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Dalle rocce all'universo

The Universim vuole farci giocare con l'evoluzione umana partendo da meccaniche di gioco inedite

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   10/10/2016

Pochi giorni fa è emersa la notizia che due miliardari della Silicon Valley starebbero finanziando una ricerca per scoprire se viviamo in un universo simulato stile Matrix. Nonostante il fascino intrinseco dell'ipotesi di vivere in un mondo virtuale generato da un computer/Dio, rafforzata da un recente intervento dell'imprenditore Elon Musk (chissà se passerà alla storia come un grande genio visionario o come il peggiore dei cialtroni), che partendo dal ritmo evolutivo dei videogiochi, passati in poche decine di anni da Pong a Grand Theft Auto V, vede il futuro dell'umanità molto simile a quello immaginato dagli autori di Matrix, che a loro volta sono partiti dai videogiochi per dare forma all'immaginario dei film, per ora è davvero difficile dare la cosa per certa.

Dove piazzare la base è il primo problema da affrontare per dare il via a una civiltà
Dove piazzare la base è il primo problema da affrontare per dare il via a una civiltà

Presto abbandoneremo la realtà e vivremo dentro a una grande simulazione? O già ci viviamo? Anche se le teorie che mirano a rispondere a queste domande sembrano fantascientifiche, in realtà non sono niente di veramente nuovo. Da secoli i filosofi, pur in termini differenti, hanno ragionato sulla sostanza di cui è fatta la realtà e su come l'essere umano non faccia altro che tentare di rimuoverla attraverso la cultura, cercando di superare i suoi limiti e di sconfiggere la morte. Ci dispiace semplificare così tanto il discorso, ma in questo contesto non possiamo fare altro (magari approfondiamo nei commenti). The Universim nasce da questo sogno, ossia dalla volontà di simulare le dinamiche sociali umane, dalla preistoria alla conquista dello spazio, rendendole fruibili virtualmente. È un sogno condiviso da vari titoli (pensate alla serie Civilization, ma anche a uno Spore) che fortunatamente non smette di affascinare i videogiocatori. Tutto questo preambolo per dirvi che abbiamo avuto modo di provare la versione alfa del titolo di Crytivo Games e abbiamo cercato di farci un'idea della direzione presa dal progetto, non per capire se sia un altro passo verso il sogno di Musk, ma per consigliarvelo o meno.

The Universim è il passo giusto verso la simulazione globale? Scopritelo leggendo il nostro provato

Si beve e si mangia

Vi anticipiamo subito che The Universim è ancora molto acerbo. La prima cosa che spicca giocando è infatti la quantità di caratteristiche ancora inattive, che rende difficile farsi un'idea precisa di alcune importanti dinamiche. Ad esempio è possibile costruire una torre di rilevamento delle condizioni atmosferiche, utile per prevedere i cambiamenti climatici così da scegliere con maggiore attenzione i tipi di coltivazione, ma presto si scopre che la maggior parte delle sue funzioni sono spente e che quindi è davvero poco utile.

I momenti intimi dai nugget sono rappresentati da dei cuori
I momenti intimi dai nugget sono rappresentati da dei cuori

Di esempi fattibili in tal senso ce ne sarebbero molti altri, ma ora è meglio concentrarci su ciò che c'è invece che su ciò che non c'è. Tanto per adesso The Universim è disponibile soltanto per i backer della campagna Kickstarter e per chi lo preordina sul sito ufficiale spendendo almeno quaranta dollari. Avviando il gioco ci si trova di fronte a un piccolo mondo generato proceduralmente, inquadrato da grande distanza (la telecamera si può zoomare e ruotare come si vuole). La prima azione da compiere è posizionare la base da cui la nostra civiltà prenderà il via. Si tratta di una scelta importante che deve tenere conto di alcuni fattori, come la presenza nei dintorni di materie prime (legname e rocce) e quella di acqua. Posizionare male la base significa un avvio molto lento, oppure la completa impossibilità per i nostri "nugget" (così si chiamano i simil umani che governiamo) di costruire le strutture necessarie per svilupparsi. Comunque, svolto il primo, vitale compito e passato un po' di tempo a leggere il tutorial (per ora è presente solo in forma testuale, con delle finestre pop-up che spiegano le varie funzioni) è tempo di fare la conoscenza dei nostri primi due abitanti, dandogli qualcosa da fare. Aperto il menù di costruzione verifichiamo che moltissimi edifici non sono ancora disponibili (saranno aggiunti con aggiornamenti successivi), ma fortunatamente le strutture essenziali ci sono. Decidiamo di costruire un pozzo, per far bere i nugget, posizionandolo in una zona ricca d'acqua, quindi costruiamo una capanna da pescatore assegnandogli un abitante. Insomma, si beve e si mangia.

Agricoltura e fabbisogno idrico

In Universim il tempo scorre con effetti visibili sull'ambiente: cambia la luce, cambiano le stagioni, il freddo dell'inverno subentra al tepore dell'autunno che a sua volta aveva rimpiazzato il caldo dell'estate e così via.

La nostra civiltà cresce bene
La nostra civiltà cresce bene

Il clima ha un'influenza diretta sull'economia della nostra civiltà. Come accennavamo prima, una delle prime attività cui possiamo far dedicare i nugget e l'agricoltura. Per farlo basta costruire un campo, far diventare contadini alcuni abitanti e cercare di capire cosa coltivare e quando coltivarlo. Dopo aver preparato i campi possiamo scegliere tra diversi tipi di coltivazione. Sotto a ognuna, oltre ai valori economici, sono indicate le temperature ottimali per far crescere le piante. Ad esempio ci sono coltivazioni che crescono solo se la temperatura è compresa tra i -10 e i 40 gradi, mentre altre ammettono anche climi più freddi, mentre altre ancora chiedono un clima molto caldo. Fatte le nostre scelte è possibile creare una coda di coltivazioni, utile per far girare i raccolti, che possiamo quindi fissare ordinando ai nugget di ripetere i cicli sempre nello stesso modo. Si tratta di una gestione profonda di questo aspetto, che in teoria avrà ripercussioni sull'intera civiltà (appena saranno state implementate tutte le caratteristiche). Risolta la questione cibo, si manifesterà presto quella acqua. Un pozzo non basta: ci sono i campi da arare e i nuovi nugget da dissetare e sfamare. Costruiamo quindi una pompa per prendere acqua da un lago vicino, quindi una cisterna per conservare quella in eccesso, che ci sarà molto utile in caso di un nuovo aumento del fabbisogno.

Niente civiltà

Quando le condizioni lo permettono, i nugget si riproducono: una donna è fertile, un uomo è voglioso ed ecco che i due si ritirano in una delle abitazioni (delle capanne di pietra), da cui escono con prole al seguito. La prole non è subito attiva (non raccoglie risorse e non lavora nelle strutture). Per diventarlo deve prima crescere. L'aumento della popolazione incrementa la velocità di raccolta delle risorse (completamente automatica) e il consumo di territorio, ma rende anche necessario trovare qualcosa da far fare ai nuovi arrivati. È tempo di costruire qualche altra struttura.

Dalle rocce all'universo

Ad esempio una specie di ristorante dove farli mangiare, un ospedale dove curarli e un cimitero dove seppellirli. Ognuna di queste attività richiede l'impiego di uno o più nugget per funzionare. In caso di necessità è possibile ricorrere a dei poteri divini. Per ora ne sono stati implementati soltanto tre: la selezione, che non costa nulla ed è praticamente il puntatore standard con cui si possono selezionare nugget ed edifici; la concentrazione degli sforzi produttivi, che costringe i nugget a dedicarsi a una costruzione invece che a quelle che la precedono nella coda di costruzione; e l'ingravidamento, che ingravida le donne anche senza accoppiamento (avete presente come si racconta sia stato concepito Gesù?). In futuro saranno aggiunti molti altri poteri, ma per ora questi sono. Ogni potere ha un certo costo per essere utilizzato, costo in termini di fede dei nugget. Più è grande e felice la popolazione, più avremo risorse per fare miracoli. Di costruzione in costruzione si arriva al limite della versione alfa, che non consente di evolvere gli edifici e di superare l'età della pietra. In generale, ciò che abbiamo potuto provare ci ha convinto, però è davvero troppo poco per dare un giudizio di merito. Diciamo che le premesse per avere un ottimo titolo ci sono tutte, ma che per ora l'acquisto è ancora un atto di fiducia verso gli sviluppatori, che comunque pare siano motivatissimi a mantenere tutte le promesse fatte (la comunità del gioco è molto attiva e loro rispondono volentieri alle domande), comprese quelle relative all'assenza di microtransazioni e DLC. Se ci riusciranno o meno lo scopriremo quando il gioco avrà più contenuti, e magari ci mostrerà le meccaniche di espansione nello spazio. Per ora ciò che c'è è positivo, ma potrebbe essere troppo poco per convincervi a prenotare The Universim.

Conclusioni

Prezzo 25 $
Multiplayer.it

Lettori (3)

6.6

Il tuo voto

PRO

  • Quello che c'è nella versione alpha funziona e le premesse sembrano ottime...

CONTRO

  • ...ma è davvero troppo poco per consigliarvene l'acquisto in questo momento