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Scontri moderni di un decennio fa

Call of Duty: Modern Warfare torna nella sua versione riveduta e corretta. È ancora il grande titolo di allora?

PROVATO di Emanuele Gregori   —   06/10/2016

Siamo a pochi giorni da un possibile punto di svolta. Dopo anni di dominio incontrastato, tutti i segnali sembrano andare nella direzione opposta allo sparatutto campione di incassi da ormai un decennio. Con un sistema rodato di sviluppo triennale tra Infinity Ward, Treyarch e Sledgehammer Studio, Call of Duty si avvicina al momento della verità. Tra meno di un mese tutti gli appassionati del genere troveranno sugli scaffali Infinite Warfare, l'ultima incarnazione che va oltre il semplice setting futuristico degli ultimi anni arrivando addirittura alle battaglie interstellari. A fronte di questo, e con un Battlefield 1 che bussa alla porta prepotentemente, Activision cala l'asso e inserisce nel pacchetto la remastered di uno dei capitoli più amati: Modern Warfare. Siamo andati a rigiocare la campagna di quel titolo, nella sua versione riveduta e corretta, in attesa di testarne anche il multiplayer al day one.

Call of Duty: Modern Warfare torna nella sua versione riveduta e corretta

Torniamo a casa nostra

In un mondo dove ormai le campagne in singolo degli sparatutto come Call of Duty sembrano essere passate dal marginale al trascurabile, quella di Modern Warfare resta ancora oggi uno degli ultimi esempi di dedizione a questa modalità.

Scontri moderni di un decennio fa

Se è vero che proprio questo titolo segnava l'esplosione definitiva del fenomeno multiplayer della serie, la campagna resta ancora oggi piacevole ed esplosiva al punto giusto. Non si possono non notare i primi sintomi di passaggio al moderno, rilevabili soprattutto nella scarsa longevità della stessa, ma ritrovarsi di fronte una ventina di missioni e circa sette ore di storia sembrano ormai un miraggio. Chiaro che questo non avrebbe senso se la scrittura ed il gameplay non fossero all'altezza ma, ancora oggi dopo nove anni, il titolo di Infinity Ward mostra i denti e si erge dalla massa. Con un setting basato sulla modernità più assoluta - e con un momento storico che mai come ora appare inquietantemente adeguato - l'epopea del nostro alter ego è quanto di più divertente si possa giocare. Le missioni si dipanano l'una dopo l'altra in un tripudio di belle ambientazioni, momenti ad altissimo tasso adrenalinico e variazioni sul tema interessanti e funzionali. Agli obiettivi basati sul semplice raggiungere un punto della mappa, si alternano missioni aeree basate sulla distruzione di una zona o sullo scortare un convoglio, per arrivare a scontri aperti con elicotteri e carri armati. Insomma difficilmente vi troverete a vivere situazioni sempre uguali, nonostante l'obiettivo finale sia comunque ripulire una zona ed avanzare fino alla conclusione del livello. Con un doppiaggio decente e un lavoro di regia spettacolare, la sensazione di trovarsi in un epico film a tema bellico sarà sempre preponderante. È un peccato quindi ritrovare elementi spiacevoli come la generazione totalmente casuale degli avversari ed un'intelligenza artificiale di medio bassa fattura. Sarà l'immedesimazione a risentirne ma provando a farci l'abitudine vi scoprirete comunque più che soddisfatti.

Ma che grandi texture che hai!

Era il novembre del 2007 quando Modern Warfare arrivava sugli scaffali. La scorsa generazione era ai suoi albori e il titolo di Activision si attestava sul mercato come un gioiellino di tecnica. Nonostante le ovvie perdite a livello visivo nel comparto multiplayer, l'impatto con la campagna del titolo era qualcosa di devastante. Questa remastered arriva a noi con un salto generazionale sulle spalle e dopo quasi un decennio, ma questo non ne scalfisce il valore. Nonostante un abuso delle versioni rivedute e corretti dei vecchi titoli, non si può non fare un plauso a chi ha curato il lavoro di aggiornamento di questo Call of Duty. Ancora oggi è semplice trovare titoli con un livello tecnico simile a quello di questa versione.

Scontri moderni di un decennio fa

Al netto di un budget di produzione esorbitante al tempo, fa comunque un certo effetto pensare che un titolo con alle spalle un decennio possa risultare così bello, fluido e piacevole da vedere. Sarà ovviamente possibile riscontrare qualche magagna come texture in bassa definizione ed aree meno curate delle altre, ma per quanto concerne i modelli poligonali e la pulizia generale siamo su livelli altissimi. Ciò che forse risente di più del passaggio del tempo sono le riproduzioni delle armi, elemento sul quale ormai gli sviluppatori puntano tantissimo con risultati che spesso rasentano il fotorealismo. Questo elemento cozza con un dettaglio grafico sempre al top, ma non lede una conta poligonale ed una revisione di cui certamente non si può che parlare bene. Non nascondiamo che la paura, appena preso il controller in mano, di ritrovarsi di fronte ad uno sparatutto così vetusto era pressante. Sarà ancora divertente pad alla mano o sembrerà legnoso e poco vario? Il feedback della armi sarà fedele? La risposta è un entusiastico sì. È proprio oggi che si è in grado di comprendere fino in fondo il valore di Modern Warfare. Come ogni esempio di grande proprietà intellettuale, o più semplicemente come il vino, è invecchiando che si sprigionano i migliori aromi. Al contrario si tratterebbe di aceto. Modern Warfare è invece un buonissimo vino d'annata, con delle tonalità esplosive e inebrianti, ma anche con qualche pecca che gli impedisce di stare nell'Olimpo. Se quindi siete in fervente attesa di riprovare le emozioni degli scontri online del titolo ed avete già effettuato il vostro preordine, correte a scaricare l'intera campagna già da subito. L'antipasto al piatto della serata è già servito e attende solo di introdurvi a tavola!

CERTEZZE

  • Campagna adrenalinica e divertente
  • Durata non memorabile ma migliore della media del momento
  • Lavoro di revisione certosino

DUBBI

  • Assurdo che il pacchetto costi di più
  • Intelligenza artificiale di bassa lega
  • Il respawn dei nemici continua ad essere senza senso