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Una marcia in più

Il nuovo update di Squad include numerose novità importanti, a partire dai tanto attesi veicoli

PROVATO di Mattia Armani   —   29/08/2016

Le montagne sullo sfondo sembrano quasi una fotografia, avvolte in un silenzio assoluto, ma dietro a costoni, cespugli e coltivazioni ci sono decine di soldati che si stanno muovendo verso un obiettivo. In lontananza riecheggia qualche sparo, il comandante strilla, è il momento di combattere ma d'improvviso si sente un sibilo e tutto si fa più buio, il sipario si chiude sull'immagine del medico che si accascia vicino a noi mentre una voce disperata chiama la ritirata. Questo è Squad, un ibrido tra Arma e Battlefield che prende diversi elementi da quest'ultimo ma che per ritmo e gameplay assomiglia decisamente di più al primo.

Una marcia in più

Enormi mappe, nessun aiuto per individuare i nemici, un lento gioco di avvicinamento e aggiramento che ci porta tra aride montagne, valli rigogliose e installazioni sperdute. In tutto questo il gioco di squadra è fondamentale a partire dalla ripartizione delle classi che hanno un'impatto decisivo sul gameplay tra sinergie importanti legate ai capisquadra, cure, mitragliatrici da piazzare, barriere e via dicendo. Ma la comunicazione tra le diverse squadre è vitale anche per fare sì che i cinquanta giocatori di uno schieramento, poco importa che sia quello americano o quello dei ribelli, si muovano come un meccanismo ben oliato, capace di affrontare battaglie che non lasciano scampo ai lupi solitari. I capisquadra sono chiamati a parlare continuamente per coordinare gli attacchi, stanare sacche di resistenza, individuare cecchini e non lasciar passare inosservati nemici nascosti che possono eliminare un'intera squadra in un attimo compromettendo un'intera manovra di attacco. Il punto di respawn infatti può essere a diversi minuti di distanza dal fronte, e non avere un medico a portata di mano può mandare all'aria un'intera azione offensiva che si basa sulla conquista progressiva di avamposti nemici mentre il classico counter dei ticket scorre tra conquiste, sconfitte e perdite umane. L'impostazione, insomma, è classica ma tra mappe giganti, sistema di rifornimenti e comparto audio da urlo, utile all'atmosfera ma anche per orientarsi, Squad riesce a distinguersi dalla massa degli sparatutto militari. Squad è senza dubbio uno sparatutto hardcore, un titolo che non ci aiuta con alcun segnalatore e che non fa sconti di nessun genere a partire, lo abbiamo detto, da tempistiche tutt'altro che frenetiche. Certo, la frustrazione è un rischio quando una scampagnata di dieci minuti può tradursi in una morte istantanea, ma nel complesso quella che si viene a creare è l'atmosfera di una battaglia autentica che può durare anche due ore. Con questa consapevolezza bene in mente, godere di Squad significa entrare in una dimensione molto lontana da quella degli sparatutto frenetici, vuol dire giocare con impegno i vari ruoli che con le ultime patch ci consentono anche di prendere un RPG, nasconderci e aspettare al varco un mezzo nemico. La novità principale della alfa 7 riguarda infatti la tanto attesa implementazione dei veicoli.

Lo sparatutto tattico Squad compie un importante passo in avanti grazie all'arrivo dei veicoli

Tutti a bordo, si va in guerra

I primi veicoli introdotti con la versione alfa 7 di Squad sono interamente dedicati a trasporto e rifornimenti anche se l'APC ha un cannoncino, la versione militare della jeep è dotata di mitra pesante e il furgone può essere armato con un mitragliatore fisso. Non parliamo certo di armi definitive ma che sono comunque pericolose considerando la mortalità elevata e i movimenti realistici dei soldati, piuttosto lenti e frenati da stamina e terreno. Ciononostante la struttura delle mappe, immense e piene di alture, combinata con terreni non sempre facili da attraversare impedisce la supremazia dei veicoli, il cui scopo principale è quello di alterare le dinamiche di movimento consentendo attacchi lampo e azioni decisamente più snelle. Questo a patto di essere coordinati e di essere sempre attenti a quello che ci circonda in un titolo in cui è necessario fare l'abitudine al minimo dettaglio per individuare nemici appostati e non cadere in imboscate da parte di nemici armati di RPG. Quando questo succede le perdite in ticket sono ingenti, fino a 30 per i mezzi armati più importanti che tra l'altro non ricompaiono nella zona di respawn per sei lunghi minuti.

Una marcia in più
Una marcia in più

Inoltre alcuni veicoli non ricompaiono affatto, segnando una perdita permanente, potremmo dire di stampo scacchistico, che può gravare pesantemente sull'esito di una partita. Per questo la protezione dei mezzi è vitale anche se gli sviluppatori hanno aumentato i ticket di partenza delle mappe per consentirne l'utilizzo senza troppe restrizioni. I veicoli leggeri subiscono danni anche dai proiettili ma l'unico modo per essere sicuri di neutralizzare un mezzo rapidamente è quello di utilizzare un M72 LAW, un RKG-3 o il classico RPG-7 Heat. Bastano infatti due razzi o due granate per distruggere la stragrande maggioranza dei mezzi ad eccezione del BTR che può reggere tre colpi esplosivi. Un mezzo colpito può anche prendere fuoco ma questo non significa che sia in procinto di esplodere. Le fiamme, che danneggiano anche gli occupanti, possono significare l'imminente detonazione ma possono anche estinguersi nel caso in cui il veicolo incendiato sia ancora integro. Per impedire l'uso scorretto dei mezzi e magnificare ulteriormente il ruolo del gioco di squadra, gli sviluppatori hanno legato i veicoli a un sistema che determina la possibilità di reclamare o meno blindati, jeep e via dicendo. Innanzitutto la conquista dei veicoli è riservato ai soli capisquadra che devono avere almeno tre subordinati, due dei quali fisicamente vicini, per poter accedere a un mezzo. Con sei compagni i veicoli utilizzabili diventano due mentre un team di otto soldati può prendere possesso di tre veicoli. Inoltre se tre membri della squadra sono vicini a un veicolo, il leader può reclamare un veicolo a distanza, mentre quando un veicolo viene distrutto la possibilità di reclamarne uno nuovo è preclusa per otto minuti. Parliamo, insomma, di un sistema piuttosto complesso che proprio per questo andrà incontro a parecchie modifiche vista l'influenza a tutto tondo sul gameplay. I mezzi, infatti, si integrano con il sistema di rifornimenti da cui dipendono la disponibilità di munizioni e di materiali per le strutture piazzabili sul campo. I mezzi logistici possono avvicinarsi a una base di operazioni avanzata per scaricare materiali e munizioni. E con il supporto logistico presente, il punto di spawn della base avanzata si attiva immediatamente garantendo un corposo vantaggio. Oltre alle modifiche legate ai mezzi, che includono cambiamenti sensibili ai timer e ai costi in materiali, la patch alfa 7 di Squad include nuove barriere da piazzare sul campo e, cosa ancora più importante, porta cambiamenti importanti nelle armi che comprendono una maggiore difficoltà di mira dopo un rapido cambio di direzione e una netta riduzione del rinculo per le armi con impugnatura anteriore o che sono appesantite da lanciagranate. Le modifiche vanno a impattare anche sull'equipaggiamento delle classi a partire dalla rimozione dei binocoli dai kit da medico per arrivare all'aumento dei caricatori per il cecchino con SVD. Le modifiche sono davvero numerose, così come lo sono i bilanciamenti e i fix, di una patch che rappresenta un grosso avanti per Squad. Siamo ancora lontani dall'obiettivo finale, questo è evidente, e c'è ancora parecchio lavoro da fare dal punto di vista di netcode, animazioni, interfaccia e supporto, ma il potenziale non manca e il risultato finale potrebbe rivelarsi sorprendente.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 36,99 €
Multiplayer.it

Lettori (9)

8.2

Il tuo voto

PRO

  • Ottimo shooter tattico
  • L'introduzione dei veicoli aggiunge un nuovo strato di profondità

CONTRO

  • Ci sono diversi aspetti tecnici che necessitano di essere lavorati