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Rovesci di pallottole a carattere temporalesco

Una delle sorprese dei Game Awards 2016 è stata Bulletstorm: Full Clip Edition, vediamo di cosa si tratta

ANTEPRIMA di Giorgio Melani   —   03/12/2016

La nottata appena conclusa dei Game Awards 2016 è stata foriera di sorprese e novità, com'era lecito aspettarsi, e tra le "première" assolute nelle 10 anteprime promesse da Geoff Keighley e soci c'è stata la conferma di un ritorno interessante, con Bulletstorm: Full Clip Edition. Il nome in effetti non è nuovo a chi ha seguito con più attenzione le vicende di Bulletstorm, visto che lo stesso titolo preciso era comparso già un paio di mesi fa nella Brazil Advisory Rating Board, ovvero l'ente preposto alla classificazione dei prodotti videoludici e multimediali in Brasile, segno evidente che qualcosa su questo fronte sarebbe dovuto spuntare, prima o poi.

Rovesci di pallottole a carattere temporalesco

D'altra parte, le notizie su un possibile recupero del buon sparatutto in terza persona non si sono mai sopite del tutto nel corso di questi anni: la cancellazione del secondo capitolo venne infatti praticamente confermata da Mike Capps, presidente di Epic, all'epoca del PAX East 2012 addirittura: "abbiamo pensato molto ad un seguito e abbiamo effettuato lo sviluppo iniziale, ma abbiamo poi trovato un altro progetto che sembrava corrispondere meglio alle possibilità di People Can Fly", aveva riferito Capps in tale occasione, riferendosi probabilmente a Gears of War: Judgment. D'altra parte lo stesso team non ha mai nascosto la volontà di dare un seguito al suo sparatutto: "Volevamo fare Bulletstorm 2 e in effetti c'era già un concept definito e io credo che sarebbe potuto diventare un gioco fantastico", nelle parole del fondatore Adrian Chmielarz si notava un certo rammarico nella scelta di chiudere il progetto, su cui a quanto pare erano già state messe insieme diverse idee e probabilmente era stata avviata una prima produzione di asset prima dello stop imposto dal publisher, che nella fattispecie era Electronic Arts. Infine, l'annuncio ufficiale è stato preceduto anche da un curioso quanto goffo leak nel corso dell'E3 2016, quando all'interno di una misteriosa chiavetta brandizzata Xbox è stata scoperta una cartella chiamata "Bulletstorm Remaster" piena di immagini promozionali.

Un ritorno gradito ha illuminato la serata dei Game Awards 2016 con Bulletstorm: Full Clip Edition

Lo sparatutto incompreso

La scelta di non procedere con un secondo capitolo è sempre stata dettata da motivi economici, ovviamente, anche se i contorni dell'operazione Bulletstorm all'epoca non sono mai stati chiariti precisamente. Secondo quanto riferito al livello ufficiale, le vendite del primo capitolo sono state soddisfacenti ma "non all'altezza delle aspettative" per Electronic Arts, espressione utilizzata anche troppo spesso per togliere di mezzo titoli con ottimo potenziale, magari anche ben accolti da critica e pubblico, ma di fatto non funzionali alle logiche del profitto su larga scala. D'altra parte, forse il suo stile così diretto e genuino, da orgoglioso sparatutto nudo e crudo che non cercava d'essere altro e si prendeva anche in giro con il suo particolare umorismo, rendeva l'originale più adatto a una produzione indie o comunque minore rispetto al profilo standard della mega-produzione tripla A da major videoludica.

Rovesci di pallottole a carattere temporalesco

Erede diretto degli "stylish action", se così vogliamo definirli, Bulletstorm pone l'accento sull'azione pura, spingendo il giocatore a trovare nuove e creative soluzioni per eliminare i nemici utilizzando le numerose armi ed equipaggiamenti a disposizione, con il sistema degli Skillshot ad alimentare questa necessità estetizzante del combattimento come elemento fondamentale del gameplay. Forse c'è stato un periodo di crisi per titoli di questo tipo e anche per questo il tiro è stato necessariamente aggiustato spostando i lavori da un eventuale secondo capitolo a una "semplice" edizione rimasterizzata, che richiede ben altri costi e rischi rispetto a un titolo completamente nuovo. Da questo punto di vista è emblematico anche il fatto che si tratti del primo titolo di Gearbox come publisher, con People Can Fly che sembra aver trovato finalmente la giusta dimensione per il suo gioco all'interno di un ambiente più a misura di indie. Potrebbe essere questo il momento giusto per riproporre una formula così classica eppure sempre fresca, e allora la riproposizione di un remaster non sarebbe fine a sé stessa, con il successo della Full Clip Edition legato a doppio filo con la possibilità di portare avanti, infine, quel Bulletstorm 2 tanto desiderato dal team, iniziando intanto con la presentazione dell'originale al nuovo pubblico e alle nuove tecnologie della generazione attuale.

Pallottole lucidate

Bulletstorm: Full Clip Edition è una versione completamente aggiornata dell'originale, e vi rimandiamo dunque alla sua recensione per documentarvi più approfonditamente, caratterizzata da varie novità e rielaborazioni. Dal punto di vista tecnico si segnalano texture in alta risoluzione, maggiore quantità di poligoni utilizzati nella modellazione di scenari e personaggi, audio rimasterizzato, frame rate ottimizzato e più fluido (anche se al momento non ci sono indicazioni precise sulle performance prese come obiettivo), mentre sul fronte dei contenuti il pacchetto include tutti i DLC usciti in precedenza tra mappe, modalità e altro.

Rovesci di pallottole a carattere temporalesco

Non mancano comunque le novità assolute, con la presenza di una nuova modalità Campagna chiamata "Overkill" che consente di affrontare tutto il gioco con l'arsenale al completo di armi e Skillshot, cinque nuovi livelli per la modalità Echo e la possibilità di utilizzare nientemeno che Duke Nukem in persona come protagonista, con tanto di scenette e dialoghi creati ad-hoc sul celebre personaggio all'interno del nuovo contesto. L'idea è dunque di proporre la versione "definitiva" di uno sparatutto che ha ancora parecchio da dire al giorno d'oggi, rifuggendo dalle derive cinematografiche e scriptate di certe super produzioni ma presentandosi comunque curato in ogni suo aspetto, mettendo il gameplay e le dinamiche shooter al primo posto ma senza minimizzare il contesto narrativo e lo sviluppo degli scenari. La meccanica dell'energy leash, la "corda energetica" che consente al protagonista Greyson di interagire in vari modi con ambientazioni e nemici, innescando le spettacolari scene degli skillshot, è chiaramente un omaggio a soluzioni simili viste in altri action storici (il rampino di Bionic Commando, per dirne uno) ma le sue implementazioni arricchiscono notevolmente la struttura shooter, dando a Bulletstorm un'identità ancora peculiare nel panorama videoludico odierno. Bulletstorm: Full Clip Edition è atteso per il 7 aprile 2017 su PC, PlayStation 4 e Xbox One, con supporto per la risoluzione 4K su PC e PlayStation 4 Pro.

CERTEZZE

  • Il materiale di partenza è ancora ottimo
  • Lo "stylish shooter" è un genere che manca
  • Previsti anche nuovi contenuti (Duke Nukem!)

DUBBI

  • Chi ha giocato l'originale potrebbe avere pochi stimoli
  • Da valutare l'incidenza dei nuovi contenuti
  • Nessun riferimento preciso al framerate atteso, per ora