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La prima corsa dopo il rinvio

Al Tokyo Games Show 2016 ci siamo potuti sedere al volante dei bolidi di Gran Turismo, tornato a mostrarsi dopo il recente rinvio

PROVATO di Umberto Moioli   —   16/09/2016

Conoscendo la storia del brand, il rinvio di Gran Turismo Sport non ha probabilmente stupito i fan più appassionati: era successo in passato e, qualora ci dovesse essere un altro capitolo dopo questo, è probabile che succeda ancora. La ricerca della perfezione e la cura per il dettaglio (che non vogliono per forza dire perfezione e massimo dettaglio, è chiaro) spingono il team diretto da Yamauchi a prendersi il tempo necessario. Tra beta cancellate e la nuova data d'uscita, prevista genericamente per il 2017, abbiamo quindi accolto con piacere la possibilità di tornare alla guida dei bolidi presenti nel titolo nel contesto del Tokyo Games Show 2016. Le demo proposta all'interno della manifestazione giapponese non era qualcosa di totalmente inedito o sbalorditivo, però ci ha dato modo di notare alcuni progressi tecnici e capire se il tempo e la pazienza extra che sono stati richiesti ai fan saranno ripagati.

Gran Turismo Sport si prende più tempo prima dell'uscita e noi siamo tornati a provarlo

America e Giappone

Per l'occasione non ci siamo semplicemente limitati a giocare Gran Turismo Sport in piedi, pad alla mano, ma ci siamo seduti dentro l'ottimo cockpit ufficiale con tanto di volante e pedaliera. Una volta alla guida, ci siamo scaldati tra le due curve dell'ovale Northern Isle Speedway, un brevissimo circuito "all'americana" pensato per le Nascar e affini, e poi tra le sopraelevate del Tokyo Expressway, un vero e proprio omaggio alla particolare conformazione dell'autostrada che, una decina di metri sopra al livello della strada, collega le diverse aree della capitale giapponese e dà modo di osservare la particolare conformazione cittadina.

La prima corsa dopo il rinvio
La prima corsa dopo il rinvio

Due piste diversissime, insomma, che però sono state utili per osservare pregi e difetti del prodotto. Gran Turismo Sport, almeno per quello che ci siamo limitati a provare, riesce perfettamente a replicare il divertimento immediato e appagante dei capitoli precedenti. La cura per i dettagli delle vetture è lì e lo si nota fin dal menù di selezione, un vero e proprio invito ai fan che possono osservarle nel particolare e divertirsi a sognare di possedere bolidi da centinaia di migliaia di euro. La guida stessa è immediata, pulita e gratificante, tra l'altro rispetto al nostro incontro di Londra di un paio di mesi or sono, che vi invitiamo a leggere per tutte le informazioni generali sul prodotto, sembra che Poliphony abbia risolto i problemi di fluidità e sia pronta a mettere in campo un titolo che si muove senza incertezze. Ciò premesso, e detto anche che avremmo continuato volentieri a guidare ben oltre i dieci minuti di prova concessaci, vanno evidenziati anche i soliti problemi di sempre. Un po' di trenino lo si nota ancora, anche se è meno evidente che in passato, e il sistema di collisione così come la fisica nel suo insieme non replica quella stessa fedeltà e quello spirito simulativo espresso oggi da alcuni competitor, su console così come su PC. Inoltre dobbiamo segnalare una volta di più che i danni non sono stati ad oggi implementati, un peccato anche perché vorremmo capire quale direzione è stata intrapresa da Yamauchi e soci. Ci restano insomma impressioni contrastanti, ma in fondo questa non è una novità e non dovrebbe stupire nessuno. Gran Turismo Sport è pensato per i fan, difficilmente convincerà chi finora non è riuscito a farsi piacere la formula della serie e forse non è nemmeno quello lo scopo del progetto. Almeno se parliamo di modello e feeling di guida. In questo caso ci sarà poi tutta la nuova parte di esperienza dedicata all'eSport, ma questo sarà oggetto di un futuro approfondimento, quando avremo più informazioni e potremo valutare anche questo elemento con mano.

CERTEZZE

  • Sempre divertente da giocare
  • Grande cura per le automobili
  • Fluidità migliorata...

DUBBI

  • ...ma c'è ancora da lavorare su collisioni e vanno implementati i danni
  • Pregi e difetti sono quelli di sempre