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Rise of the 4K Raider

Abbiamo provato Rise of the Tomb Raider e le sue tre modalità in versione PlayStation 4 Pro

SPECIALE di Antonio Fucito   —   07/11/2016

Di Rise of the Tomb Raider ne abbiamo parlato in tutte le salse, prima in versione Xbox One, che ha goduto di un'esclusiva temporale, poi riguardo i miglioramenti della controparte PC, fino ad arrivare alla versione PlayStation 4, giunta sul mercato un anno dopo e in occasione del ventesimo anniversario delle avventure di Lara Croft. Ve ne parleremo anche oggi, perché durante l'evento focalizzato su PlayStation 4 Pro che Sony ha organizzato in quel di Londra, il titolo sviluppato da Crystal Dynamics faceva bella mostra di sé rappresentando uno degli esempi migliori di come gli sviluppatori potrebbero sfruttare la potenza aggiuntiva garantita dalla console di Sony. Nella fattispecie proponendo varie configurazioni allo scopo di accontentare altrettante tipologie di utenti più attente al frame rate piuttosto che alla qualità visiva dell'immagine, oppure ancora alla possibilità di avere una risoluzione accresciuta da sfruttare con la propria televisione dotata di pannello 4K.

Rise of the Tomb Raider brilla di luce propria anche su PlayStation 4 Pro

Rise, Lara!

Andiamo con ordine, nella sala preposta da Sony vi era una versione già aggiornata del titolo, che girava sulla TV x940D del produttore giapponese, in grado di supportare ovviamente la risoluzione 4K e la tecnologia HDR, alla modica cifra - si fa per dire - di oltre 2000 dollari per il modello da 65 pollici. Scorrendo tra le opzioni, abbiamo notato tre modalità relative alla qualità dell'immagine, che riportiamo nella dicitura inglese: "Framerate elevato", che offre una risoluzione pari a 1080p e 60 fotogrammi per secondo; "Visuale arricchita" la quale mantenendo la stessa risoluzione, propone 30 FPS per regalare un dettaglio grafico superiore; "Risoluzione 4K", infine, che come suggerisce il nome presenta un rendering con risoluzione superiore (non ci è dato sapere con quale tecnica, gli sviluppatori non hanno rilasciato interviste) sempre con un aggiornamento pari a 30 fotogrammi per secondo.

Rise of the 4K Raider
Rise of the 4K Raider

Tre diversi paradigmi tecnici in grado di soddisfare, supponiamo, gran parte dei videogiocatori; per carpire le differenze abbiamo passato oltre mezz'ora attraversando alcune sezioni di gioco e alternando continuamente tali modalità, per apprezzare in maniera più approfondita quali sono le differenze. Ovviamente per quanto riguarda il frame rate ci sono poche spiegazioni da dare, ed è indubbio che alla fluidità massima il gioco acquisisca una risposta ai comandi migliore, oltre che un impatto piacevole nel momento in cui tutti gli elementi dell'ambientazione sono in movimento. La selezione si paga in termini di dettaglio soprattutto in lontananza, semplificando il cosiddetto LoD, e in densità della vegetazione, che invece sono visibilmente migliori quando si seleziona la modalità "enhanced visual" che propone uno scenario più ricco aumentando la definizione delle geometrie degli oggetti anche in lontananza e quindi offrendo un colpo d'occhio superiore. Per quanto riguarda i dettagli ravvicinati le differenze sono meno marcate, ma ad esempio i capelli di Lara Croft sono di fattura superiore. Il tutto quindi si riduce a una scelta estremamente soggettiva in relazione al fatto di essere amanti di screenshot e definizione del paesaggio oppure di una fluidità tanto cara anche agli utenti PC: è positivo avere a disposizione entrambe le scelte anche se poi ognuna ha pregi e difetti. Dulcis in fundo la modalità 4K, ancorata ai 30 fotogrammi al secondo e con un dettaglio in lontananza che da quanto abbiamo potuto apprezzare si pone a metà tra le altre due opzioni poc'anzi citate. Non abbiamo forme così squadrate come nel caso dei 60 frame al secondo, ma nemmeno una vegetazione e strutture così dettagliate come con la modalità avanzata, un compromesso per ottenere in cambio una definizione maggiore delle texture, particolari aggiuntivi e una risoluzione che indubbiamente rende più giustizia ai pannelli delle televisioni 4K. Rise of the Tomb Raider, in definitiva, vuole accontentare un po' tutti ed è forse il benchmark migliore per quello che accadrà in futuro nei titoli che supporteranno PlayStation 4 Pro, è il più semplice esempio per rendersi conto della differenza sia su schermi 4K che su Full HD. Peccato solo non poter beneficiare di alto dettaglio e frame rate contemporaneamente. Rimane ancora un ottimo gioco con un impatto grafico assolutamente piacevole, che viene esaltato quando il sistema di illuminazione rende giustizia all'ottimo lavoro operato dagli sviluppatori di Crystal Dynamics. NB: la valutazione finale negli speciali dedicati ai titoli PalyStation 4 Pro è relativa a quanto i miglioramenti tecnici adoperati dalla console siano evidenti rispetto alla versione standard

Conclusioni

Multiplayer.it

Lettori (231)

8.6

Il tuo voto

PRO

  • Tre configurazioni differenti da scegliere
  • È ancora oggi un gioco bello da vedere

CONTRO

  • Peccato per non poter beneficiare di alto dettaglio e 60 frame al secondo contemporaneamente