asfalto, lungo la meravigliosa costiera australiana teatro di questo terzo episodio, guidando una fuoriserie, nel nostro caso la velocissima BMW M4, per poi proseguire all'interno di una foresta, rigorosamente sullo sterrato, su un veicolo fuoristrada e conclude con un bell'inseguimento. Con 350 vetture e una superficie di gara doppia rispetto al precedente capitolo, Forza Horizon 3 si presenta alla bandiera del via come una versione sotto steroidi di quanto provato in passato.

Più veloce della luce?
Più veloce della luce?

Il sistema di guida è immediato e arcade, permissivo volendo essere più precisi ma ugualmente capace, e anzi forse proprio per quello, di restituire un ottimo feeling qualsiasi veicolo si stia pilotando. Di certo c'è che la demo mostrata da Microsoft era impostata a un livello di difficoltà troppo basso, azzerando il fattore sfida, però bisogna anche contestualizzare questa scelta al contesto fieristico; il titolo venduto il prossimo 27 settembre sarà di certo tutta un'altra storia. La parte più interessante di questa nuova prova è stata come detto il confronto tra PC e Xbox One. Rispetto alla Costa Azzurra di Forza Horizon 2, forse questa nuova ambientazione ha un po' meno carattere; non di meno passare in appena cinque minuti di gara da uno strapiombo sul mare a una lussureggiante foresta fino alla spiaggia, sfrecciando tra ambienti dettagliatissimi, regala sensazioni meravigliose. Su Xbox One i problemi di frame rate e di pop-in si sono in parte ridimensionati, restando molto sporadici e nel secondo caso limitati ad alcuni elementi della vegetazione, al punto che non è difficile sbilanciarsi dicendo che Forza Horizon 3 sarà uno dei prodotti tecnicamente più impressionanti presenti sulla console Microsoft. Su PC il discorso è leggermente diverso: vivamente più pulito, presentava però alcuni scatti nonostante andasse a 30 immagini al secondo e a 1080p, certo settaggi non stratosferici per una macchina nemmeno troppo recente. Il sospetto è che, un po' come abbiamo rilevato per Gears of War 4, manchi ancora quella fase di ottimizzazione fondamentale per permettere alla conversione per Windows 10 di essere all'altezza delle aspettative. Attendiamo al varco sia questo che lo sparatutto in terza persona per capire quanto Xbox Play Anywhere sia davvero intenzionato a offrire un'esperienza personalizzata e di alto livello su tutte le piattaforme coinvolte. Ce lo auguriamo perché in entrambi i casi si parla di titoli potenzialmente molto, molto interessanti.

CERTEZZE

  • Tanti contenuti, auto e un'ambientazione enorme
  • Visivamente molto bello

DUBBI

  • Su PC ancora non convince del tutto l'ottimizzazione
  • Forse il setting del secondo episodio resta imbattuto per fascino