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Combattenti console

Il TGS 2016 è stato l'occasione per provare il picchiaduro Bandai Namco su PlayStation 4

PROVATO di Umberto Moioli   —   15/09/2016

Dopo aver testato lo Story Mode durante la scorsa E3, e aver oramai incontrato moltissime volte Tekken 7 nel corso degli ultimi due anni, è finalmente arrivato il momento di capire cosa sarà possibile aspettarsi su console: un'opportunità non banale visto che finora abbiamo speso moltissime parole sulla trasposizione da sala giochi e sull'equivalente PC, quasi tutte positive, ma la maggior parte del pubblico che avrà modo di provarlo nei prossimi anni lo farà su console, nella comodità del proprio salotto. Durante l'evento precedente al Tokyo Games Show organizzato come ogni anno da Bandai Namco siamo quindi stati messi al cospetto della versione per sistemi casalinghi, quella PlayStation 4, trovandoci davanti ad un prodotto molto solido e forte di tutti i pregi già raccontati in passato, a cui però manca forse qualcosa dal punto di vista tecnico. Nulla di allarmante, ma è comunque giusto fare il punto quando oramai mancano una manciata di mesi al rilascio e i fan stanno iniziando a scaldare arcade stick e pad.

Tekken 7 si presenta su console (quasi) senza compromessi, peccato solo per i lunghi caricamenti

La fluidità innanzitutto

In termini contenutistici la demo portata al Tokyo Games Show 2016 non differisce da quella già testata alla GamesCom dello scorso agosto: una piccola porzione di Story Mode, quella con protagonista Akuma di Street Fighter, e il classico Arcade Mode, a cui si affiancano le immancabili opzioni per l'uno contro uno con un altro giocatore in carne ed ossa.

Combattenti console
Combattenti console

Per i dettagli vi rimandiamo insomma all'articolo di un mesetto or sono. Su PlayStation 4 Tekken 7 si dimostra sin da subito molto, molto fluido: i sessanta fotogrammi al secondo non perdono mai un colpo durante le fasi di combattimento ma il frame rate è molto stabile anche quando ci sono transizioni come quelle dedicate ad alcune mosse speciali, una delle novità stilistiche di questo capitolo, e al passaggio da un livello all'altro negli stage che lo prevedono. Un po' diverso il discorso relativo alla resa. I fondali, molto ben fatti, ci sono sembrati davvero vicini alla controparte da sala giochi (purtroppo non avevamo le due una accanto all'altra in modo da fare un raffronto diverso) mentre i personaggi hanno un livello di dettaglio leggermente inferiore. Nulla di sconvolgente, sia chiaro, ma un piccolo passo indietro sembrerebbe esserci. Per gli effetti invece bisogna fare un distinguo: quelli relativi agli impatti, alle mosse speciali e alle interazioni con l'ambiente, come la polvere sollevata quando si finisce a terra, sono tutti al loro posto; quelli puramente ambientali, la pioggia in particolare, sono un po' meno definiti. Ancora, non siamo al cospetto di nulla di sconvolgente o in grado di impattare negativamente l'esperienza di gioco, solo di un leggero calo di qualità. Decisamente più fastidiosi i lunghi tempi di caricamento tra un match e quello successivo: nella versione provata siamo attorno ai 40/50 secondi, davvero molti anche considerando che le partite durano una manciata di minuti e si perde diverso tempo in attesa che accada qualcosa. Confidiamo nel fatto che la versione finale venga ulteriormente ottimizzata e questo tipo di problematica scompaia o venga quantomeno ridotta. Per il resto il gioco c'è ed è anche molto divertente: durante l'evento, tra le varie postazioni quella di Tekken 7 era la più quotata e non ha praticamente mai smesso di avere qualcuno intento a giocarlo. È un picchiaduro solido, che mescola la tradizione della serie con novità tecniche e ludiche di prim'ordine. Difficilmente nel 2017 ci sarà un altro picchiaduro capace di accendere altrettanto l'animo degli appassionati.

CERTEZZE

  • Profondo e divertente
  • Fluidità solidissima

DUBBI

  • Per qualcosa in quanto a dettaglio rispetto alla versione arcade
  • Caricamenti lunghi